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Weekend a Torino

Il nostro ultimo weekend a Torino ci ha permesso di riscoprire con piacere una città che molti considerano un po’ grigia e melanconica, forse per la sua fama di polo operaio della più grande industria automobilistica italiana.

Il Capoluogo piemontese, già capitale del Regno d’Italia dopo l’Unificazione, patria di Camillo Benso Conte di Cavour e una serie di altri personaggi illuminati che hanno fatto la storia, si è rivelata invece una metropoli affascinante, dinamica e piena di storia, cultura e attrazioni.

Città colta, con un’università d’eccellenza, comincia il suo sviluppo economico ed industriale già nell’800 diventando capitale del Regno di Sardegna. I Duchi di Savoia ottengono il titolo reale.

Nel 1898 viene fondata la FIAT e qualche anno dopo la Lancia, attirando migliaia di operai del Sud Italia. Torino è anche la patria del gianduiotto, del vermut, dei grissini e secondo alcuni anche del caffè espresso.

Sviluppatasi sulle due sponde del più grande fiume italiano, il Po, Torino ha avuto un vero boom urbanistico a partire dal XVII secolo. Il centro è composto da grandi piazze e viali simmetrici ornati da portici in tipico stile francese, teatri, chiese e sontuosi palazzi nobiliari e lungo il fiume è possibile ammirare il foliage autunnale e le eleganti ville che vi si affacciano.

Due notti a Torino sono d’obbligo, tre o quattro se si vuole esplorare la città bene, salire sulle colline, visitare il Museo Egizio (dicono il migliore del mondo), le regge di Stupinigi e Venaria ed il Lingotto.

Il cuore della città è Piazza Castello, luogo ideale dove cercare l’hotel per alloggiare. Da cui, a piedi, si gira comodamente tutto il centro. Qui si trova il Palazzo Reale, la principale residenza del casato Sabaudo ed il magnifico Palazzo Madama, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

C’è da fare una premessa. Qui ogni edificio, piazza o corso hanno una storia affascinante. Quindi si passeggia con lo smartphone in mano e ci si ferma di continuo per cercare sul web e leggere un po’ di storia dei luoghi che si visitano.

Orientarsi a Torino è facilissimo. Ci sono tre grandi strade che partono da Piazza Castello e permettono di esplorare tutte le principali attrazioni della città.

La prima e Via Roma, che collega nel primo tratto piazza Castello con l’elegantissima Piazza San Carlo.

Subito dopo i palazzi cambiano aspetto e diventano in stile fascista, sempre contornata da portici e piena di negozi, fino all’edificio della Stazione di Porta Nuova.

Svoltando a sinistra o destra sulle strade secondarie, come nel caso di via Principe Amedeo, ci si imbatte in dei veri gioielli come Piazza Carignano con lo spettacolare omonimo palazzo che è stato sede della Camera dei Deputati del Regno di Sardegna e la Farmacia del Cambio, uno dei locali più noti della città, dove prendere la famosa brioche quadrata.

Poco oltre si trova anche il Museo Egizio, annoverato tra i migliori (se non Il migliore) del mondo.

La seconda tangente è via Garibaldi che arriva in Piazza dello Statuto. Anche qui, come per le altre, vale la regola che vale la pena fare qualche piccola deviazione.

La terza è via Po perché, come si può intuire, porta al fiume. È d’obbligo fermarsi ad ammirare, già dopo pochi passi, il bellissimo edificio del Rettorato dell’Università di Torino.

Dopo poco si svolta ancora una volta, su via Montebello, per ammirare la la grande ed imponente grazia della Mole Antonelliana, simbolo della città che ospita il Museo del Cinema.

Volendo si ritorna su via Po per arrivare alla magnifica Piazza Vittorio Veneto. Davanti c’è il Po, sovrastato dalla Collina Torinese, la parte residenziale più bella della città collegata con il Ponte Vittorio Emanuele II.

Sulla destra si erge il Monte dei Cappuccini, oggi Museo della Montagna, e l’adiacente Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini. Ed è questo il punto da cui si gode la vista panoramica più bella di Torino.

