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Viaggio in Salento

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are un viaggio in Salento non è cosa da poco: è lontano praticamente da tutto (a meno che non sei della zona) e anche noi che abbiamo girato l’Italia in lungo e in largo fino a quest’estate non ci eravamo ancora stati. Ma una cosa è certa, qualsiasi sia il punto della vostra partenza, verrete ripagati di tutti i chilometri percorsi. Il mare è strepitoso, i suoi abitanti gentili e cordiali e il cibo assolutamente delizioso.

[Leggi anche il racconto di viaggio in Puglia Centrale]
[Leggi anche il nostro racconto di viaggio sul Gargano]

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Ciò nonostante, però, prima di partire bisogna essere preparati e sapere un po’ di cose su questa meravigliosa terra. Innanzitutto è un’area piuttosto vasta che raccoglie comuni distribuiti su 3 province: Taranto, Brindisi e Lecce. Di conseguenza bisogna essere pronti a girare e macinare un po’ di strada se si vuole visitare il più possibile. Detto questo ci si deve preparare a una viabilità lenta e complicata, dove per arrivare da una spiaggia all’altra si devono attraversare i centri di piccoli paesini zigzagando su strade (ahimè!) disastrate in cui si percepisce l’assenza totale dello Stato. Si, dobbiamo dirlo, soprattutto sulla costa ionica e nell’entroterra, il degrado delle infrastrutture è demoralizzante. Ma poi si raggiungono le spiagge o i centri storici e di fronte tanta bellezza il pensiero di quello che si trova dietro svanisce o si fa perdonare.

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Ci scuseranno i salentini per lo sfogo, ma dovevamo scriverlo perché nel vedere una parte d’Italia, così meravigliosa e con gente così bella, abbandonata a se stessa e alla sola iniziativa privata ci fa arrabbiare non poco. A maggior ragione perchè siamo convinti che basterebbe un po’ di buona volontà per farla diventare il fiore all’occhiello del turismo nazionale!

Organizzare il viaggio in Salento

Il Salento, almeno per quanto riguarda il mare, è sostanzialmente diviso in due parti: l’Adriatico e lo Ionio. Non si tratta solo di una divisione logistica, ma bensì di due aree molto diverse fra loro, dal punto di vista della conformazione della costa (quella adriatica rocciosa mentre quella ionica prevalentemente sabbiosa). Inoltre sull’Adriatico la situazione è molto diversa da quella che abbiamo descritto poco fa. Qua è tutto ben tenuto e curato e non si fa fatica a credere di trovarsi sulla Riviera ligure o all’Argentario.

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Noi abbiamo comunque prediletto lo Ionio in quanto avevamo una gran voglia di rilassarci sulle bianche spiagge e galleggiare nel mare azzurro senza il disagio della roccia. Questo non vuole dire che il mare dell’Adriatico sia meno bello, anzi, ma è un mare sicuramente meno comodo e a tratti inaccessibile se non in barca.

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Uno dei grandi vantaggi del Salento, per via della sua particolare conformazione geografica, racchiuso tra due mari, è che sulla base del vento la mattina si può decidere di andare su un versante o sull’altro trovando sempre il mare perfetto. Nonostante la viabilità difficoltosa, in massimo un’ora d’auto si passa da una costa all’altra.

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Le regole sono semplici: se il vento viene da Nord (Maestrale) si va sullo Ionio trovando calette paradisiache e mare calmo. Se, invece, tira da Sud (Scirocco) meglio andare sull’Adriatico. Come ogni regola però ci sono delle eccezioni: Baia Verde vicino Gallipoli dà il meglio di sè col vento da Sud e Castro Marina sotto Otranto è meglio quando il vento viene da Nord.

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Un altro aspetto “critico” da considerare quando si programma un viaggio in Salento è sicuramente la folla. Perchè sono almeno 10 anni che queste spiagge meravigliose sono letteralmente prese d’assalto da vacanzieri italiani e stranieri, fatto che le rende davvero impraticabili nelle settimane centrali di agosto e ne rovina di molto l’esperienza (ovviamente come tutti i posti belli in Italia). Noi ci siamo stati l’ultima settimana di agosto e vi assicuro che la quantità di gente era ancora notevole, anche se iniziava ad essere accettabile.

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Sempre per questa ragione non è stato facile trovare una buona sistemazione pur essendoci mossi con largo anticipo. Gli alloggi di livello sono pochi e costosi, come anche gli stabilimenti e tutto il resto. Gli hotel scarseggiano, ci sono alcuni villaggi di buon livello, diversi B&B nei centri storici (Lecce, Otranto e Gallipoli) e qualche masseria nell’entroterra.

