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Tour Bologna Ferrara e Ravenna

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‘Emilia Romagna è da sempre una delle culle culturali ed enogastronomiche del nostro paese ed ecco finalmente on line il racconto del nostro Tour Bologna, Ferrara e Ravenna dove cittadine piene di storia, di biciclette e di relax nascondono le massime espressioni dell’arte culinaria italiana.

Nelle pianure, spesso avvolte nella nebbia e attraversate da fiumi e canali, si coltiva grano ed alleva bestiame, mentre dai pastifici artigianali d’eccellenza e dalle aziende vinicole escono alcuni tra i prodotti più celebri del Bel Paese.

Ecco perché dopo aver raccontato i nostri viaggi fra Parma Piacenza e Modena, e quello alla scoperta della Riviera Romagnola, ci siamo dedicati a un tour Bologna, Ferrara e Ravenna che si presta per un weekend all’insegna dello slow food tra trattorie con prodotti a chilometro zero e città piacevolissime da visitare ed assaporare.

I centri storici delle tre città sono piccoli, persino quello di Bologna, e quindi facili da visitare, rigorosamente a piedi, scoprendo chiostri nascosti all’interno dei palazzi storici, ristorantini dallo charme antico e meraviglie dell’arte.

Come organizzare un tour Bologna Ferrara e Ravenna

Distanti circa un’ora l’una dall’altra, per visitarle è consigliato alloggiare ogni notte in un posto diverso (un pernottamento a Bologna ed uno a Ferrara sono anche perfetti), per godersi le città di sera, quando danno il meglio come atmosfera e fascino.

Per fare il tour il modo migliore è sicuramente la macchina, ma ci sono anche numerosi collegamenti dei treni e degli autobus fra le varie città.

Noi siamo stati prima a Bologna, per poi proseguire con Ferrara e ancora a Ravenna, ma il giro è assolutamente intercambiabile a seconda da dove si parte.

L’organizzazione è semplicissima, basta raggiungere il centro città e lasciarsi trasportare dalla curiosità!

Bologna

Bologna è la città universitaria italiana per eccellenza. Icona dell’insegnamento e del sapere, rappresenta tutt’oggi quel mix tra idee, ribellioni giovanili e cultura che emana dai portici di questa città “dotta, rossa e grassa”.

“Dotta” per via dell’Università, considerata la più antica ancora funzionante al mondo (fondata nel 1088), le cui facoltà hanno sede ancora oggi nei palazzi storici del centro creando quell’atmosfera animata e vivace che si respira ad ogni angolo.

“Rossa” per il colore dei tetti e dei mattoncini con cui sono costruiti la maggior parte degli edifici, ma anche per la storica impronta politica di sinistra.

“Grassa” per la tradizione culinaria che tra mortadella, tortellini e lasagne ha reso – così si dice – le ragazze locali un po’ tondeggianti.

Il centro storico è perlopiù pedonale. Si cammina sotto i lunghi portici che rappresentano una delle particolarità della città. Tra antichi edifici e mura imbrattate da graffiti, librerie, pub, ogni angolo è un capolavoro per gli appassionati della street photography. Forse per via anche di quel senso di mistero che emanano i portici ed i muri scrostati dei palazzi tanto da sembrare una location per i romanzi di Umberto Eco o Dan Brown.

Sono infatti le atmosfere, più che l’arte, a rendere Bologna particolare al punto da aver ispirato tantissimi cantautori come Lucio Dalla, Cesare Cremonini e tanti altri. Città anche ribelle, caratterizzata da rivolte studentesche e fermenti giovanili come ogni centro universitario deve essere, storicamente di sinistra e politicamente impegnata.

Il cuore della città è Piazza Maggiore (ufficialmente Piazza Grande) dove si trovano la Basilica di San Petronio (la quinta chiesa più grande al mondo) e quattro grandi edifici, il Palazzo dei Notai, Palazzo d’Accursio, Palazzo del Podestà e Palazzo dei Bianchi, oltre alla Fontana di Nettuno.

Ed è proprio nei dintorni della piazza, nelle varie direzioni, che si sviluppa il centro attraversato dalle vie storiche come Via dei Musei dove si trova la Libreria Ananni, Via d’Azeglio per lo shopping di lusso, Via Indipendenza per lo shopping più commerciale e via Rizzoli che porta alle Due Torri, simbolo di Bologna.

Prima di spostarsi verso le torri, però, proprio alle spalle della Basilica di San Petronio è possibile visitare il più bell’edificio della città, Palazzo Archiginnasio. Sede dell’antica università, fu voluto dal Papà Pio IV e costruito nel XVI secolo dal cardinale Borromeo. Oggi è ancora possibile ammirare le sue aule, le sale e i corridoi maestosamente affrescati e la più grande collezione al mondo di stemmi studenteschi. Da non mancare.

