L e Alpi si contendono da sempre il primato di maestosità e bellezza con altre vette incredibili come le Ande, l’Himalaya, e la Catena dell’Atlante. Ma c’è una piccola parte delle Alpi che non ha rivali ed è stata addirittura dichiarata Patrimonio dell’Umanità: sono le Dolomiti. Picchi rocciosi e boschi fiabeschi che si affacciano su verdi vallate con al centro pittoreschi paesini, ognuno con il suo svettante campanile… sono tutto ciò che si può ammirare durante una vacanza estiva a Cortina d’Ampezzo, la Perla delle Dolomiti.
L’immagine della Cortina mondana, tutta lussi e un po’ snob distoglie spesso l’attenzione dei viaggiatori dai paesaggi mozzafiato, dalle spettacolari vie ferrate e dalle pareti da scalare, come le Cinque Torri o il Monte Cristallo, ai cui piedi si trovano baite e laghetti che sembrano usciti da una favola.
Ci siamo innamorati di Cortina frequentandola per tanti anni solo d’inverno, ma dobbiamo ammettere che è d’estate che questi incredibili luoghi danno il meglio di sé. Non esiste un altro posto che regali emozioni degne di Messner anche ai neofiti che qui si avventurano in alta montagna per la prima volta tra arrampicate, mountain bike, freeride e dove persino le semplici passeggiate regalano sensazioni uniche.
E se a tutto questo aggiungiamo la strepitosa cucina ampezzana il cui unico difetto lo si scopre solo una volta saliti sulla bilancia, gli eventi organizzati e l’ampia disponibilità di alberghi, case e multiproprietà, Cortina diventa il luogo ideale per una vacanza estiva, in coppia, in famiglia o con gli amici.
Il paese è sicuramente uno dei più belli e vivaci delle Alpi, contornato da vette di oltre 3.000 metri, le Tofane da un lato e il Monte Cristallo dall’altro, che al tramonto si tingono di rosso sorprendendo i villeggianti seduti per un aperitivo nei locali lungo Corso, ai piedi del campanile. E poi ci sono le gallerie d’arte, i ristoranti, le boutique di lusso, la famosissima Cooperativa, dove si trova di tutto, dalla spesa alimentare all’attrezzatura tecnica da montagna.
Indirizzi utili per trascorrere una vacanza estiva a Cortina D’Ampezzo
Oltre al lussuosissimo Hotel Cristallo Palace e l’elegante Rosapetra Spa Resort, la varietà di alloggi, come abbiamo detto, è davvero tanta e varia. Se si è in tanti, uno chalet ad Alverà, Pecol o Crignes è la soluzione migliore, altrimenti si può affittare un bell’appartamento in centro o riservare una stanza nei numerosi alberghi più o meno centrali.
Corso Italia è la linfa vitale di Cortina, dove, nella zona pedonale, si fa l’obbligatorio “struscio”. I luoghi storici dove sedersi per un caffè o un drink sono tanti, da Lovat, La Suite, il Bar Sport (per sentirvi del posto), Villa Sandi o la Prosciutteria.
Per la cena l’offerta non manca, ma i nostri ristoranti preferiti, dove non manchiamo mai di andare sono: Beppe Sello, dove si può mangiare direttamente nel bellissimo ristorante o anche nel Bar, più easy; Leone e Anna, dove con sorpresa potrete gustare una raffinata cucina sarda, El Camineto da cui si gode una bellissima vista su Cortina e quindi consigliatissimo anche per pranzo è Lago Ghedina che fra alti e bassi rimane sempre un luogo talmente bello da non poterlo escludere dalla nostra lista.
Fra i nuovi indirizzi da non mancare ci sono sicuramente lo Chalet Cortina alla base della seggiovia di Socrepes, e la bellissima Baita Piè Tofana, cucina e atmosfera imbattibili.
Se poi vi volete spostare un po’, sulla strada verso Rio Gere c’è l’Agriturismo El Brite dove con l’immancabile eleganza cortinese si mangia davvero bene e ci si sente a casa.