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Per esplorare la costa abbiamo valutato due soluzioni: o soggiornare ogni giorno in un luogo diverso o scegliere una località che fosse strategica e più o meno equidistante dalla maggior parte delle località che avremmo visitato. Dopo un attento studio e qualche ottimo consiglio di amici leccesi, abbiamo scelto di fare base a Torre San Giovanni – Marina di Ugento, praticamente a metà strada fra Gallipoli e Leuca e vicina a una bellissima e infinita spiaggia dove si alternano Lidi di tutti i tipi (modaioli, per famiglie, ecc.) e spiaggia libera.

Lecce

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Il nostro viaggio in Salento non poteva che cominciare dalla sua capitale: Lecce. Una città di grande charme con un centro storico caratterizzato dal Barocco nella sua forma più esuberante, calda e sublime. La soluzione migliore dove alloggiare per visitare Lecce in un paio di giorni è sicuramente uno dei numerosi B&B nel centro storico. Noi siamo stati al Corte dei Taralli, piccolino, centralissimo ma tranquillo e con una strepitosa jacuzzi sul roof top.

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La Basilica di Santa Croce è strepitosa così come l’adiacente Palazzo dei Celestini. Tutto il centro storico, da girare rigorosamente a piedi, è formato da vicoli con case costruite con la calda e bianchissima pietra leccese e cosparso di numerosi palazzi antichi con finestre, cornicioni e balconate scolpite con figure mistiche e ornamentali che sono dei veri capolavori.

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Da non mancare la Piazza del Duomo, anch’essa costruita in un magnifico stile barocco e che dà il meglio di sé con una splendida illuminazione notturna o al tramonto.

All’interno delle tante chiese, invece, si possono trovare gli altari e le decorazioni rococò, lo stile che rappresenta l’esasperazione del barocco e che serviva ad impressionare, all’epoca, la plebe, con la ricchezza dei dettagli e lo sfarzo (a noi è piaciuta tantissimo la Chiesa di San Matteo… non perdetela!).

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Tutto il centro storico è, inoltre, pieno di locali con musica dal vivo, bar, ristorantini e tanti eventi che animano fino a tarda sera la vita di Lecce.

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Alla scoperta del Salento

Per descrivervi tutti i luoghi visitati durante il nostro viaggio in Salento giriamo la costa in senso orario partendo da Lecce.

Il primo tratto è quello che si raggiunge in circa mezz’ora da Lecce in direzione est – tocca le cale di San Foca, Roca Vecchia, Torre dell’Orso e Sant’Andrea, tutti luoghi da non mancare.

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Roca Vecchia è il posto prediletto dai tuffatori, grazie sia alla scogliera sul mare di diverse altezze che alla famosa Grotta della Poesia con acqua verde smeraldo.

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Torre Sant’Andrea, sempre proseguendo sulla litoranea, è uno dei simboli del Salento, con le rocce bianche scavate dal vento e modellate dalle onde e i faraglioni che s’innalzano dal mare. Uno spettacolo.

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Più a sud si arriva alla spiaggia di Alimini e agli omonimi laghi, posto prediletto dalle famiglie in quanto è la spiaggia più comoda e grande della costa adriatica. Proseguendo oltre, la costa inizia ad essere molto frastagliata e rocciosa, intervallata da calette che sembrano dei piccoli fiordi. Il mare è splendido ma come abbiamo scritto prima un po’ meno comodo da vivere (ma non meno affascinante, anzi) e per questo, se volete un po’ di relax, la cosa migliore è cercare un beach club attrezzato direttamente sugli scogli. Uno di questi, poco prima di Otranto, è il Dolceriva, con lettini su una piattaforma direttamente sulle rocce, grande giardino e un panorama meraviglioso che nelle giornate più nitide vi permetterà di vedere l’Albania.

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Otranto, poco più giù, è forse la città di mare salentina che ci è piaciuta di più. Curatissima, bianca, dominata dal castello, con vicoli pieni di negozietti, bastioni che affacciano sul porto turistico contornato da un’acqua cristallina e una spiaggia, quella cittadina, il cui colore è davvero indescrivibile.

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Anche se non ci siamo andati per mancanza di tempo, appena sotto Otranto si trova anche la Cava di Bauxite, un lago artificiale caratterizzato dal colore verde smeraldo, residuo di una cava mineraria. E’ meta di gite scolastiche nonché attrazione turistica.

La strada litoranea che da Otranto arriva a Santa Maria di Leuca è tra le più belle e suggestive d’Italia. A picco sul mare blu, con terrazzi panoramici e torri d’avvistamento, è paragonata alle strade californiane.

