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Viaggio a Marsa Alam – Mar Rosso

Se si ha voglia di caldo, mare da sogno e fondali paradisiaci non c’è cosa migliore di fare un viaggio a Marsa Alam, la località del Mar Rosso più esclusiva e ancora oggi protetta dal vero e proprio turismo di massa che ha invaso l’Egitto negli ultimi 25 anni.

viaggio a marsa alam

E’ sicuramente il paese che più rispecchia, nell’immaginario del viaggiatore, l’antichità e il mistero. Siti archeologici incredibili, come Giza con le sue Piramidi e la Sfinge, Luxor, Abu Simbel, sono i simboli di un impero che non smette di attirare studiosi, ma anche semplici curiosi.

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L’Egitto, terra in gran parte desertica ed inospitale, ha anche qualcos’altro di unico da offrire: i fondali del Mar Rosso, fra i più ricchi, incontaminati e belli che si trovano in giro per il pianeta. Barriere coralline senza rivali, un mare caldo e calmo, pesci coloratissimi e pochissime località turistiche specialmente al sud dove il turismo si è sviluppato solo recentemente.

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Dopo qualche anno di calo, dovuto alle vicende internazionali che hanno reso i turisti diffidenti, da circa 1 anno l’Egitto si sta “risvegliando” come meta turistica attirando gente da tutto il mondo grazie a prezzi spesso stracciati che hanno reso alcune località del Mar Rosso, soprattutto Sharm El Sheik, il luogo perfetto per vacanze vicine e low cost.

Se Sharm El Sheik è comunque un po’ più turistica, a Marsa Alam l’atmosfera è diversa. Qua i resort sono davvero pochi, si sviluppano su circa 150km di costa e tranne la cittadina di Marsa Alam e il più turistico Port Ghalib, fuori dagli hotel non c’è assolutamente nulla se non un fantastico mare e il deserto!

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Cosi, dopo una vacanza a Sharm El Sheik fatta quasi 25 anni fa (erano gli inizi del turismo egiziano e già era preso d’assalto) e un weekend a Il Cairo, il nostro viaggio di metà autunno a Marsa Alam è stato in resort all inclusive che abbiamo scelto sia per poter usufruire dei pacchetti con volo charter diretto Roma – Marsa Alam, sia perchè, come abbiamo appena scritto, al di fuori degli hotel non c’è nulla da fare se non le varie escursioni.

Quando andare a Marsa Alam

La prima cosa da ricordare quando si pensa a una vacanza in Egitto è di fare attenzione al periodo.

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Soprattutto se ci si vuole godere il mare, fare immersioni e vivere un po’ d’estate quando da noi fa freddo, si deve comprendere che l’Egitto non sta all’equatore e che d’inverno sul Monte Sinai cade addirittura la neve.

Questo significa che sia la temperatura esterna che quella dell’acqua sono piuttosto basse da dicembre a marzo, mentre i mesi migliori per andare sono senz’altro ottobre-novembre e aprile-maggio. Al contrario, d’estate il caldo è veramente pesante anche se la scarsa umidità lo rende comunque sopportabile.

In questo caso è determinante la località che si sceglie: Sharm El Sheik e Hurgada sono più a nord, mentre Marsa Alam e Berenice (quest’ultima quasi al confine con il Sudan) saranno sicuramente più calde.

Un altro aspetto da considerare è poi il vento. Sharm El Sheik è sicuramente la località meno ventosa, mentre Hurgada e soprattutto Marsa Alam sono più esposte visto che la costa occidentale del Mar Rosso è completamente piatta.

[Leggi anche il nostro racconto di viaggio a Il Cairo]

Dove alloggiare a Marsa Alam

Dovendo decidere in quale località trascorrere la nostra ultima vacanza sul Mar Rosso abbiamo individuato Marsa Alam come la meta migliore sia per il periodo (novembre inoltrato) sia perchè volevamo un resort di livello medio alto.

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I resort di Marsa Alam, sparsi lungo i quasi 150 km di costa, sono spesso isolati e circondati dal deserto. Sono quasi tutti complessi alberghieri molto grandi e ben organizzati, con vari ristoranti, bar, animazione, piscine, centri diving e negozi, tutti all’interno, tranne per le escursioni marine o nel deserto.

A Marsa Alam, secondo noi, nella scelta del resort bisogna fare attenzione a due cose: l’esposizione al vento e la morfologia della barriera corallina.

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Su quest’ultimo aspetto infatti, non tutti i resort hanno la spiaggia. Questo perchè la barriera corallina del Mar Rosso è spesso un tutt’uno con la costa rocciosa, per cui per poter fare il bagno il più delle volte i resort costruiscono dei lunghi pontili che permetto di superare la barriera e immergersi oltre i coralli nel mare aperto.

