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Incidenti di viaggio: digiuno (quasi) forzato nella Valle della Loira

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Non vogliamo peccare di immodestia, ma ci possiamo definire dei viaggiatori esperti. L’invida della maggior parte dei nostri amici e conoscenti e dispensatori di saggi consigli attraverso questo Blog. Talmente rodati che ormai è difficile per noi prendere delle fregature o incappare in qualche trappola per turisti. Dei veri rompiscatole quando si tratta di viaggi, al punto che siamo sempre sufficientemente preparati ad affrontare tutti gli imprevisti. Ormai dotati di un sesto senso che ci fa captare la sòla (per dirla alla romana) al primo colpo d’occhio.

Ciò nonostante, siamo pur sempre umani (!), e qualche volta, dobbiamo ammetterlo, c’è stato qualche “piccolo” intoppo che ha messo a dura prova anche noi!

Anche se raramente, abbiamo anche noi affrontato alcuni incidenti di viaggio!

Come quella volta in Francia, nella Valle della Loira, in cui abbiamo rischiato di lasciare tutti e 4, Viky & Alex compresi, senza cena. E se noi adulti saremmo comunque sopravvissuti senza troppe storie, chiunque ha figli capirà che lasciare due bambini di 7 e 9 anni senza cena dopo un pomeriggio di camminate, visite ed esplorazioni di castelli, non è proprio una passeggiata di salute!

incidenti di viaggio

Questa storia è iniziata ad Ambois, centro nevralgico della Valle della Loira e sede di uno dei più famosi castelli della zona. Ci siamo arrivati a metà pomeriggio con l’intento di visitare il castello, il delizioso paesino e poi rimanere a mangiare qualcosa nei pressi. Questo era il nostro intento, fino a quando non abbiamo capito che in quel posto avremmo avuto scelta solo fra pizzerie italiane, fast food e qualche baretto estremamente turistico. Ai piedi del castello, infatti c’è una via commerciale in cui i ristoranti erano le classiche trappole per turisti e comunque molto lontani dall’idea che noi abbiamo di trattoria francese. Appena usciti dal castello, infatti, passeggiando per le vie del centro storico, abbiamo cercato qualche ristorante caratteristico, ma nulla era aperto: metà agosto, Valle della Loira, tutto chiuso… mah!

A quel punto, sconfortati dalla scelta gastronomica di Ambois, abbiamo deciso alle 20:00 di prendere la macchina, tornare verso il nostro B&B a circa 40 km e trovare qualcosa di caratteristico lungo la strada.

Ottima idea: peccato che percorrendo i 40 km che ci dividevano da Puoillè, non abbiamo trovato nulla. Ogni paesino in cui ci aspettavamo di scovare la più tipica trattoria di Francia, era deserto, con tutti i negozi e i ristoranti chiusi… Todo serrado… Neanche fossimo Marisol in “Un sacco bello” di Carlo Verdone!

Nel frattempo si erano fatte le 20:45 e l’unica soluzione che ci venne in mente fu il ristorante in cui eravamo stati la sera prima: un’antica griglieria, consigliataci dalla proprietaria del nostro Manoir, e in cui eravamo stati benissimo. Certo, non sarebbe stato il massimo tornare per la seconda volta nello stesso posto, ma si fa di necessità virtù… giusto?

Ecco che alle 21:00 raggiungiamo il posto per rimanere nuovamente delusi: anche questo era chiuso! A quel punto dovevamo prendere una decisione, definitiva e soprattutto risolutiva. I bambini stavano iniziando a spazientirsi e la tensione stava attecchendo anche su Kiro, che se non mangia per 4 ore di seguito può diventare davvero intrattabile (credetemi sulla parola!).

incidenti di viaggio

E così mi venne un’idea: all’ora di pranzo, nei pressi del castello di Chenonceau, avevamo visto tantissimi ristoranti e baretti davvero deliziosi. Si trattava di ritornare indietro (in direzione Ambois) di altri 30 km, ma non avevamo scelta.

Alle 21:35 mettiamo piede a Chenonceau ed effettivamente i ristoranti c’erano ed erano pure aperti… Evvai!!!

Pensate che sia finita? Che finalmente ci fossimo seduti a mangiare in qualche delizioso ristorante francese? Insomma, avete sicuramente capito che purtroppo non fu così. Tutti i ristoranti avevano appena chiuso la cucina e nonostante le mie implorazioni sul fatto che avessimo due bambini affamati (il marito gliel’ho risparmiato) non abbiamo fatto pena a nessuno. La cucina aveva chiuso alle 21:30 e non c’era verso di far tornare il cuoco al suo posto.

Cosa fare? La chiusura purtroppo comprendeva anche i bar, i supermarket (che a dire il vero non c’erano nè aperti nè chiusi) e qualsiasi dispenser di generi alimentari. Nada!

A quel punto avevamo un’unica possibilità, una sola speranza: che i ristoranti e le pizzerie di Ambois, proprio per il fatto di essere estremamente turistici, fossero ancora aperti. Alle 21:45 abbiamo ripreso la macchina, percorso i 10 km che ci dividevano da Ambois con il cuore in gola (e la pancia vuota), per arrivare a tutta velocità alle 21:55. Individuata la Pizzeria (con una pizza è difficile farsi avvelenare, no?) abbiamo chiesto se avessero un tavolo con tanto di occhioni dolci pronti ad impietosire chiunque. La cameriera guarda l’ora e con fare un po’ perplesso… ci dice di si!

Gentilissima (ehhhh) ci fa accomodare al tavolo e ci servono le più buone pizze della nostra vita!

Ovviamente non è affatto vero, ma vi assicuro che nelle condizioni in cui eravamo e con la speranza di trovare cibo ormai azzerata… è stata una cena davvero super!

incidenti di viaggio

Il giorno dopo abbiamo raccontato la nostra avventura alla proprietaria del Monoir la quale ci ha spiegato il motivo della chiusura delle cucine: a causa di accordi sindacali blindati, le cucine dei ristoranti possono rimanere aperte solo per un tot numero di ore e alle 21:30 sono quasi tutte chiuse, salvo quelle di Ambois che chiudevano alle 22:00. Abbiamo così scoperto che ci siamo salvati per soli 5 minuti.

La nostra sorpresa, però, non riguardava solo la chiusura anticipata delle cucine, ma la chiusura del 90% dei ristoranti a prescindere dall’orario e la signora ci ha spiegato che eravamo stati sfortunati in quanto era lunedì, giorno appunto di riposo settimanale.

Insomma, sebbene fossimo in pieno agosto, ad appena 80 km da Parigi e in uno dei luoghi più turistici della Francia, la vita degli esercenti scorreva sempre uguale, senza nessuna attenzione al fatto che ci trovassimo in altissima stagione e senza alcuna pietà per gli impavidi viaggiatori!

Fate quindi attenzione: se deciderete di fare un viaggio nella Valle della Loira, mai di LUNEDI’!

E a voi sono mai accaduti degli incidenti di viaggio che hanno messo a dura prova il vostro self control? Raccontatecelo nei commenti!

 

 

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