Per il dopo cena, anche se noi non siamo esattamente dei nottambuli, gli indirizzi migliori sono quelli dei piano bar in perfetto stile Jerry Calà in Vacanze di Natale. I nostri preferiti sono il VIP e il Giardino d’Inverno dell’Hotel Savoia. Le discoteche infatti, sono spesso prese d’assalto da teenager e ci si potrebbe sentire un po’ fuori luogo!
Vivere la montagna a Cortina D’Ampezzo
Il vero fascino dell’alta montagna, però, è in quota, ed è qui che Cortina e le sue meravigliose vette sono imbattibili. Gli impianti di risalita consentono, infatti, di raggiungere con estrema facilità luoghi formidabili sia per chi vuole semplicemente prendere il sole a 3.000 metri e mangiare un piatto di casunziei all’ampezzana, sia per chi cerca emozioni forti.
Proprio in Corso Italia, sotto il campanile, vi attende l’Ufficio delle Guide alpine per darvi tutte le indicazioni su passeggiate e ferrate e, volendo, accompagnarvi con escursioni organizzate. Vari centri specializzati sparsi per il centro affittano attrezzatura da montagna, dalle imbracature necessarie per chi si avventura sulle vie ferrate, alle MTB, bici specialistiche da freeride e persino carrozzine da trekking per i più piccoli.
Tofana di Mezzo
La migliore esperienza per iniziare a gustarsi il posto è conoscerlo da uno dei suoi punti di osservazione prediletti, la Tofana di Mezzo (3.243m) che, grazie alla vertiginosa funivia Freccia nel Cielo, aperta da fine giugno a metà settembre regala un’esperienza unica.
Il primo tronco della funivia si prende nei pressi dello Stadio del Ghiaccio e porta al bellissimo rifugio Col Druscè, il secondo sale fino a Ra Valles e da lì, tempo permettendo, si arriva fino in cima. Per i temerari, anche qui ci sono vie ferrate attrezzate sia per fare un giro sulle Tofane che scendere a piedi.
Il Cristallo
Il Monte Cristallo (3.216 metri), forse per la sua esposizione, è uno dei nostri angoli di Dolomiti preferiti. Per raggiungerlo si arriva in macchina fino al grande parcheggio di Rio Gere e da lì si sale in seggiovia per raggiungere Son Forca (2.235 m), uno dei rifugi più panoramici e assolati della zona. Qualora invece siate dei veri sportivi, potete salire a piedi, ma per questo vi consigliamo di non fermarvi a Rio Gere e di proseguire fino a Passo Tre Croci. Da li sale in maniera più graduale godendosi a pieno la passeggiata.
Una volta arrivati a Son Forca potete iniziare la discesa oppure – e ve lo consigliamo vivamente – proseguire fino al sovrastante Rifugio Lorenzi (3.000 m) accessibile con la particolare ovovia “vintage” di color rosso e giallo, costruita in occasione delle Olimpiadi invernali del 1956 e oggi funzionante solo d’estate o in assenza di rischio slavine. Potete anche salire a piedi per il ghiaione dove, soprattutto di prima mattina, sarete accompagnati dai camosci che vi guarderanno da lontano incuriositi. Si sale lungo il canale roccioso, contornato dalle pareti verticali e, una volta in cima, la sensazione è di trovarsi sul tetto del mondo. Spetta solo a voi decidere se farlo senza fatica o con un’ardua e ripida camminata!
Nei dintorni del Rifugio Lorenzi, per via della spettacolarità del paesaggio quasi unica al mondo, è stato girato il film Cliffhanger con Silvester Stallone. A pochi metri si trova anche il famoso ponte sospeso che nel film fa una brutta fine.
Potreste fermarvi la ad ammirare la valle o partire per una strepitosa ferrata. Se non siete espertissimi, vi consigliamo l’esperienza sulla Ivano Dibona. Noleggiando preventivamente un’imbracatura e un casco potrete avventurarvi lungo questa facile ferrata anche senza guida e raggiungere così il Cristallino d’Ampezzo, attraversando anche il ponte sospeso, lungo 27 metri.
