ffacciato sulle limpide acque del Tirreno e sull’Arcipelago Toscano, contornato dalle dolci colline e dai vigneti della Maremma, il Promontorio dell’Argentario è un vero angolo di Paradiso che s’innalza come maestoso guardiano di una costa rimasta selvaggia ed autentica come secoli fa.
Non immaginatevi però i soliti noti luoghi di mare. La mondana Liguria, il litorale adriatico – culla dello svago, delle grandi spiagge e del divertimento notturno – o la Costiera Amalfitana tanto amata dagli stranieri … qui a far da padroni sono la natura, il mare, il vento e i tre antichi borghi di pescatori che sono riusciti a preservare il loro carattere semplice ed autentico.
Pochi alberghi e una storica riluttanza verso il turismo e l’innovazione hanno lasciato l’Argentario fuori dalle blasonate travel routes, ma al contempo hanno conservato la sua meravigliosa anima selvaggia, vero punto di forza di quest’angolo di Toscana.
Meta preferita negli ultimi 40′anni per i weekend e le estati della “Roma bene”, l’Argentario è anche uno dei luoghi geograficamente più spettacolari del nostro paese. Solo andando su Google Earth (o sorvolando il promontorio con un volo di linea) si può comprendere la sua straordinaria conformazione. Quasi un’isola, collegato alla terraferma toscana da due sottili lembi di terra, la Feniglia a sud – 6 km di spiaggia bianca e una superprotetta pineta – e la Giannella a nord – più larga e aperta alla viabilità – che insieme delimitano la grande laguna di Orbetello, il Monte Argentario si eleva maestosamente sul livello del mare fino a raggiungere i 635 metri di Punta Telegrafo.
Il cuore pulsante di questa terra sono i suoi tre paesini: la vivace e animata Orbetello punto d’accesso d’eccellenza al promontorio, affacciata sulla laguna e sottoposta da alcuni anni ad un vero e proprio “restilyng”, Porto Ercole, il vero gioiello dell’Argentario, piccolo, scenografico, sovrastato dalle due fortezze spagnole, ed infine Porto Santo Stefano, arrampicato sulle colline che circondano il porto da dove partono i traghetti per le isole di Giannutri e del Giglio.
Ma non finisce qua perchè all’Argentario troviamo anche uno tra i migliori porti turistici del mediterraneo, la Marina di Cala Galera, dove poter ormeggiare, o solo ammirare, super yacht e barche a vela da regata; una delle più spettacolari strade d’Italia, la via Panoramica, che scorre lungo tutto il promontorio contornata da magnifiche ville a picco sul mare; un maestoso Convento dei Padri Passionisti nascosto nella montagna; un campo da golf 18 buche, l’Argentario Golf Club; l’Argentario Polo Club; due grandi spiagge e un’infinità di cale e calette d’acqua cristallina. Insomma, l’Argentario è un microcosmo da esplorare e amare fino a voler – un giorno – restare lì per sempre.
PORTO ERCOLE
La perla incontrastata del promontorio è Porto Ercole, racchiusa tra tre colli e dominata da tre fortificazioni – la Rocca Spagnola, Forte Filippo e Forte Stella -, luogo passato alla storia anche per averci passato gli ultimi anni di vita Caravaggio. Dall’accogliente porto, riservato perlopiù a barche e yacht privati, facendo una passeggiata sul lungomare si sale al Paese Vecchio, poche casette arroccate sul ripido pendio ai piedi della fortezza a cui si accede da un antico arco. Il cuore del borgo è Piazza Santa Barbara, un terrazzo affacciato sul paese da dove si apre un panorama da cartolina, contornato da case colorate con balconi fioriti e impreziosito dal cinquecentesco Palazzo del Governatore. Poco prima, in alto, si trova anche la Chiesa di S. Erasmo.
In cima alla roccia che sovrasta il porto, proprio sopra al Paese Vecchio e accanto al grande faro, s’innalza la Rocca Spagnola. E’ chiusa al pubblico in quanto ospita degli appartamenti privati, ma si può tranquillamente arrivare sino al piazzale davanti al portone d’ingresso, sospeso a picco sul mare, che offre una vista spettacolare. E’ raggiungibile arrampicandosi lungo la stretta scala che parte dal paese vecchio, impresa degna di scalatori esperti, oppure prendere l’auto, la moto o quello che si ha; dal porto si sale in direzione del Paese Vecchio, per poi svoltare a sinistra dopo circa 200 metri.
