Vacanza in Croazia
Più di vent’anni fa ci eravamo ripromessi che la nostra prossima vacanza in Croazia l’avremmo fatta in barca e così è stato. Perchè sebbene sia tutta bellissima, anche l’entroterra, la costa con le sue migliaia di isole regala un’esperienza incredibile a chi decide di visitarla via mare.
Una nazione solare, tranquilla, con un mare splendido, cittadine deliziose, una costa frastagliata di straordinaria bellezza che si estende lungo la sponda orientale dell’Adriatico ed oltre 1200 tra isole ed isolette raggruppate in diversi arcipelaghi.
Ed è sopratutto grazie alle sue isole che la Croazia è diventata uno dei luoghi di vacanza più ambiti d’Europa dove ogni estate amanti della vela e della nautica in generale vengono a trascorrere le vacanze, tra profonde insenature che offrono riparo alle barche proteggendole dal vento, ormeggi sicuri, calette con acqua color smeraldo, spiagge selvagge raggiungibili solo in barca e marine moderne ed organizzate.
Sicuramente le città più importanti, tra cui la capitale Zagabria e quelle costiere come Zara, Spalato e Dubrovnik, valgono assolutamente la pena essere visitate anche via terra, assieme al grande parco naturalistico di Plitvitze dove cascate e corsi d’acqua offrono un refrigerio nelle calde giornate estive.
In alternativa, per chi non ama le barche, i medesimi posti si possono visitare anche in auto o in moto. Spostandosi da un isola all’altra con i traghetti (tutto è perfettamente collegato via mare) per poi eventualmente noleggiare barchini o gommoni per raggiungere calette o spiagge altrimenti inaccessibili.
In ogni caso, però, il modo migliore per esplorare la Croazia è la barca. Viverla dal mare, spostandosi da un arcipelago all’altro, dormendo in rada (ovunque si trovano boe fisse che si possono prenotare in anticipo) oppure ormeggiando nei pittoreschi porticcioli. Scendendo a terra con il tender per una passeggiata e una cene a base di pesce per poi ritornare a bordo per godersi il cielo stellato con un po’ di musica lounge di sottofondo. E a seguire qualche giorno in auto per scoprire tutto il resto.
Isole Istriane, Quarnerine, Dalmate e (quest’ultime a loro volta suddivise in vari arcipelaghi tra cui le Zaratine, Liburniche e Sebenico), Dalmatine centrali, Dalmatine meridionali … la scelta di posti dove navigare è pressoché infinita, come anche il tempo che ci potrete trascorrere. Da una settimana ad un mese non poniamo limiti.
Altrettanto notevole è l’offerta di barche a noleggio. Catamarani, a motore, a vela, con o senza skipper, piccole o grandi. Ce n’è per tutti i gusti e tasche. Il consiglio è contattare direttamente le compagnie di charter locali. Poi non rimane che prendere un biglietto aereo e raggiungere la città più vicina alla marina da cui ci si imbarca.
Le due aree più ambite sono le Coronate, selvagge e poco popolate e poi le Dalmatine centrali, immediatamente sotto, le vere star della Croazia, che rappresentano il giro perfetto se si ha una settimana a disposizione.
L’itinerario classico è quello di salpare da Spalato (il cui aeroporto è perfettamente collegato con tutta Europa), da Trogir o da Sebenico per poi trascorrere almeno una settimana fra le isole a seconda delle condizioni del mare e del vento.
L’itinerario della nostra vacanza in Croazia
Noi siamo partiti da Sebenico, cittadina distante circa un’ora dall’aeroporto di Spalato. Noi ci siamo affidati ad uno shuttle privato che ci ha portato puntualissimo fino all’imbarco. Sebenico, con la sua grande marina, D-Marin Mandalina, forse la più moderna di tutta la Croazia, offre anche la più ampia scelta per affittare barche e catamarani.
