L’Argentario raccontato da TTJ
Il Promontorio dell’Argentario, affacciato sulle limpide acque dell’Arcipelago Toscano e contornato dalle dolci colline della Maremma, oltre ad essere stato eletto meta di villeggiatura “in” dei romani è uno dei luoghi più affascinanti del nostro paese, paesaggisticamente ed anche per la sua storia e cultura.
Non immaginatevi la costa ligure, urbanizzata e straedificata o quella adriatica, agitata e in grande fermento. Qui a far da padroni sono la natura, il mare, il vento e i piccoli borghi di pescatori che sono riusciti a preservare il suo charme semplice e autentico.
È un luogo rimasto ancora intatto e selvaggio, fuori dal turismo di massa, che ha conservato tutta la sua naturale bellezza. Solo andando su Google Earth (o sorvolandolo casualmente con un volo di linea) si capisce la sua straordinaria conformazione geografica. Praticamente un’isola, collegato alla terraferma da due sottili lembi di terra, la Feniglia – 6 km di spiaggia bianca e una super protetta Pineta – e la Giannella – piu larga e aperta alla viabilità – che insieme delimitano la spettacolare Laguna di Orbetello, il Monte Argentario si eleva per 635m sul livello del mare (Punta Telegrafo) con di fronte le isole Giannutri e Giglio. Una sola strada (la Panoramica) circumnaviga il promontorio, mentre all’interno, la statale collega la vivace e animata Orbetello a Porto Santo Stefano – da cui partono anche i traghetti per le isole – e Porto Ercole, la vera perla dell’Argentario.
Quest’ultimo, sovrastato dalle tre Fortezze risalenti alla dominazione spagnola (la Rocca Spagnola, Forte Filippo e Forte Stella), ha un piccolo porticciolo dominato dal Paese Vecchio ed è certamente il cuore pulsante del promontorio.
E se aggiungiamo anche l’elegante porto turistico di Cala Galera, uno dei più belli del mediterraneo, un Campo da Golf 18 buche, un Circolo di Polo e la via Panoramica, una delle strade più spettacolari d’Italia sulla quale sorgono magnifiche ville, il quadro sarebbe quasi idilliaco. Unica pecca, se proprio la vogliamo trovare, sono i pochi alberghi e un’offerta turistica ancora priva di servizi all’avanguardia… fatto che comunque ha contribuito a preservarne l’autenticità e la tranquillità del luogo.
Così, a prescindere se vorrete passarci una vacanza, un weekend o trasferirvici per sempre, le 10 cose da non mancare sono:
1. Porto Ercole
E’ il gioiello incontrastato dell’Argentario. Fate una passeggiata sul porto e poi salite fino al Paese Vecchio. Partendo da Piazza Santa Barbara, un antico terrazzo affacciato sul porto contornato da colorate case dai balconi fioriti e impreziosito dall’imponenza del Palazzo del Governatore, salite i numerosi gradini e percorrete i vicoli fino alla Chiesa di S. Erasmo. Poi ritornate sul porto e prendete un aperitivo allo storico Baretto, osservando le barche ormeggiate tingersi del rosso del tramonto.
2. Un giro in barca
Nonostante le belle spiagge, da quelle lunghe e sabbiose alle calette rocciose sotto il pendio del monte, l’Argentario vale essere visto – e vissuto – soprattutto dal mare. La navigazione è facile, anche per i non esperti che possono noleggiare barche senza patente (di solito dal molo centrale di Porto Ercole). Uscendo dal porto virate a destra… passerete sotto il faro della Rocca Spagnola per poi superare l’Isolotto (ricordate, sempre dall’esterno).
Subito dopo costeggerete la Villa della Regina d’Olanda – l’Elefante Bianco – (ancora chiamata così nonostante non sia più di proprietà della nobile reale) e il famoso albergo Il Pellicano. E’ un tratto di costa piena di cale e calette con acqua cristallina, grotte e scogli da cui tuffarsi. Proseguendo passate sotto Punta Avoltore e poi ancora sotto Punta di Torre Ciana per raggiungere l’inconfondibile Isola Rossa da cui, mare permettendo, si può decidere di puntare dritti all’Isola del Giglio.