Il tutto dura circa un’ora e si cammina praticamente sempre alla stessa quota tanto da sembrare quasi una passeggiata, salvo la necessità di assicurarsi per motivi di sicurezza sui cavi d’acciaio lungo il percorso, rafforzato nei punti più difficoltosi da scale di ferro. Basta non soffrire di vertigini!
In ogni caso, se siete proprio dei neofiti, meglio farsi accompagnare da una guida alpina. In montagna il tempo cambia rapidamente e mentre con il sole ci si sente sicuri, in mezzo ad un improvviso temporale l’inesperienza potrebbe giocare brutti scherzi.
Arrivati in cima al Cristallino vi si aprirà dinnanzi una veduta mozzafiato a 360° su Cortina ovviamente e su un panorama a 360 gradi meraviglioso. Da lì potete tornare indietro per riprendere l’ovovia dopo esservi gustati qualche prelibatezza al Rifugio, oppure proseguire scendendo sul Sentiero della Grande Guerra (4 ore), con tante testimonianze del conflitto mondiale passando tra piccoli bunker e grotte adibite al tiro, un vero e proprio museo all’aperto.
Cascate di Fanes
Poi ci sono le Cascate di Fanes, dove fare una bella passeggiata nelle giornate particolarmente calde, il Cortina Golf nei pressi l’Hotel Miramonti e l’Adrenaline Center, un percorso attrezzato per bambini e adulti che apprendono le basi dell’arrampicata scivolando imbracati e assicurati alle apposite funi da un albero ad altro.
Le Cinque Torri
Il nostro luogo del cuore, però, resta però Cinque Torri, meraviglia delle meraviglie delle Dolomiti Ampezzane. In circa 20 minuti dal centro di Cortina si raggiunge il parcheggio della seggiovia che porta fino al Rifugio Scoiattoli, forse il più famoso dell’intera zona, situato su un piccolo e soleggiato altopiano.
Ciò che colpisce, una volta arrivati lassù, è il panorama straordinario, con lo scenografico complesso composto dei grandi massicci rocciosi delle Cinque Torri in primo piano, i picchi di Averau e Nuvolau sulla destra e delle Tofane e Lagazuoi sulla sinistra. Lo sguardo, poi, può spaziare quasi fino all’infinito, premesso che lo si possa distogliere dalle torri che rappresentano la più celebre palestra di roccia delle Dolomiti.
Le vie di arrampicata sono tante e di ogni grado di difficolta il che, assieme alla bellezza ed alla particolarità delle torri, richiama ogni giorno tanti scalatori che si avventurano alla conquista delle sommità degli speroni.
Per coloro che, invece, non amano questo sport adrenalinico, rimane il suggestivo giro intorno alle Cinque Torri. Si parte dal rifugio Scoiattoli seguendo il sentiero che circumnaviga le torri passandone anche in mezzo, tra strettoie, pareti verticali e grandi massi di roccia.
Il sentiero è molto facile, quasi pianeggiante e si impiegano circa 30 minuti, ma anche di più se ci si ferma ad ammirare il paesaggio. Da vedere anche le trincee rimaste quasi intatte dalla Grande Guerra, sul versante panoramico che affaccia verso la valle ampezzana.
Sempre dal Rifugio Scoiattoli merita il sentiero fino ad Averau come anche un pranzo all’omonimo rifugio.
Tre Cime di Lavaredo
Le Tre Cime di Lavaredo sono a pieno titolo l’emblema incontrastato di tutte le Dolomiti.
Per raggiungerle si deve arrivare al lago Misurina e da lì salire fino al Rifugio Auronzo che si trova ai piedi del versante meno ripido (per così dire) delle Tre Cime.
Da Misurina si può salire sia in macchina che in bus navetta, ma attenzione: l’accesso al Parco delle Tre Cime è a pagamento e spesso viene chiuso per troppo afflusso di turisti, quindi per salire è meglio muoversi presto al mattino o dopo l’ora di pranzo.
Per ammirare questi luoghi vi consigliamo 4 opzioni. La prima, più soft, è la bella passeggiata pianeggiante ed adatta a tutti che segue il sentiero 101 che porta in circa 30 minuti al Rifugio Lavaredo (2344 metri) e da questo, in altri dieci minuti, sulla Sella di Lavaredo da dove si apre una veduta strepitosa sulle Tre Cime che s’innalzano come dei giganteschi monoliti.