La vera icona cittadina sono le Due Torri, quella Degli Asinelli che, con i suoi 97 metri è la torre pendente più alta al mondo, e la minore, la Garisenda che pende anch’essa. Evidentemente non riuscire a fare una torre dritta era il marchio di fabbrica del loro nobile costruttore, Gherardo Asinello! Costruite tra il 1109 ed il 1119, le torri facevano parte di una cinta di oltre 100 torri che proteggevano la città. Oggi è possibile salire sulla torre grande percorrendo i 489 gradini della scalinata per godere di un panorama privilegiato su tutta Bologna. Meglio prenotare la visita cliccando qui.

Sotto le due torri comincia Via Zamboni, la strada (interamente porticata) più importante della città, su cui si affacciano gran parte dei palazzi storici ed universitari (Malvezzi de Medici, Malvasia, Magnani, Poggi, Gotti), la Biblioteca Universitaria, l’Oratorio di Santa Cecilia, la Basilica di San Giacomo Maggiore, il Teatro Comunale e così via.

Fate attenzione ai divieti per entrare in auto nella zona del centro e ai varchi. Nonostante la parte storica sia abbastanza estesa è quasi tutta pedonale.

A Bologna ci siamo goduti la Mortadella, la regina dei salumi, e abbiamo mangiato per le vie del centro con un ottimo bicchiere di Sangiovese.

Ferrara

Ferrara è una delle città più belle e piacevoli da visitare (e probabilmente da vivere) dell’Emilia-Romagna. Un vero gioiello rinascimentale il cui centro storico è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

E’ la città delle biciclette (la prima in Italia per numero e utilizzo), delle case di mattoncini rossi, dei vicoli pieni di atmosfere e delle pavimentazioni con sassi di fiume che fanno davvero male a camminarci con scarpe basse.

Ferrara può sembrare la capitale della slow life: tutto è ordinato, a misura d’uomo, rilassante e godereccio. Si percepisce subito il benessere e il sapersi godere la vita dei suoi abitanti.

La storia della città è affascinante. Ferrara acquista splendore grazie alla famiglia dei Duchi d’Este, tra i più longevi regnanti nella storia, che la governano per più di 3 secoli trasformandola in una vera potenza militare, grazie anche alla passione di Ercole II d’Este per l’artiglieria. Ancora oggi nei cortili del castello sono presenti alcuni pezzi.

Nel XIV secolo Papa Bonifacio IX autorizza l’università di Ferrara che diventa un importante polo culturale dell‘epoca ospitando scienziati e filosofi come Copernico e Pico della Mirandola.

Il centro storico è piccolissimo e si gira rigorosamente a piedi o in bicicletta. Ci sono vari hotel dove alloggiare ed è tutto a portata di mano. Le principali attrazioni sono lungo Il Corso Porta Reno (che poi diventa Corso dei Martiri della Libertà) che si percorre in tutta la lunghezza in una decina di minuti. È la via dello “struscio”, dei caffè e degli eventi (famoso il Festival estivo).

Qui si trova il maestoso Castello Estense, la fortezza del Ducato contornata dall’acqua e protetta da possenti torri.

Di fronte c’è la Rotonda, il cortile ovale del Teatro Comunale.

Proseguendo lungo il corso si arriva alla bellissima duecentesca Cattedrale di Ferrara dedicata a San Giorgio. All’interno è sepolto papà Urbano III.

Altro magnifico palazzo è quello rinascimentale del Municipio, residenza dei duchi fino al XVI secolo quando decidono di trasferirsi al castello.

Attraversando l’arco del Municipio si entra nel cortile interno. Sulla destra si può ammirare lo Scalone d’Onore che porta i visitatori al piano nobile.

Infine, il centro di Ferrara è anche un affascinante labirinto di vicoli e viuzze. Non si può mancare Via delle Volte, la più rappresentativa e caratteristica.

Le principali specialità da assaggiare sono sicuramente i cappellacci di zucca, il pasticcio di maccheroni e la salama da sugo. Noi li abbiamo provati alla Trattoria da Noemi dove abbiamo mangiato un’ottima cucina locale.

Comacchio e il Delta de Po

L’unica deviazione che abbiamo fatto nel nostro tour Bologna Ferrara e Ravenna è stata per visitare Comacchio e i suoi dintorni. Se avete una notte in più, ma anche se si è solo di passaggio, vi consigliamo di fare una sosta  in questo piccolo borgo di pescatori costruito sull’acqua, considerato la ”capitale” del Parco del Delta del Po.

