Weekend nelle Langhe
Il nostro ultimo weekend nelle Langhe e nelle vicine Roero e Monferrato lo abbiamo trascorso ammirando e “degustando” uno dei territori più affascinanti del nord Italia. Un gioiello del Piemonte di tale bellezza paesaggistica da essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Langhe-Roero e Monferrato sono diventate meta di viaggiatori di alto livello, buongustai e intenditori di vino e tartufi, è una terra di castelli, vitigni, tartufi e borghi panoramici. Un microcosmo che regala grandi atmosfere, soprattutto in autunno, bevute eccelse e mangiate da sentirsi male.
In realtà le tre aree costituiscono un’area molto vasta che, nonostante sia pressoché ovunque dedita alla produzione di vino e alla ricerca e selezione del tartufo, ha le sue molteplici caratteristiche.
L’itinerario del nostro weekend nelle Langhe
Una terra di straordinaria bellezza, abbastanza piccola e facile da girare e godersela appieno in un lungo weekend. Dolci colline interamente ricoperte di vigne, scorci spettacolari che permettono allo sguardo di spaziare attraverso paesaggi mozzafiato fino ai picchi innevati delle Alpi.
Una manciata di antichi borghi letteralmente avvolti da filari d’uva che si propagano fino alle mura delle case e ai bordi delle strade e che nel mese di novembre si tingono di tutti i colori dell’autunno, dal giallo all’arancione fino al rosso scuro, quest’ultimo simile al vino più famoso della zona, il Barolo.
Il nostro itinerario lo abbiamo suddiviso in due giorni pieni dedicando il primo interamente alla Langa del Barolo che comprende l’omonimo paese di Barolo, e poi La Morra, Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba, Diano d’Alba e Grinzane Cavour.
Il secondo giorno invece ci siamo dedicati alla capitale delle Langhe, Alba, per poi proseguire con Bardolino e Neive e ancora con San Martino Alfieri e Govone. Un giro enogastronomico indimenticabile in una delle aree più celebri del pianeta se si parla di vino e tartufo. Insomma, una terra che regala esperienze visive e gustative che rimangono impresse nel cuore. Una gioia per gli occhi e per il palato.
L’autostrada A33 agevola gli spostamenti anche se le strade collinari sono fantastiche e piacevolissime da percorrere, oltre che le distanze minime.
Quando organizzare un weekend nelle Langhe
La stagione della raccolta del tartufo bianco d’Alba comincia a fine settembre e l’alta, anzi l’altissima stagione, nelle Langhe e tra metà ottobre e metà novembre.
Alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, evento mondiale che attira qui ogni anno migliaia di visitatori da ogni angolo del pianeta, ci sono le aste per il pregiato fungo (perché a scapito di quello che pensano in molti il tartufo non è un tubero), che può arrivare a migliaia di euro al chilo.
Nelle enoteche e nei ristoranti oltre ai piatti tipici locali si offre la nota “grattata di tartufo” che fa raddoppiare il prezzo dei piatti però ne vale la pena.
A dire il vero, le Langhe sono bellissime in tutte le stagioni, d’estate il verde delle vigne regala gioia e felicità mentre in autunno le atmosfere sono più sornione e melanconiche. Quindi è una scelta personale. Il Weekend di San Martino comunque è il TOP come periodo.
Quanto stare e dove alloggiare nelle Langhe
Come abbiamo già scritto, è un territorio che si gira facilmente, si vanno a scoprire cantine e taverne in un ritmo slow e godereccio, dove i paesini, per quanto deliziosi, fanno solo da contorno alla bellezza circostante, perdendo di importanza rispetto al paesaggio. Servono almeno due o meglio tre notti per godersi appieno tutto ciò che le Langhe offrono.
Per alloggiare la scelta corretta è più o meno al centro di tutto ossia nei dintorni di Alba. Si può trovare ogni tipo di alloggio, ma soggiornare in una delle tante cascine sparse per le colline, magari con cantina annessa, è il non plus ultra dell’esperienza.
Bisogna stare attenti a prenotare con largo anticipo sia ristoranti che visite delle cantine altrimenti, soprattutto in alta stagione (ottobre-novembre) si rischia di non trovare posto.
Primo giorno del nostro giro delle Langhe
Venendo da Torino si imposta il navigatore su La Morra che è il primo dei piccoli borghi lungo il giro classico. Dal suo famoso Belvedere terrazzato che si trova in piazza Castello si apre la vista più bella e panoramica su tutte le Langhe. Una specie di mappa mozzafiato della valle vinicola. Un’introduzione quasi teatrale di ciò che aspetta al viaggiatore.
Pochi chilometri oltre si arriva a Barolo che è sicuramente uno dei borghi più belli. Contornato da vigne in ogni direzione, ha un centro storico piccolino ma davvero affascinante stretto intorno al maestoso Castello. Per gli appassionati qui si trova anche il Museo del Vino.
Sempre poco distante si trova Monforte d’Alba che è annoverato nella prestigiosa classifica dei Borghi più belli d’Italia. In posizione alta e panoramica, da Monforte si gode un paesaggio strepitoso con lo sguardo che spazia fino alle montagne.