Appena preso possesso della barca e aver fatto cambusa con una spesa nel supermercato locale, abbiamo preso il largo e le tappe, nei 7 giorni di navigazione, sono state:
- Isola di Capri
- Capocesto
- Isola di Drvenik Veli
- Isola di Solta
- Isola di Vis
- Isola di Korkula
- Isola di Scedro
- Isola di Hvar
sette giorni di mare, tuffi, divertimento e luoghi incantevoli. Nel caso poi si abbia più tempo a disposizione e il meteo lo permette, si possono abbinare le Coronate, l’arcipelago di fronte a Zara.
Dopo la settimana piena in barca, noi abbiamo optato per trascorrere altri tre giorni, via terra noleggiando un’auto, alla scoperta di Dubrovnik, da dove siamo ripartiti in aereo.
Il nostro viaggio fra le isole della Croazia
Navigando, la sensazione quasi ovunque è di trovarsi in un immenso golfo. Grazie alla costa frastagliata e agli arcipelaghi si è contornati quasi sempre da isole e terraferma e quindi di rado ci si affaccia sul mare aperto. Fattore piacevolissimo e rassicurante soprattutto per chi non è un navigatore esperto.
Mare pulitissimo, ovunque ci si più fare il bagno persino nei porti in mezzo alle barche, si ormeggia anche a ridosso della costa senza le restrizioni che vigono in molte altre nazioni, il telefono prende ovunque anche durante le traversate (internet compreso), regole marine ovviamente da rispettare però nessuna situazione di eccessivo controllo. Ad agosto un po’ troppo traffico però va bene così. Anche questo è un aspetto piacevole.
Le spiagge della Croazia, salvo poche eccezioni, sono prevalentemente rocciose ed è quindi indispensabile dotarsi di scarpette tecniche da mare.
Salpando da Mandalina, un fiordo quasi totalmente chiuso tranne per uno stretto e spettacolare passaggio presidiato dalla maestosa Fortezza di San Nicola, ci si trova subito nel fantastico arcipelago di Sebenico, un labirinto di isole bellissime e mare cristallino. Abbiamo dormito in rada attraccati alle comode boe a pagamento (gavitelli) tra l’Isolotto di Ostrica e l’isola di Kaprije (Capri).
Dopo una serata trascorsa a guardare le stelle e gustare una piacevole cena ci attendeva la nostra prima notte contornati dal mare. Al risveglio poi abbiamo fatti colazione, qualche tuffo e poi abbiamo alzato le vele direzione sud, verso Capocesto, piacevole cittadina dove scendere per un pranzo o un aperitivo e ammirare uno dei più bei tramonti della Croazia. Da lì un bagno nella meravigliosa baia di Mala Luca, sull’isolotto di Drvenik Veli e poi un’altra sosta alla famosa Blue Lagoon sempre sulla stessa isola.
Poche miglia ancora e arriviamo sull’isola di Solta ormeggiando per la notte nel pittoresco e strettissimo fiordo di Sesula. Da non mancare una vista al delizioso porticciolo di Luca Maslinica, uno dei più caratteristici della Dalmazia, che dista circa 5 minuti a piedi, dove cenare o magari fare colazione prima di salpare.
La mattina seguente prendiamo il largo e dopo 3 ore di traversata sulla cosiddetta Rotta dei Delfini (anche se abbiamo visto solo tonni) arriviamo sull’isola di Vis e precisamente a Comisa (Komiza). Cittadina molto piacevole, tante boe per l’ormeggio oltre ad un grande molo. La chiesetta gotico-romana affacciata direttamente sulla spiaggia e sulle barche è un capolavoro, come anche il maestoso convento benedettino di San Nicola che sorge in alto dominando il borgo, contornato da vigneti.
Prossima tappa, sempre sull’isola di Vis, è la capitale dell’isola, Lissa. Lungo la navigazione ci si ferma prima alla famosissima ma altrettanto sovraffollata spiaggia di Stiniva (per via dei turisti che arrivano qui sia da terra che con escursioni giornaliere in barca) e poi alla favolosa (e questa volta molto più tranquilla) Rudna Beach, con spettacolare acqua color verde smeraldo.