Dalla grande terrazza si apre, infatti, una vista mozzafiato sulle piazze ed i viali cittadini, con la guglia della Mole che sporge verso il cielo e le vette delle Alpi sullo sfondo.

Ritornando giù in basso, una delle passeggiate più belle di Torino comincia proprio da Piazza Vittorio Emanuele o, meglio, scendendo sulla banchina del fiume. Da lì, incamminandosi sul lungo Po in meno di 15 minuti si raggiunge dapprima Parco del Valentino e poi l’Orto Botanico.

La passeggiata lungo il fiume è piacevolissima. Alberi secolari, il circolo di canottaggio, scoiattoli ed anatre, gente in bicicletta e un’immersione piacevole nella natura nel cuore della città.

Ad un certo punto ci si trova di fronte ad un grande edificio affacciato sulle calme acque del Po. È il retro di uno dei palazzi più belli di Torino: la Facoltà di Architettura del Politecnico che è ospitata niente di meno che nel Castello del Valentino. Antico palazzo che è stato oggetto a continue trasformazioni nei secoli fino a diventare un capolavoro. Da non mancare.

E poco oltre, un altra chicca sulle rive del fiume: il Borgo Medievale. In realtà non si tratta di un antico insediamento bensì di una fedelissima ricostruzione da adibire a padiglione temporaneo nell’occasione dell’Esposizione Universale del 1884. Non fu, però, mai abbattuto come prevedeva il progetto trasformandosi in una delle attrazioni di Torino.

Riassumendo, per coloro a cui piace camminare e prendere confidenza con la città richiede mezza giornata e una bella passeggiata da Piazza Castello a Piazza Vittorio Veneto per poi svoltare sul fiume fino al Borgo medievale, risvoltare su Corso Vittorio Emanuele fino alla Stazione e da lì ritornare al punto di partenza lungo Via Roma. Così si avrà l’idea generale del centro e lo si potrà cominciare ad esplorare in dettaglio.

Per la cena si va rigorosamente al cosiddetto Quadrilatero Romano, nelle vicinanze di Porta Romana.

I numerosi palazzi a firma del grande architetto Filippo Juvarra fanno da contorno ad una notevole quantità di ristoranti e locali frequentatissimi dai torinesi. Da non mancare Piazza Emanuele Filiberto che ricorda in modo impressionante le piazze parigine.

Per una cioccolata calda tipica di Torino non si può mancare una visita allo storico locale Al Bicerin, caffè fondato nel 1763 che spesso ospitava Camillo Benso di Cavour, in Piazza della Consolata.

Fuori dal centro è immancabile la visita al Lingotto, uno dei più famosi stabilimenti automobilistici al mondo, storica fabbrica della FIAT e icona dell’industria italiana oggi trasformato in grande centro polifunzionale.

Un’opera architettonica di riqualificazione davvero riuscita e suggestiva che ospita un centro commerciale e sale espositive.

Attraverso la Pinacoteca Agnelli si accede sia al museo che alla pista di collaudo auto sul tetto chiamata Pista 500. Le due rampe inclinate sulle due estremità del tracciato fanno impressione, considerato che ci si trova a decine di metri di altezza.

Mentre si passeggia lungo la pista, il panorama è davvero bello. Da un lato le Alpi e dall’altro la zona collinare della città. Il tutto sovrastato dalla cupola di vetro e dalla piattaforma di atterraggio elicotteri che sembra un’astronave.

Ultima tappa nei dintorni di Torino è la Palazzina di caccia di Stupinigi, a 10 chilometri dal centro. Opera del grande architetto Filippo Juvarra, la tenuta è stata dichiarata Patrimonio Unesco.

Nel 700 viene trasformata in residenza di caccia reale da Vittorio Emanuele II di Savoia. Hanno soggiornato a Stupinigi persino Napoleone Bonaparte e anche Paolina Borghese. L’enorme parco di più di 1700 ettari serviva per la caccia ai cervi.

Il nostro weekend a Torino finisce qui, ma può essere anche un punto di partenza per uno dei viaggi culinari più soddisfacenti soprattutto se nella stagione giusta: le Langhe che vi descriviamo nel nostro racconto di viaggio tutto da leggere!