Serralunga d’Alba è un altro gioiello della Langa del Barolo, famoso per il suo castello altissimo e gigante che visto da lontano si erge nel cielo come un grattacielo medievale.
Tra i due borghi si trova uno dei belvedere più suggestivi delle Langhe, in cima ad un enorme anfiteatro naturale ricoperto di vigne ed ornati dalla sagoma di uno dei tanti borghi pittoreschi.
Diano d’Alba è un altro borgo piacevole e panoramico, con la bella chiesa di San Giovanni Battista. Poche altre attrazioni meritevoli.
Infine, su questo versante ci attende Grinzane Cavour che ha avuto Cavour come suo più insigne Sindaco. Insieme a Barolo, è una delle gemme delle Langhe.
Il maestoso e severo Castello di Grinzane, risalente dell’XI secolo e perfettamente ristrutturato, è contornato da pregiate vigne ed offre anche il solito panorama mozzafiato.
Sito patrimonio Unesco, oggi il castello ospita importanti eventi e convegni, un rinomato ristorante ed è qui che si tiene ogni anno l’asta dei tartufi bianchi più pregiati.
E se si ha più tempo si può fare anche una sosta per un bicchiere di vino a Serralunga d’Alba, Cherasco e Pollenzo, altri tre paesini dalle parti di La Morra.
Secondo giorno del nostro giro delle Langhe
Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla zona a nord di Alba, cominciando proprio da quella che da tutti è riconosciuta la Capitale del Tartufo Bianco.
Alba è una cittadina piacevolissima, con un bel centro storico pedonale, palazzi color pastello, negozi, taverne e ristoranti. Piazza Duomo è il cuore della città, sovrastata dalle caratteristiche torri medievali. Bellissima la Chiesa romanico-gotica di San Domenico.
Govone è sicuramente tra i borghi più affascinanti della zona, soprattutto per via di una delle più rappresentative e maestose dimore storiche del territorio.
Il Castello, in realtà un elegante e riccamente ornato palazzo nobiliare, domina in posizione super-panoramica le colline circostanti. La sua sala principale è un capolavoro che riporta alla gloria di casa Savoia. Bellissimo anche il giardino panoramico.
San Martino Alfieri è un altro piccolo gioiello, a meno di 5 minuti da Govone, sede del castello dei Marchesi Alfieri, residenza privata, con una bellissima corte e cantina famosissima visitabile su prenotazione. Ogni hanno qui si svolge la Sagra del Barbera, festa pittoresca e bucolica.
Dall’altra parte della valle si trovano altri due celebri borghi, Neive e Barbaresco.
Quest’ultimo è la patria di uno dei vini più noti ed apprezzati del nord Italia. Decine di famiglie producono le pregiate uve nei dintorni mantenendo la tradizione della produzione autentica.
Il borgo è bellissimo visto da lontano, contornato da vigne sulle quali svetta la torre medievale alta 30 metri sulla quale si può salire per ammirare il panorama. Sulle Colline del Barbaresco si producono anche altri vini celebri come il Barbera, Dolcetto e Nebbiolo. Sul suo corso centrale si trova una delle più rinomate cantine del mondo, Gaja.
Neive è un borgo famosissimo, vivace ed animato, con alcuni famosi ristoranti, molte enoteche, gallerie d’arte ed è meta molto ambita per le gite domenicali.
La settecentesca chiesa di San Michele è un vero capolavoro il cui campanile svetta sui tetti del paese. Accanto si trova un’altra chiesa, quella dei SS. Pietro e Paolo, poi la Torre dell’Orologio.
Qui finisce il nostro weekend nelle Langhe, Roero e Monferrato. Se si ha ancora del tempo, tanta curiosità e si è preparati a territori decisamente meno scenografici, si possono visitare anche Asti, i dintorni di Nizza Monferrato e magari spingersi a nord fino a Castel Monferrato, sul Po, oppure, molto più vicino, fare una sosta a Pollenzo per visitare il borgo-castello neo-gotico che ha preso la sua forma attuale a metà del 1800 per il volere di Carlo Alberto di Savoia.
Alla fine, però, il cuore ed il palato rimarranno nella Langa del Barolo e nella manciata di borghi sulle due sponde del fiume poco sopra Alba. Almeno secondo noi.
Langhe, Roero e Monferrato è un territori vinicoli d’eccellenza e patria di uno degli alimenti più pregiati del pianeta, il Tartufo Bianco d’Alba. Trascorrere qui qualche giorno esplorando cantine, tra nuove ed antiche, percorrendo stradine panoramiche godendosi paesaggi pastorali è un’esperienza che va oltre il viaggio.
A novembre, poi, quando il resto del mondo è in pausa turistica qui siamo all’apice delle presenze. Si sente parlare in tutte le lingue possibili e la gioia di vedere tante persone felici con un calice di vino in mano davanti a piatti straordinari della cucina locale non ha prezzo.
Le Langhe fanno sicuramente ingrassare, però riappacifica i sensi e riporta alle radici della terra nella sua espressione più autentica.