Solo pochi villaggi invece hanno anche la spiaggia vera e propria che permette di entrare comodamente in acqua, fattore determinante soprattutto se si hanno bambini piccoli o per persone con dimestichezza nell’acqua alta.

Altro aspetto da considerare è il vento, ragion per cui l’ideale è trovare un resort riparato che limiti il fastidio.

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Tenendo bene a mente questi due elementi, abbiamo scelto di alloggiare al Brayka Bay, costruito intorno ad una delle poche baie lungo la costa, con una barriera corallina straordinaria e una bellissima ed ampia spiaggia.

Cosa fare a Marsa Alam

L’unicità della costa egiziana del Mar Rosso, lunghissima, brulla, arida e battuta dal vento, che si estende per centinaia di chilometri di nulla assoluto fino alla frontiera con il Sudan, sta proprio nel magnifico contrasto tra la superficie – dove il deserto roccioso finisce nel mare blu – e il paradiso subacqueo di pesci e coralli colorati della spettacolare barriera che pullula di vita e che si può ammirare appena si mette la faccia sott’acqua.

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Paradiso per gli appassionati di sub, il Mar Rosso ha una barriera corallina accessibile che trasforma non solo le immersioni, ma anche le semplici nuotate per fare snorkeling, in esperienze incredibili.

Svegliarsi la mattina prestissimo, alzarsi dal letto, indossare la muta, uscire dalla camera ed entrare in acqua per un’ora di nuotata contornati da pesci di tutti i colori, razze e tartarughe … non ha prezzo! Noi ci siamo portati le mute leggere, le maschere e i boccagli, ma tutta l’attrezzatura può anche essere comodamente affittata sia in hotel che durante le escursioni.

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A questo punto, oltre a goderci la bellissima spiaggia, il sole e l’incredibile fauna marina, ciò che non potevamo mancare erano appunto le escursioni, tra cui i famosi water e desert safari.

Considerata la bellezza della baia e della barriera corallina del Brayka (a detta di tutti una delle più belle di tutta la costa), non potevamo evitare di fare qualche escursione per vedere qualcosa di unico. Quindi abbiamo scelto di affidarci agli amici di Marsa Alam Tours per andare a Sataya (o Dolphin Reef) e Sharm El Luli e fare l’immancabile gita nel deserto con 4×4, quad, cammellata e cena beduina.

Sataya – Dolphin Reef

La prima escursione che abbiamo affrontato, e anche la più tosta, con partenza dall’hotel alle 05.30, due ore di auto e due di barca, è stata proprio Sataya, un Reef in mezzo al mare dove è molto probabile (ma non certo) vedere un branco di 60-80 delfini.

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Da Marsa si prosegue verso sud, attraversando Wadi El Gemal National Park per poi raggiungere il porticciolo di Hamata da dove si parte anche per gli omonimi atolli.

Le barche che partono da Hamata sembrano da lontano dei lussuosi yacht. In realtà, tranne per la forma, sono barche vecchie, comode ma lente, comunque perfette per escursioni giornaliere. Gli spazi e il prendisole rendono la lunga navigazione piacevole.

Così, dopo 2 ore buttiamo l’ancora in mezzo al mare contornati da una decina di altri yacht.

L’obiettivo dell’escursione è di avvistare e quindi nuotare coi delfini. Ragion per cui le guide sono attente a captare il loro arrivo.

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Nel nostro caso, durante le prime ore purtroppo non ce n’era neanche l’ombra e la delusione iniziava a vedersi sulle nostre facce… ma la speranza è l’ultima a morire e nel frattempo ci siamo tenuti impegnati con un po’ di snorkeling lungo la barriera e intorno a un relitto che giace a pochi metri di profondità.

A un certo punto inziando a vedere un po’ di fermento e le guide ci dicono che i delfini sono arrivati. Si segnalano a vicenda la presenza dei branchi e da tutti gli yacht si parte freneticamente, noi compresi, all’inseguimento dei delfini. Si, perchè alla fine purtroppo di questo si tratta.

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A differenza delle prime due nuotate, tranquille anche se in gruppo, con i delfini si scatena un vero e proprio inferno. Siamo diverse decine di persone con pinne e maschere che nuotano freneticamente laddove si trovano i branchi di delfini. Se ci si trova in mezzo, si prende qualche pinnata in testa e l’esperienza non è proprio delle migliori.

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Ciononostante i delfini ci sono, ed è comunque una grande emozione nuotare insieme a loro soprattutto visto che abbiamo la netta sensazione che loro non siano per niente infastiditi. Ci nuotano intorno senza scappare, giocano, fanno salti fuori dall’acqua. Insomma, basterebbe così poco per rendere l’esperienza perfetta, ma ci accontentiamo!

