Adozione a distanza: inizia così la nostra avventura con Save The Children… Che emozione!
L’adozione a distanza vi riempirà il cuore!
Ogni vero viaggiatore, piccolo o grande che sia, ha avuto modo di vedere almeno una volta nella vita, visitando un paese lontano, scene strazianti di bambini privati dalla loro infanzia, carenti di cibo e vaccinazioni, costretti a lavorare anziché andare a scuola e spesso persino a chiedere l’elemosina o rubare per aiutare le proprie famiglie a sopravvivere.
Non esiste un globetrotter che non abbia fotografato immagini come queste, che non sia stato preso dall’indignazione e da un sentimento di sconfitta e rabbia di fronte a tanta ingiustizia. Ma poi, una volta ritornati a casa, tra lavoro e impegni, avvolti nel benessere del mondo occidentale organizzato e protetto, tutti si dimenticano velocemente di quelle piccole vite che rimangono un semplice file .jpeg nascosto nelle cartelle del computer.
Certo, a volte si preferisce non vedere o non ricordare, e altre ancora ci si domanda come si possa aiutare qualcuno che si trova dall’altra parte del mondo, che non parla la tua lingua e di cui non sai nulla, per poi rinunciare mestamente.
E invece è così facile!
Durante i nostri tanti viaggi abbiamo ammirato le meraviglie di quattro continenti, assaggiato cibi esotici, fatto immersioni in caldi oceani e scalato montagne, ma ciò che resterà per sempre impresso nei nostri cuori è ben altro.
Sono i sorrisi candidi dei ragazzini indiani del piccolo villaggio di Samode, nei pressi di Jaipur, che ci salutavano prima di rimettersi a correre scalzi sulle stradine sterrate con dei piccoli aquiloni legati ad una cordicella in mano, l’unico giocattolo che possedevano.
Oppure gli alunni di uno sperduto paesino a un’ora e mezzo di zattera motorizzata da Yangshuo lungo il fiume Li, nella Cina meridionale, che uscendo da scuola scherzavano e giocavano con Viky e Alex pur parlando lingue differenti.
O, ancora, i bambini di Siem Reap, in Cambogia, che vendevano ai turisti per pochi spiccioli caschi di banane da dare alle scimmie che sbucavano dalla foresta. Tutti poverissimi, spesso privati di ogni istruzione e cure, ma sorridenti e con cuori grandissimi com’è ogni piccolo essere umano.
Ecco perché, al ritorno dal nostro ultimo viaggio abbiamo pensato di contattare gli amici di Save the Children offrendo il nostro contributo per divulgare quanto possibile la loro nobile missione. E anche attivando personalmente un’adozione a distanza.
Il modulo ci è giunto via email (ma è disponibile on line sul sito www.savethechildren.it) e con soli 25 euro al mese abbiamo cominciato a sostenere una bella bambina di nome Deysi, ha 6 anni e vive con la sua famiglia nella comunità di Municipality of Cochabamba in Bolivia.
E’ stato incredibile comprendere quanto un gesto così piccolo per noi, può migliorare la vita e soprattutto dare un futuro a qualcuno dall’altra parte del mondo.
Al misero costo di due pizze e due birre!
Perciò, fatelo anche voi … vi sentirete delle persone migliori e, quando andrete di nuovo in viaggio, guarderete quei bambini con altri occhi potendo dire … li sto aiutando anch’io! E se avete dei figli, coinvolgete anche loro e pensate al magnifico messaggio di generosità e amore verso il prossimo che gli state trasmettendo.
Per maggiori informazioni:
Save the Children – www.savethechildren.it