Uno dei punti più suggestivi dell’intero Argentario si trova proprio lì, sotto i bastioni, sulla curva prima di arrivare al piazzale della Rocca, da dove lo sguardo si estende sull’Isolotto e sulla strepitosa costa frastagliata che dalla località Sbarcatello arriva a Punta Avvoltore, mentre sulla sinistra si ammira la lunga striscia bianca della Feniglia, la spiaggia più famosa dell’Argentario, fino ad Ansedonia e, ancora oltre, le colline di Capalbio. E se non basta, di fronte, in mezzo al blu del mare, si scorge la sagoma dell’isola di Giannutri. Un luogo davvero speciale, romantico e persino magico, soprattutto con la luna piena.
La seconda fortificazione, Forte Filippo, anch’essa chiusa al pubblico, si raggiunge con alcune difficoltà per via della strada ciottolata e la mancanza di segnaletica, ma se chiederete informazioni e riuscirete a raggiungere “la vetta” ammirerete il miglior panorama su Porto Ercole, una scenografia che permette di fare foto strepitose, dal primo pomeriggio in poi per avere la migliore esposizione.
Il più piccolo dei tre forti è Forte Stella, l’unico aperto al pubblico, grazie alle numerose mostre ed eventi che vi si svolgono durante l’estate. In posizione defilata rispetto al porto, è raggiungibile in macchina passando dal Paese Vecchio per poi proseguire sulla strada verso l’Hotel Il Pellicano e infine svoltando a destra all’altezza dello Sbarcatello. In aternativa lo si può raggiungere anche dall’inizio del Paese seguendo semplicemente le indicazioni per Il Pellicano. Il forte deve il suo nome proprio alla caratteristica forma a stella dei suoi bastioni da cui ammirare un panorama a 360 gradi sull’Argentario. Anch’esso un luogo davvero da non perdere.
Passeggiando per il paese non si può mancare una colazione con cappuccino e cornetti caldi al Bar del Porto, la pizza, la torta di ricotta o il tronco al Forno del Porto e l’aperitivo allo storico Baretto, osservando le barche ormeggiate tingersi del rosso del tramonto.
ORBETELLO
Il paese in mezzo alla laguna ha subito di recente un grande rinnovamento che l’ha reso luogo preferito di residenti e visitatori per lo shopping pomeridiano, il passeggio e la presenza dell’unico cinema multisala della zona. Il corso è vivace e animato, i negozi spaziano da quelli più noti alle botteghe tipicamente estive e di grande charme.
Se poi si vuole restare anche la sera, i ristoranti non mancano e si può comodamente scegliere fra un’ottima pizza nella storica Bersagliera e i numerosi ristorantini di pesce che affollano il corso principale. Affacciata sulla laguna e molto caratteristico I Pescatori dove si mangia l’anguilla e altre prelibatezze di mare in un’atmosfera fra la sagra e il ristorante vero e proprio da cui ammirare, all’ora giusta un fantastico tramonto.
Per chi ama le biciclette è, inoltre, comodissima e molto piacevole la pista ciclabile che collega Orbetello a Porto Ercole.
PORTO SANTO STEFANO
Porto Santo Stefano è molto più grande di Porto Ercole, una vera cittadina sul mare con un porto commerciale, pescherecci e traghetti per le isole di Giannutri e del Giglio. Arrampicata sulla montagna, con un ampio lungomare, è luogo di turismo diverso, meno “di nicchia” come il resto dell’Argentario, un po’ più lontano dalle spiagge e non facile da girare per via delle ripide strade e del traffico.
Attraversando Porto Santo Stefano si sale in alto da dove parte una delle strade più belle d’Italia, la Panoramica, che circumnaviga il promontorio, contornata da favolose ville e scorci suggestivi su ogni tornante. Da fare in auto, possibilmente al tramonto, almeno una volta della vita. Seppure così progettata, la Panoramica non collega al 100% Porto Ercole con Porto Santo Stefano a causa di una interruzione della parte asfaltata di qualche chilometro. Da Porto Ercole non è possibile andare oltre l’Hotel Pellicano. Mentre partendo da Porto Santo Stefano si può raggiungere comodamente le Cannelle e l’Isola Rossa.