Ormeggiamo a Lissa. Cittadina grande composta da due paesini che prima erano separati mentre ora formano un unico centro abitato che si estende lungo la grande baia panoramica. Al centro di tutto sorge un piccolo promontorio dominato dal bel convento della Chiesa di San Geronimo (XVI sec.) contornato da palme. Uno scorcio da cartolina.
Poco dopo l’alba del giorno seguente salpiamo in direzione dell’isola di Korkula, distante un paio d’ore colpa dell’assenza di vento che non ci permette di alzare le vele. Ormeggiamo poco prima della cittadina di Vallegrande dove avremmo poi passato la notte. Ci accoglie una costa diversa, con molte ville affacciate sul mare. Un posto di villeggiatura urbanizzato ed affollato.
Buttiamo l’ancora a Uvala Gradina, insenatura con mare maldiviano prima dell’ingresso del fiordo per fare un bagno e poi proseguire fino alla bellissima Scedro, piccola isola tra Korkula e Hvar.
Scedro è fantastica, selvaggia e tranquilla. Ormeggiamo nell’omonima baia, l’unico posto che offre gavitelli dove attraccarsi. Un luogo paradisiaco. Ci sono anche a quattro ristoranti uno più piacevole dell’altro dove arrivano ospiti persino da Hvar facendosi una bella navigata.
La meta successiva è la regina incontrastata delle isole croate, Hvar (Lesina). Mondana, affollata, divertente, piena di locali e ristoranti, con una vita notturna animata. Prima, però, facciamo una sosta per qualche tuffo dalla scogliera che sovrasta le grotte chiamata Rocce rosse (Red rocks).
Finalmente arriviamo a Hvar. Il porto della cittadina è piccolo ed molto difficile trovare (anche su prenotazione) un attracco. Noi siamo stati fortunati e mentre entravamo in porto una barca stava giusto salpando lasciandoci il posto! In alternativa però si può ormeggiare in rada alle isole Pakleni, proprio di fronte. La baia di Palmizana è una delle più ambite. Da li, in pochi minuti a piedi si arriva dall’altra parte dove grazie ai numerosi taxi boat si raggiunge Hvar.
Il colpo d’occhio su Hvar è appagante già dal mare. La città vecchia è arroccata su due colline che affacciano sulla baia ed è sovrastata dalla maestosa Fortezza Spagnola del XVI secolo. Gli assalti degli Ottomani l’hanno resa fortificata e strategica per il Mediterraneo. Da qui sono passati i veneziani, poi gli austriaci fino a diventare una delle più ammirate città della costa croata. Tanta storia, natura e scorci appaganti.
Appena si scende per una passeggiata sul bellissimo lungomare si scoprono bellezze nascoste. La Cattedrale di Santo Stefano, dell’epoca romanico-gotica è considerata tra le più maestose della Dalmazia. Intorno, un labirinto di stretti vicoli di pietra bianca con un fascino particolare e per gli amanti della storia ci sono anche i due monasteri, quello benedettino e quello francescano.
Hvar è un connubio tra mare stupendo e animata vita notturna. Le spiagge più belle sono sulle isole Pakleni, un arcipelago paradisiaco continuamente collegato tramite barche, taxi boat e motoscafi al porto cittadino. Li si trovano anche alcuni dei più famosi beach club della Croazia come il Carpe Diem, tempio del divertimento notturno e delle feste (raggiungibile solo in barca), mentre la sua “succursale” urbana è un elegante lounge bar e DJ club affacciato sul porto. Sulla banchina opposta si trovano altri locali che permettono di ballare e divertirsi fino a tarda notte.
Il giro delle isole della Croazia in barca dipende molto dai gusti. C’è chi preferisce dormire ogni notte in rada per stare più tranquillo e chi invece preferisce avere lo skipper che naviga di notte ottimizzando i tempi per consentire a vedere più posti possibili svegliando i passeggeri ogni mattina in un luogo diverso. Per noi arrivare ogni sera in una baia differente, ormeggiare contornati da altre barche, prendere un aperitivo a bordo prima di scendere con il tender per la cena, è stato sicuramente uno dei momenti più magici. Quindi è una questione di gusti, oltre che di condizioni meteorologiche.
