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Viaggio in Montenegro

Il nostro viaggio in Montenegro: tra fiordi, mare e sorprese

Il viaggio in Montenegro è nato un po’ per caso. Non avevamo grandi aspettative, solo la voglia di una meta nuova, facilmente raggiungibile, dove poter unire mare, natura e un pizzico di scoperta. E così ci siamo trovati in uno dei paesi più piccoli d’Europa, incastonato tra le montagne della penisola balcanica e uno dei tratti più belli della costa adriatica, quello che si estende dalla Dalmazia all’Albania.

Il Montenegro è una destinazione che si sta facendo largo tra le mete estive: facile da girare, ricca di paesaggi bellissimi, con paesini pittoreschi affacciati sul mare e ancora piuttosto conveniente dal punto di vista economico.

Anche se si presta a una vera vacanza di mare, secondo noi il Montenegro è perfetto per un long weekend, magari di tre o quattro notti. Con un’auto a noleggio si riesce a esplorare bene le zone più interessanti, come i fiordi delle Bocche di Cattaro con i loro borghi medievali e lenti, fino a spingersi più a sud verso Budva, dove il clima cambia, le spiagge si allargano e arrivano anche il divertimento e un certo lusso “in stile adriatico”.

Come sempre, prima di partire ci siamo informati. Il Montenegro non fa parte dell’Unione Europea: attenzione quindi al roaming, perché rischiate di ricevere bollette salate. La buona notizia è che la valuta ufficiale è l’euro, quindi niente conversioni o sorprese di cambio.

Una cosa che ci ha colpito è che l’offerta alberghiera è ancora piuttosto limitata, soprattutto se cercate qualcosa di bello secondo i gusti italiani. Nei mesi estivi è ancora più difficile trovare disponibilità in posti interessanti. Non è un paese di lusso come la Croazia, molto più rifinita e “tirata a lucido”, ma la bellezza del territorio è sorprendente e vale davvero il viaggio.

Come abbiamo iniziato il nostro viaggio in Montenegro

L’aeroporto più comodo per raggiungere il Montenegro è sicuramente quello di Dubrovnik, in Croazia. Dista una ventina di minuti dalla frontiera, si trova facilmente un’auto a noleggio (a cui va aggiunto un piccolo sovrapprezzo per poter guidare oltre confine) e da lì parte l’unica strada costiera che porta verso il sud del paese.

In alternativa, si potrebbe atterrare a Tivat, cittadina montenegrina situata proprio nelle Bocche di Cattaro, ma i collegamenti aerei sono pochi. Dall’Italia, al momento, solo da Napoli.

Superata Dubrovnik, il check point con il Montenegro si raggiunge in breve tempo. Lì, però, ci è toccata una lunga attesa: quasi un’ora e mezza per passare i controlli doganali. Dicono che a volte si può aspettare anche tre o quattro ore. Una cosa importante da sapere quando si organizza un viaggio in Montenegro, soprattutto per evitare di perdere un volo o arrivare troppo tardi alla propria sistemazione.

Le prime impressioni

La strada che scende verso la dogana è già un assaggio del paesaggio che ci attende: cipressi ovunque, montagne imponenti all’orizzonte e un mare color blu profondo. Si respira subito un’aria di vacanza.

Ma appena si inizia a guidare in territorio montenegrino, ci si scontra con una realtà meno idilliaca: la viabilità è pessima. Lungo tutta la costa che affaccia sulle Bocche di Cattaro, e poi fino a Budva (e oltre), esiste solo una strada a due corsie. Non c’è alternativa. Si viaggia a una media di 40 km/h, rallentati da auto ferme, pedoni, curve, rotatorie bloccate, e nei tratti più stretti ci si ferma ogni 10 metri per far passare chi arriva dall’altra parte. Un consiglio spassionato? Noleggiate l’auto più piccola possibile.

Nei momenti di minor traffico (ad esempio durante l’ora di pranzo), la situazione migliora un po’, ma è bene non farci troppo affidamento. Anche se le distanze sono brevi – da Dubrovnik a Budva, passando da Kotor, ci sono circa cinquanta chilometri – i tempi di percorrenza sono lunghi. Però, in compenso, il paesaggio è stupendo e, a tratti, andare piano è persino piacevole.

Le Bocche di Cattaro: il cuore del nostro viaggio in Montenegro

La parte più bella del nostro viaggio in Montenegro è stata sicuramente quella trascorsa nella baia di Kotor, detta anche Bocche di Cattaro. Si tratta di una profonda insenatura simile a un fiordo, che si dirama in tre bacini sempre più chiusi, tanto da sembrare laghi, sovrastati da montagne alte fino a 1800 metri. Un paesaggio mozzafiato, riconosciuto anche dall’UNESCO come Patrimonio Naturale dell’Umanità.

Arrivando da Dubrovnik, per evitare il giro completo della baia, si può usare il traghetto che porta passeggeri e auto dall’altra parte in meno di dieci minuti al costo di €5,00 a tratta. Noi lo abbiamo trovato comodissimo. Se si alloggia a Kotor o Perast si può anche evitarlo, ma se si punta a Budva o oltre, è davvero la scelta migliore.