Comacchio è edificata su una fitta rete di canali attraversati da ponticelli e frequentata da papere che riposano tranquille davanti ai portoni delle case. E’ inoltre famosa per le sue prelibatezze ittiche, tra cui l’anguilla, da gustare in uno dei suggestivi ristorantini del centro storico.

E proprio da Comacchio parte anche la visita del Parco del Delta de Po, la gigantesca area naturalistica protetta, Patrimonio dell’Unesco. Per esplorare questa distesa di acqua e terraferma si parte da Comacchio, in bicicletta o con una delle motonavi che percorrono lentamente la fitta rete di rami fluviali.

La sensazione è di trovarsi fuori dal tempo, tra atmosfere suggestive che sembrano uscite da un libro di Ammaniti. I capanni da pesca con le reti che penzolano pronte ad essere calate, le passerelle di legno, le oasi di fauna selvatica tra papere e colonie di fenicotteri rosa.

Una calma surreale, quasi incredibile se si pensa che a pochi chilometri ci sono i chiassosi Lidi disposti lungo i 23 chilometri di ampia spiaggia con sabbia finissima. Grandi stabilimenti con migliaia di ombrelloni ospitano ogni anno vacanzieri da tutto il mondo. Una specie di Rimini che da anni vanta, forse per la propria appartenenza al parco naturalistico del delta, la Bandiera Blu per l’ambiente.

Ravenna

Ravenna è famosa per i suoi magnifici mosaici, ma fose non tutti sanno che è stata capitale per ben tre volte a partire dal V secolo d.c., dapprima dell’Impero Romano d’Occidente, poi degli Ostrogoti ed infine dell’Esarcato Bizantino.

Proprio in questa cittadina bella, ordinata, pulita e piacevolissima da visitare si trovano ben otto monumenti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, oltre alla tomba di Dante Alighieri. Con un unico biglietto si possono visitare tutti, sparpagliati per il centro storico ma facilmente raggiungibili a piedi. Comodo il parcheggio accanto alla Basilica di San Vitale.

Il primo è il Mausoleo di Galla Placida, di epoca romana, considerato da molti un edificio funebre in onore dell’imperatrice realizzato da un artista venuto da Costantinopoli (da lì i mosaici) ma, come accade spesso nelle ricostruzioni storiche, ci sono molteplici teorie spesso in contrasto.

Accanto, nello stesso complesso, si trova l’imponente Basilica di San Vitale, completata nel 547 d.c. quando l’imperatore romano Giustiniano riconquistò Ravenna. Straordinari i mosaici dell’abside e la pianta della basilica che è sicuramente il monumento più interessante anche per chi non è proprio appassionato di storia e arte antica.

Alla fine della visita, attraversando le vie del centro e la bella Piazza del Popolo, cuore della città, si arriva al Duomo, al Museo Arcivescovile con la Cappella di Sant’Andrea che formano un unico complesso con l’annesso Battistero Neoniano, detto anche il Battistero degli Ortodossi. La cupola e le pareti ospitano mosaici meravigliosi raffiguranti scene bibliche, mentre al centro si trova la grande vasca battesimale.

Il “percorso dei mosaici” finisce con la Chiesa di Sant’Apollinaire Nuovo. Tre grandi navate e una serie infinita di raffigurazioni di santi e profeti che sovrastano il colonnato.

Infine, non si può non fermarsi in uno dei luoghi più suggestivi della città, la Tomba di Dante Alighieri. Il piccolo tempio neoclassico ospita le spoglie del Sommo poeta, morto proprio a Ravenna nel 1321. Pensare che l’area su cui sorge è stata oggetto di un vero e proprio intervento urbanistico denominato dalla gente locale la “zona del silenzio”, con cui si è voluto dare quel senso di raccoglimento intorno alla tomba, isolandola dal frastuono della città.

Bellissimi anche i Chiostri Francescani, sulla sinistra del tempietto, che in qualche modo sono parte integrante della zona del silenzio. Affacciatevi in questo angolo incantato, non ve ne pentirete.

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Trascorrere un weekend tra Bologna, Ferrara e Ravenna, godendosi qualche giorno ai lidi d’estate o esplorando il delta del Po, può rilevarsi una piacevole sorpresa all’insegna dell’ottima cucina, dei buoni vini, tempi lenti e città piacevolissime da visitare.

Sebbene ci piacciano da sempre le avventure più “spinte”, non sottovalutiamo mai quello che ci può regalare la scoperta di luoghi tranquilli ma comunque pieni di fascino e soprattutto a poche ore da casa.