E per finire la nostra vacanza in Croazia… Dubrovnik
Dopo sette giorni in barca scendiamo a terra e noleggiamo un’auto per raggiungere Dubrovnik, la città storicamente più importante della Croazia, meta di molte crociere del Mediterraneo, un gioiello architettonico e storico le cui possenti mura e fortificazioni abbracciano il caratteristico centro storico Patrimonio Unesco.
Dubrovnik è formidabile. Sembra ancora oggi appartenere ad un’altra epoca. Solo vedendola dal vivo si può capire la sua grande bellezza e maestosità. Chiese, bastioni e torri che formano una città-labirinto affacciata su un tratto di mare altrettanto bellissimo e particolare.
Servono due giorni pieni per godersi appieno la parte antica e un po’ di dintorni. E ne vale davvero la pena. Per dormire la scelta migliore è anche quella più ovvia, ossia che è meglio stare il più vicino possibile alla città vecchia. Ancor meglio dentro le mura dove ci sono pochi hotel però un’ampia scelta di deliziosi appartamenti per tutte le tasche.
Dubrovnik è tutta bella, anche la parte moderna della marina, sovrastata dal grande ponte sospeso. Però, il capolavoro è senz’altro la città vecchia. Meticolosamente restaurata dopo aver subito danni a circa due terzi degli edifici storici e delle chiede durante la guerra civile del 1991 – 1992, oggi è un luogo pieno di vita tra ristoranti e locali racchiusi in una cornice storica fatta di edifici antichi, chiese, statue e rosoni che ornano le facciate di pietra delle case. Interamente pedonale, rivestita di grandi ciottoli bianchi, sembra il set di un film. Ed infatti è proprio qua che hanno girato la saga fantasy Il Trono di Spade.
Dubrovnik offre numerose attrazioni, conviene quindi fare il City pass (costo €35) per avere accesso senza dover ogni volta fare biglietto e risparmiare qualcosa. Ci sono anche locali, bar e ristoranti, tra cui persino alcuni stellati.
Appena si entra nella città vecchia dal ponte levatoio di porta Pile, si viene accolti dalla Fontana di Onofrio, dedicata all’Italiano Onofrio della Cava che portò, nel rinascimento, l’acqua potabile, e proprio di fronte l’ingresso del Monastero Francescano.
Da qui comincia anche la via principale della città, Stradun. Il contrasto tra lo stretto varco d’accesso e l’ampiezza e la profondità della strada crea un effetto sorpresa. Stradun è la passeggiata d’eccellenza di Dubrovnik che taglia il centro storico fino a piazza Luza dove si erige la Torre dell’Orologio ed il meraviglioso edificio della Dogana con il suo elegante chiostro.
Nei mesi estivi si riempie di croceristi e turisti in generale sin dalla prima mattina, mentre la sera diventa più tranquilla, seppur sempre animata, ed è davvero piacevole fare due passi dopo cena.
Voltando l’angolo all’altezza di Piazza Luza si trova sulla sinistra il magnifico Knezev Dvor (Il Palazzo del Rettore), residenza del principe che governava la città. La sua facciata riccamente decorata con elementi gotici, rinascimentali e barocchi e uno dei palazzo storici più significativi assieme alla poco distante Chiesa di San Ingnazio con la sua famosa scalinata.
Sempre da questo lato, quindi all’opposto dalla porta principale, si trova il pittoresco Porto Vecchio e poi c’è l’attrazione principale e immancabile: le mura. Se il biglietto d’ingresso (o il City pass) vi sembra caro per una semplice passeggiata sui bastioni, vi sbagliate. Il panorama, gli scorci e l’atmosfera valgono sicuramente la spesa ed anche la fatica. Le scale sono tante e, se si viene d’estate, il caldo è notevole. Ciononostante l’esperienza è davvero da non perdere.
Al di fuori della città fortificata, a pochi metri da Porta Pile, ci sono le due spettacolari insenature a strapiombo ai due lati della cinquecentesca Fortezza Lovrijenac che sorge su uno stretto e roccioso promontorio. La prima, chiamata Molo Occidentale, affaccia su alcuni enormi massi che spuntano dal mare. Da lì, facendo una gita in kayak, costeggiando i bastioni si raggiunge la grotta di Betina e l’Isolotto di Lokrum.