Tra i paesi più belli ci sono Kotor, Perast e Tivat. Le prime due sono delle perle: Kotor ha un centro storico fortificato, ricco di ristorantini, palazzi in pietra bianca, piccole piazze, mura che salgono fino alla montagna. Di sera è piena di vita, musica e atmosfera. Alcuni la chiamano la piccola Dubrovnik, anche se secondo noi è un po’ esagerato.

Perast, invece, è più elegante e tranquilla. Il suo lungomare è un susseguirsi di locali sul mare, con vista sulle due isole di fronte: San Giorgio, con l’abbazia tra i cipressi, e la Madonna dello Scarpello, costruita su un isolotto artificiale.

Tivat è sicuramente più moderna, con una marina lussuosa, Porto Montenegro, contornata da boutique di lusso e condomini esclusivi e nuovissimi. Piena di ristoranti e locali è sicuramente il posto più ambito per il jet set, ma nulla a che vedere con il fascino di Perast e Kotor che sono dei veri gioielli. Inoltre la baia di Tivat è sicuramente quella meno caratteristica.

Un appunto importante: in questa zona non ci sono vere e proprie spiagge. Ci si sistema sulle banchine in cemento o su piccole baie sassose, ma l’acqua è davvero stupenda.

Inoltre, occhio agli alloggi. Online spesso vengono proposte strutture che sembrano vicinissime a Kotor, ma sono in realtà a Tivat o in zone periferiche poco affascinanti. Meglio verificare bene sulla mappa.

Noi abbiamo soggiornato all’Hyatt Regency che si trova in posizione perfetta, con affaccio sul fiordo, spiaggia privata e un servizio ottimo.

Budva e Santo Stefano: l’altro lato del Montenegro

A sud di Kotor, a circa 30 chilometri, si arriva a Budva, una città completamente diversa. Molto costruita, con hotel enormi, resort, condomini, spiagge ampie e attrezzate, ristoranti ovunque e una vivace vita notturna.

Qui c’è il lato più festaiolo del viaggio in Montenegro, quello delle vacanze d’estate, dei tramonti nei lounge bar, degli sport acquatici e delle serate nei club. È l’opposto della tranquillità delle Bocche di Cattaro, ma anche questa è una faccia del paese.

A pochi chilometri da Budva si raggiunge Sveti Stefan, il celebre isolotto con i tetti rossi collegato alla terraferma da un istmo di sabbia. Il paesaggio è da cartolina. Gli hotel qui sono tra i migliori del paese e anche chi non vi soggiorna può godere degli stabilimenti balneari, della spiaggia e della vista. Noi abbiamo preso lettini e ombrellone sulla spiaggia dell’Hotel California e ci siamo goduti una giornata di mare splendida.

Noi consigliamo, se si hanno quattro notti, di dividerle in due a Kotor o Perast, per l’atmosfera autentica, e due a Budva o meglio a Sveti Stefan, per un po’ di mare e divertimento.

Panorami da togliere il fiato: Monte Lovcen

Un’esperienza da non perdere durante il viaggio in Montenegro è la salita al Monte Lovcen, che domina la baia di Kotor. Ci si arriva in auto (con 32 tornanti!) oppure con la cabinovia nei pressi di Tivat.

Salendo in macchina, arrivati all’Horizon Café, vi consigliamo di fare una sosta. Dal Bar si apre una delle viste più incredibili che abbiamo mai visto: lo sguardo spazia sui tre bacini delle Bocche di Cattaro fino all’Adriatico. Per chi ama il trekking, da qui si accede anche al Parco Nazionale del Montenegro, con paesaggi aspri, brulli e uno sguardo che arriva fino al lago di Scutari, il più grande dei Balcani.

Impressioni finali del nostro viaggio in Montenegro

Il Montenegro è una destinazione perfetta per una mini vacanza. Non è un paese che punta su lusso o modernità, ma ha una natura meravigliosa, un territorio compatto e accogliente, gente gentile (molti parlano bene inglese) e un mare bello e pulito.

La viabilità è decisamente il punto dolente: d’estate si è spesso bloccati nel traffico. Ma si impara a farci l’abitudine e alla fine si entra nel ritmo lento e rilassato che questo paese sa regalare.

La vera difficoltà è stata trovare hotel belli e comodi. Alcuni hanno prezzi alti, altri sembrano meglio di quello che sono. Bisogna fare attenzione, ma con un po’ di fortuna si trovano anche soluzioni piacevoli.

Il cibo è ottimo: pesce fresco ovunque, cozze, polpo, calamari e anche i vini locali non sono niente male.

Tirando le somme, il bilancio del nostro viaggio in Montenegro è molto positivo. Una meta ancora poco blasonata, autentica, suggestiva. Ci ha lasciato un ricordo splendido.

[Leggi anche il nostro racconto di VIAGGIO IN CROAZIA]