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Seguendo il monte ripido e impervio, la strada tocca prima Porto Badisco, località turistica capitale dei ricci di mare, e poi Santa Cesarea Terme, uno dei più famosi centri balneari del Salento, caratterizzata da stupende ville in stile moresco tra cui Villa Sticchi.

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Infine, prima di giungere sulla punta più al sud dello stivale, Leuca, si passa anche per Castro, altra rinomata località di mare, famosa per la Grotta della Zinzulusa, una delle più note formazioni carsiche del pianeta.

Infatti, a differenza del resto della costa salentina, fatta di lunghe spiagge sabbiose o poca roccia, è proprio qui, a Otranto, Castro o Leuca, che vale la pena affittare una barca, con il mare calmo, e godersi le cale e le grotte che questo mare incontaminato offre in abbondanza. In alternativa alla barca privata, si possono prenotare le escursioni collettive alle grotte.

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Arrivati a Santa Maria di Leuca ci si rende conto di come il paesaggio cambi improvvisamente e i pendii rocciosi si ammorbidiscono improvvisamente, insieme allo stile architettonico che diventa quasi africano. Leuca è la frontiera tra due mondi che, pur distanti di pochi decine di chilometri, sembrano appartenere a nazioni diverse. Per un tramonto e un’ottima cena fermatevi alla Trattoria Tatanka, appena fuori città.

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Da Leuca iniziano i lunghi tratti di sabbia che rendono celebre il sud del Salento per il mare paragonabile alle più blasonate mete esotiche del pianeta. Anche i nomi delle località sono indicative: le Maldive del Salento, i Caraibi del Salento, ecc.

Fino a Torre San Giovanni si susseguono spiagge su spiagge con stabilimenti balneari celebri per gli eventi e la musica come il Coco Loco. Poco più a sud le Maldive del Salento sono uno spettacolo, ma qui ogni spiaggia è meravigliosa.

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Dopo Torre San Giovanni la costa si fa di nuovo rocciosa per alcuni chilometri, anche se piatta, e si godono dei tramonti spettacolari. Per un aperitivo in un luogo esclusivo e una cena di pesce è consigliatissimo lo stabilimento Solatio a Torre Sudalounge beach da non perdere.

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Oltrepassata Punta Pizzo tornano le spiagge caraibiche. A Punta della Suina siamo stati al G Beach, elegantissimo e con una strepitosa vista su Gallipoli. Poco più avanti sulla spiaggia di Baia Verde c’è invece il famoso Samsara, il lido più discotecaro e incasinato del Salento dove si organizzano giornalmente eventi in spiaggia con “sballo” assicurato… per molti ma non per tutti!

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E subito dopo è la volta di Gallipoli, la Perla dello Ionio. Il suo centro storico fortificato e protetto da una possente cinta muraria racchiude una serie di edifici barocchi, anche se meno imponenti e belli di quelli leccesi, diverse chiese e caratteristici vicoli. Molto particolare la Spiaggia della Purità, sotto i bastioni del paese vecchio. Bellissima al tramonto, per aperitivo o cena.

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A nord di Gallipoli, verso Porto Cesareo e poi fino a Taranto, inizia un altro tratto di famose spiagge, tra cui Torre Lapillo e Punta Prosciutto, davvero straordinarie. Anche qui lidi, spiagge libere e villaggi turistici si alternano lungo la striscia di sabbia fine e un mare trasparente e verde smeraldo.

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Nell’entroterra salentino, invece, meritano una visita la città o, meglio, il centro storico di Galatina (fate una sosta nella pasticceria Ascalone), e Specchia, quest’ultimo annoverato tra i borghi più belli d’Italia.

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Abbiamo trascorso il nostro viaggio in Salento esplorando in lungo e in largo le sue spiagge, le cale e i borghi. A fine agosto, purtroppo, la gente era comunque tanta, ma abbiamo trovato dei piccoli paradisi appartati e poco affollati o beach club un po’ cari ma che offrivano quello che serve per rilassarsi.

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Il cibo, inutile dirlo, è straordinario: il pesce, la burrata, le orecchiette e quant’altro distingue la cucina locale. Per quanto riguarda i dolci ci siamo abbuffati di pasticciotti, non potete non provarli. Il mare è unico ed è possibile andare ogni giorno in una spiaggia diversa e ogni sera, volendo, in un locale ad ascoltare musica e ballare.

Nonostante tutto, la natura, la storia, le persone e il cibo alla fine ci hanno conquistato.

Buon viaggio!

[Leggi anche il racconto di viaggio in Puglia Centrale]
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Mappa del nostro viaggio in Salento