La seconda è arrivare fino al Rifugio Locatelli, di pari distanza a quella già fatta ma più impegnativa, o fare l’intero giro intorno alle Tre Cime completando il cerchio con il ritorno al Rifugio Auronzo (circa 3-4 ore). Fare trekking li sotto, nell’altopiano, con l’ombra delle gigantesche pareti verticali di roccia, è davvero emozionante.
La terza opzione, per i più avventurosi, è la via ferrata del Monte Paterno, non particolarmente difficile, anche se serve in ogni caso casco, imbracatura e una guida esperta. È il palcoscenico più emozionante per ammirare la maestosità delle Tre Cime, persino attraverso le fessure scavate durante la Grande Guerra lungo il percorso.
Vi consigliamo di svegliarvi presto e iniziare la ferrata al mattino quando il sole illumina le pareti prima di passare alle spalle delle torri.
L’ultima, per chi è davvero spericolato, è quella di scalare la Cima Grande sulla via più facile. Un percorso da brivido ma in ogni caso accessibile anche a chi è alle prime armi, in cordata e – come sempre – con una guida alpina. I rischi ci sono, come d’altronde in ogni attività simile, ma l’esperienza è davvero unica. La scalata, della durata in totale di circa 7 ore, inizia la mattina all’alba affrontando il ripido ghiaione fino alla base della torre grande da dove si comincia a salire arrampicandosi sulle pareti ed attraversando rocciosi crepacci.
Più si va in alto e più si comprende la forza e la grandiosità delle Tre Cime, per non parlare dell’emozione che si prova una volta giunti sulla vetta. Sulla cima purtroppo non si può sostare a lungo soprattutto se ci sono nuvole nei dintorni. Il pericolo di fulmini è concreto e dopo qualche fotografia è meglio scendere un po’ prima di fare una pausa snack. Il ritorno è a tratti a corda doppia, ed è davvero entusiasmante!
Una volta finalmente scesi, guarderete per sempre le torri di Lavaredo con occhi diversi, dicendo orgogliosi “noi ci siamo stati lassù”.
[Leggi anche il nostro racconto di vacanza estiva in Val Pusteria]
Croda da Lago
Croda da Lago è uno degli angoli più incantevoli di Cortina d’Ampezzo che si trova inaspettatamente a pochi chilometri dal centro. Per raggiungerla si deve andare in direzione di San Vito svoltando verso il Lago di Pianozes. Una volta raggiunto il parcheggio nei pressi del lago ci sono 3 opzioni per raggiungere Croda da Lago.
I più sportivi faranno sicuramente il classico trekking di circa 3 ore. Per i più pigri o per chi comunque non se la sente di farla a piedi, è quella di prendere il fuoristrada-navetta (a pagamento e meglio se prenotando prima) che in circa trenta minuti porta fin su. Prima di raggiungere Croda da Lago ci sono due tappe intermedie in cui è possibile scendere per poi continuare a piedi.
La prima è alla base della nuova strada delle cascate del Ru de Fedèra. Da qua il percorso è molto ripido, ma incantevole. Si costeggia un torrente che forma delle bellissime cascate e si arriva in circa 50 minuti a Malga Federa. La seconda tappa è invece il Rifugio Malga Federa dove merita fare una sosta anche solo per un caffè, un gelato ai frutti di bosco caldo o un rinfrescante skiwasser.
Il terzo modo per raggiungere Croda da Lago è noleggiare una mountain bike, rigorosamente a pedalata assistita, che permette di godersi la strada, divertirsi e comunque arrivare in cima dove come premio ci attende l’ottima cucina della baita.
Comunque ci siate arrivati, il Rifugio Croda da Lago è un vero e proprio paradiso della montagna. Ci si trova circondati da un panorama mozzafiato, un lago che sembra uscito da una fiaba, i prati verdi dell’altopiano dove pascolano decine di mucche e le due montagne rocciose che s’innalzano verso il cielo facendo da contorno. Si tratta dello scenografico Becco di Mezzodì e la Croda da Lago con le sue pareti verticali particolarmente amate dagli scalatori.