3. La spiaggia della Feniglia
Per chi non è un lupo di mare, l’alternativa più semplice alla barca è la spiaggia più nota del promontorio: la Feniglia. Una lingua di sabbia con alle spalle l’area protetta della Pineta, inaccessibile ad auto e motorini, stretta tra il maree e la laguna. Un autentico paradiso naturalistico. Parcheggiate in prossimità dell’ingresso della Pineta in uno dei tanti posteggi a pagamento (5 euro al giorno circa) e noleggiate delle biciclette. Addentratevi nella pineta seguendo le (eccellenti) indicazioni.
Avrete a vostra disposizione 6 km di spiaggia da esplorare grazie ai varchi (accessi alla spiaggia, in tutto 6) fino a giungere all’estremità opposta del tombolo della Feniglia, l’elegante promontorio di Ansedonia (circa 40 minuti). Fermatevi ogni tanto per fare un bagno e ammirare Porto Ercole e Cala Galera, sovrastati da Punta Telegrafo, l’Isolotto e la sagoma dell’isola di Giannutri in lontananza. Mentre pedalate è facile incontrare dei daini che vi attraversano la strada. Tornando, invece, abbandonate la via principale e affacciatevi sulla Laguna. Godetevi il tramonto e i suoi colori fra stormi di fenicotteri rosa e aironi bianchi.
4. Forte Stella
Tra i tre forti di Porto Ercole è l’unico aperto al pubblico ed è anche il più alto e panoramico. Deve il suo nome proprio alla caratteristica forma di stella del corpo centrale, contornato da bastioni da dove lo sguardo abbraccia un panorama a 360 gradi, è un luogo davvero da non perdere.
5. Magliano in Toscana
Oltre al promontorio, un’area che vale la pena essere vista se vi trovate all’Argentario è la Maremma, la parte collinare dall’altro lato della via Aurelia che si estende da Capalbio, a sud, fin dopo Grosseto. Una campagna stupefacente, con casali sparsi qua e là contornati da vigneti e uliveti dove si produce il famoso Morellino di Scansano e numerosi altri vitigni autoctoni. Avventuratevi nel tardo pomeriggio verso nord per raggiungere Magliano in Toscana, delizioso borgo medievale racchiuso da possenti cinte difensive, disseminato di tipici ristorantini il cui fiore all’occhiello è per noi “da Guido”, storico ristorante di cucina locale (40 euro circa), una vera esperienza culinaria, dove il proprietario, Guido appunto, da oltre 30’anni sta ai fornelli per deliziarci con cinghiale, tagliolini al tartufo e agnello fritto.
6. La Rocca Spagnola
Si trova sopra il porto, ma per raggiungerla è meglio prendere l’auto passando davanti all’hotel Don Pedro per poi svoltare a sinistra dopo circa 200 metri. Vi troverete davanti un panorama mozzafiato sull’Isolotto e la Feniglia. Un luogo romantico, da innamorati, soprattutto con la luna piena.
7. La Panoramica
E’ una delle strade più belle d’Italia, che da Porto Santo Stefano sale in alto sul mare girando quasi tutto il promontorio, contornata da meravigliose ville, suggestivi scorci e una vista panoramica sull’Isola del Giglio. Da fare in auto, possibilmente al tramonto.
8. Orbetello
Il piccolo borgo di pescatori ha subìto un vero e proprio restyling qualche anno fa diventando il centro della vita serale (per così dire) e dello shopping dell’Argentario. Animato e vivace, il Corso è pieno di negozi e bar. Da non mancare per gli amanti della pizza la storica Bersagliera. Non è possibile prenotare, ma un po’ di fila è pienamente ricompensata.
9. Da Braccio
Se proprio dobbiamo consigliare un ristorante del luogo, non potete mancare una cena sulla spiaggia, nella suggestiva cornice della Feniglia a base di pesce freschissimo, nello storico stabilimento Da Braccio. Obbligatoria la prenotazione (50 euro circa).
10. Tramonto in Giannella
E’ la seconda spiaggia dell’Argentario, più stretta e meno bella della Feniglia il mare lascia a desiderare, ma è il luogo ideale dove assistere al tramonto. Collocato fra il promontorio dell’Argentario e quello di Talamone, questo tombolo ospita molti stabilimenti dove recarsi prima di cena per un rilassante aperitivo.
Questo è l’Argentario, un vero angolo di paradiso, raccontato da chi, come noi, qui ci è cresciuto.