La seconda insenatura è quella della spiaggia Sulic, dominata da un divertente baretto panoramico ideale per un pranzo o un aperitivo. La stretta spiaggia di sassi offre accesso ad un mare cristallino. Ovunque ci sono docce pubbliche (gratuite) a disposizione dei bagnanti. Usanza davvero apprezzabile e diffusa lungo tutta la costa della Croazia.
Al lato opposto alla porta Pile si trova l’altro ingresso alla città vecchia, Porta Ploce. Immediatamente fuori c’e il grandissimo edificio del Lazzaretto (dove c’è una piacevole spiaggia sulle rocce) lungo 300 metri. È considerato il primo lazzaretto al mondo dove mettevano in isolamento i malati di colera, e poco oltre la Betina Cave Beach, una delle più famose spiagge cittadine.
Infine, distante poco più di 2 chilometri dal centro c’è il quartiere più esclusivo di Dubrovnik chiamato Lapad, dove si trovano grandi hotel con panorami mozzafiato sul mare e sulla costa, tranquille passeggiate e spiagge attrezzate.
La città vecchia si raggiunge comodamente con i mezzi il che evita uno dei più grandi problemi del centro che è il traffico davvero notevole. Anche se è ancora peggio per chi soggiorna fuor Dubrovnik, visto che c’e un’unica strada stretta tra il monte e il mare, una volta arrivati nei pressi del centro ci si trova in una pressoché totale impossibilità di parcheggiare il che ha spinto i pochi posteggi a pagamento a chiedere tariffe quasi incredibili.
Ecco perché la cosa migliore è dormire dentro la città vecchia lasciando l’auto nei parcheggi nei presi del porto nuovo. A tariffe molto migliori e ben collegati con il trasporto pubblico.
Da non dimenticare, infine, la cabinovia che porta al Belvedere in cima al monte che sovrasta Dubrovnik oppure le varie gite giornaliere per esplorare le isole Elefitski. E se avete per caso il volo di ritorno dall’Aeroporto di Dubrovnik, prima di consegnare lauto fermatevi nel delizioso borgo di Ragusa Vecchia, a soli 10 minuti dal terminal.
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Questa è stata la nostra vacanza in Croazia. Unendo vita di mare a qualche giorno sulla terraferma. Noleggiare (se non si possiede un natante proprio) una barca a vela, un catamarano o un caicco, per poi girare le isole e gli arcipelaghi che sono la vera particolarità è ricchezza di questo paese, sembra essere la scelta giusta.
Altra ottima scelta è stato decidere di esplorare proprio le Dalmatine centrali che sono l’arcipelago migliore per chi viene qui per la prima volta. Da terra l’itinerario può essere identico: Vis, Brac, Hvar e Korkula, e qualche isola minore come Susac e poi Spalato e Dubrovnik. Esperienza sicuramente diversa però sempre molto bella.
Il mare è incredibilmente pulito, un paradiso per gli amanti delle barche per via delle tante marine, dei moltissimi campi boe (buoys fields) e la possibilità di attraccare vicinissimi alla riva, clima mai eccessivamente caldo e acqua persino leggermente fredda.
E visto che ne abbiamo parlato solo bene, qualche nota dolente la dobbiamo pur menzionare. Il cibo decisamente non è eccelso. Si mangia abbastanza male perché i croati non hanno mai perso l’abitudine (ma magari è anche una questione di gusti diversi) di coprire il pesce (freschissimo) con salse, spezie ed aglio. Inoltre, se fino a poco tempo fa la si poteva considerare una meta economica rispetto all’Italia, oggi non è più così.
Da quando il paese è entrato nell’UE e nell’euro tutto è diventato anche piuttosto caro. Ciononostante vale davvero la pena trascorrere una vacanza qui, ammirando la bellezza di questa piccola, ma fiera ed orgogliosa nazione europea.