Lagazuoi
Lagazuoi è una cima da non mancare durante una vacanza estiva a Cortina.
Panoramica, rocciosa, forte e di grande impatto, ma anche facilmente raggiungibile con la cabinovia tutta fascino e atmosfera che parte da Passo Falzarego a 2835 metri. Lagazuoi è praticamente un museo a cielo aperto della Grande Guerra su una terrazza ad alta quota che ospita una fortificazione militare fatta di gallerie, torri e trincee.
Vacanza estiva a Cortina in bicicletta
Superpanorama Freeride
Tra le attività adrenaliniche delle estati cortinesi c’è naturalmente il Mountain Bike e in particolare il Free Ride, con piste lunghe e ben attrezzate, ma l’emozione più forte viene regalata dal Bike Superpanorama Freeride, uno dei percorsi migliori al mondo che noi non ci siamo fatto mancare!
Abbiamo noleggiato le bici da freeride, una specie di MTB con manubrio più largo, grandi ammortizzatori anteriori e gomme maggiorate, e poi via. Accanto alla stazione dei pullman in pieno centro si prende la funivia Faloria e da lassù ci si “butta” letteralmente fino a Rio Gere. Non serve pedalare, ma solo dosare bene i freni, tanto è tutto in discesa.
A Rio Gere si prende la seggiovia (adibita d’estate per caricare anche le bici) che porta a Son Forca (2.235 metri) di cui abbiamo già parlato. Da lì lungo la bella Val Padeon, anche qui sempre in discesa, attraversando boschi e fiumiciattoli, costeggiando dirupi e laghetti, si giunge a Cortina dopo circa 4 ore, con il sedere un po’ dolente, ma felici ed appagati.
Se, invece, dopo la discesa dal Faloria a Rio Gere comprendete di aver fatto uno sbaglio e di esservi spinti un po’ troppo oltre la vostra voglia di avventura (come ha fatto una coppia di nostri pavidi amici!), da lì potrete percorrere i soffici sentieri fino a Mietres fra mucche annoiate, pratoni e boschi.
Pista ciclabile Cortina – Dobbiaco
Oltre alle esperienze per così dire “estreme” – anche se secondo noi adatte a molti, a patto che si prendano le dovute precauzioni – Cortina D’Ampezzo offre innumerevoli svaghi per tutti, dalle famiglie con figli piccoli alle persone più pigre.
C’è anche la pista ciclabile, che attraversa l’intero paese (nella sua interezza collega Calalzo di Cadore a Dobbiaco) dove più che andare in bicicletta si passeggia con le carrozzine ammirando lo straordinario paesaggio circostante, tra verdi pascoli e chalet di legno sovrastati dalla roccia di queste splendide montagne.
San Candido – Lienz
Per scoprire al meglio questa attività immancabile se vi trovate a trascorrere una vacanza estiva a Cortina, leggete il nostro racconto di viaggio in Val Pusteria.
Cortina e dintorni
[Leggi anche il nostro racconto di vacanza estiva in Val Pusteria]
A Cortina una settimana non basta, la durata ottimale di un soggiorno è di circa 15 giorni (anche se per noi è dura lasciarla anche dopo un intero mese). Oltre alla Conca Ampezzana ci sono altri luoghi a breve distanza che non possono essere mancati. Il primo è il lago Misurina e il già menzionato Parco naturalistico delle Tre Cime di Lavaredo, quest’ultimo uno dei luoghi di montagna più belli al mondo.
Poi c’è la Val Pusteria con la splendida Dobbiaco (30 minuti d’auto circa da Cortina) e il bellissimo Lago di Braies in direzione Brunico.
Insomma, la Perla delle Dolomiti offre emozioni uniche per tutti, dagli amanti del lusso ai patiti dell’adrenalina, dai buongustai alle famiglie. Un vero paradiso le cui montagne restano impresse per sempre nella mente.
Un luogo da conoscere a fondo e di cui innamorarsi, sia d’estate che d’inverno.
Buon viaggio!