Desert Safari

Il giorno seguente lo abbiamo dedicato al relax e alla vita nel resort, tra sole, snorkeling e cena egiziana mentre per quello successivo avevamo prenotato un’escursione nel deserto, un modo fantastico per distogliersi un istante dal mare per un full immersion nella bellezza opposta e in qualche modo sua antagonista.

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Le escursioni nel deserto che le numerose agenzie di Marsa propongono sono di tutti i tipi, ma quella più competa, anche se tanto per cambiare estremamente turistica, è il full day (7 ore circa) e comprende varie attività: c’è la cammellata, che di solito è un giro di 10 minuti con tanto di servizio fotografico nei paraggi del campo beduino, non particolarmente entusiasmante per chi come noi l’ha già fatta sulle dune del Sahara in Marocco.

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[Leggi e scopri il nostro Viaggio in Marocco cliccando qui]

La parte più bella è stata sicuramente la gita coi quad lungo la costa. Ci siamo divertiti molto e il paesaggio era davvero stupendo.

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Rientrati nuovamente al campo base, si sale sui 4×4 per addentrarci nel deserto, attraversando paesaggi lunari e gole rocciose fino a raggiungere un autentico villaggio beduino dove si vive in modo primitivo, dormendo in tende ed allevando cammelli.

Subito dopo il tramonto si ritorna di nuovo nel villaggio del deserto dove ci attende la cena beduina (anche se c’erano pure pure gli spaghetti!) e spettacolo di danza, prima di essere riaccompagnati nel resort, stanchi, impolverati ma soddisfatti.

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Sharm El Luli

L’ultima escursione che avevamo previsto nella nostra settimana sul Mar Rosso era Sharm El Luli, una spiaggia a circa un’ora di auto a sud di Marsa Alam.

 

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Un vero e proprio paradiso con sabbia fine e bianchissima, acqua turchese e una barriera corallina circolare davvero spettacolare. Il tutto in mezzo al nulla. Perché è questa forse la cosa che colpisce di più chi viene a El Luli. Nonostante sia un luogo di incredibile bellezza non c’è nemmeno un baretto o struttura recettiva, solo tre capanne dove i visitatori possono indossare le mute e le maschere prima di immergersi. Il tutto con le rocciose montagne del deserto a fare da sfondo.

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Grazie al fondale basso e sabbioso, Sharm El Luli consente anche ai meno esperti di godersi appieno questa barriera strepitosa, fatta di coralli di forme e colori unici e abitata non solo da pesci, ma anche da razze e tartarughe.

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E se dopo l’immersione o lo snorkeling si vuole andare a mangiare contornati da un habitat inaspettato per queste parti dell’Egitto, a dieci minuti da Sharm El Luli (e di solito compreso nell’escursione) ci sono le Mangrovie di Qulaan. Un microcosmo lagunare di sabbia e acqua bassa e limpidissima, con colori che variano dal verde al blu intenso.

*          *          *

Per noi la vacanza a Marsa Alam è stata un connubio tra relax e le avventura praticamente perfetto.

Quattro giorni di assoluto relax tra le piscine e la spiaggia del resort, nuotate ed esplorazione del meraviglioso reef del Brayka Bay, intervallati con le tre escursioni.

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Se avessimo avuto più di una settimana avremmo fatto anche l’escursione a Luxor, scartata perché, quella in giornata con partenza da Marsa richiedeva 6 ore di andata e 6 di ritorno con sole 3 ore di visita (non fidatevi se vi dicono che ci si mette meno) perciò la cosa ottimale è dormire una notte a Luxor.

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L’altra meta il cui fascino è paragonabile solo alle piramidi, ma ancora più lontana rispetto a Luxor, è Abu Simbel. Anche per quella però ci vogliono almeno due giorni.

Non avremmo mai pensato che un viaggio a Marsa Alam ci sarebbe piaciuto così tanto. Meta perfetta per una fuga dal freddo a fine novembre, quando la temperatura, sia dell’aria che dell’acqua è ancora ottima, intorno ai 27 gradi, ma anche in altri mesi dell’anno, tenendo sempre in considerazione che le estati sono roventi mentre da dicembre ad aprile il mare può essere un po’ freddino. Fuori dall’acqua, invece, si sta sempre bene, il servizio è efficiente e gli egiziani sempre gentili e sorridenti, per quanto mai disinteressato.

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Se poi tutto ciò si abbina ai migliori prezzi che esistono per una vacanza esotica ad appena 3 ore da casa, il viaggio a Marsa Alam diventa un vero e proprio must!

Mappa del nostro viaggio a Marsa Alam