IL MARE
Per gli amanti delle spiagge, quella più frequentata è la Feniglia, una lunga lingua di sabbia protetta dalla pineta che si estende per 6 chilometri collegando l’Argentario, da Poggio Pertuso, con Ansedonia. Da ogni punto della spiaggia, mentre si prende il sole o si fa il bagno, si ammira la maestosità del promontorio con la sagoma di Porto Ercole e le vele ormeggiate a Cala Galera, contornati dai tre forti e sovrastati da Punta Telegrafo mente sulla sinistra lo scenario si completa con le bellissime ville di Ansedonia.
Solo gli stabilimenti all’inizio della spiaggia – la Zonca, Mamma Licia, Braccio, lo Scoglio e il Tridente – sono raggiungibili in auto. La pineta della Feniglia è un’area naturalistica protetta, perciò se volete andare oltre, dove si trovano gli altri due stabilimenti – Tenda Gialla e Playa del Can (per chi non rinuncia agli amici a quattro zampe) -, dotati di parcheggio e servizio navetta, ma senza il ristorante.
L’alternativa agli stabilimenti è la spiaggia libera, favolosa e selvaggia. Parcheggiate in prossimità dell’ingresso della Pineta, e noleggiate delle biciclette se non avete le vostre. Poi, addentratevi nella pineta seguendo le (ottime) indicazioni. Avrete a vostra disposizione l’intera spiaggia da esplorare grazie ai varchi (accessi alla spiaggia, in tutto 6) fino a giungere – volendo – l’estremità opposta del tombolo della Feniglia, nei pressi di Ansedonia, che dista circa 40 minuti di pedalata.
Mentre si procede è possibile scorgere dei daini che attraversano la strada e giunti ad Ansedonia trovarsi letteralmente contornati dagli amichevoli quadrupedi in uno scenario incredibile che ricorda più il Sud Africa che la Toscana. Nel pomeriggio, invece, abbandonando il viale principale della pineta ci si può affacciare sulla laguna e ammirare il tramonto fra stormi di fenicotteri rosa e aironi bianchi.
Con la luna piena, una cena da Braccio (lo stabilimento aperto anche a cena, ma solo nel weekend), gustando le prelibatezze della cuoca … è un’esperienza da non mancare.
Sull’altro versante della laguna, opposta alla spiaggia della Feniglia c’è la Giannella, in direzione Porto Santo Stefano, un po’ meno bella sia per il colore più scuro della sabbia sia per l’acqua del mare meno limpida, è però una valida alternativa in caso di scirocco! Qua potrete trovare stabilimenti di livello superiore, come il Tramonto o il Florida. In Giannella si trovano anche la maggior parte dei campeggi. E visto che abbiamo appena detto che non vale la pena venirci per il mare, vi consigliamo di non mancare all’ora del tramonto per un romantico aperitivo, ammirando il sole che scende sull’orizzonte accanto alla sagoma di Talamone.
Infine, non volete la sabbia? Nessun problema … l’Argentario è colmo di cale e calette rocciose, alcune attrezzate con piccoli stabilimenti. I migliori si trovano in prossimità dello Sbarcatello, di fronte all’Isolotto. L’unico handicap è che si deve parcheggiare sulla strada e poi affrontare una seria discesa fino al mare, oltre alla necessità di avere scarpe adeguate per camminare sui sassi ed entrare in acqua, quest’ultima, però, talmente limpida da appagare la fatica.
Nonostante le spiagge, però, l’Argentario va indubbiamente visto – e vissuto – anche dal mare. La navigazione è relativamente facile persino per i non esperti, che possono noleggiare un gommone o un gozzo senza la necessità di avere la patente nautica. Il punto di partenza d’eccellenza per un giro in barca è Porto Ercole per via della vicinanza dei luoghi più belli. Uscendo dal porto si vira a destra passando sotto la scogliera della Rocca Spagnola per poi superare l’Isolotto (ricordate, sempre dall’esterno).
Si costeggiano le ville dello Sbarcatello, l’ex residenza della Regina d’Olanda (ancora chiamata così dai locali nonostante non sia più di proprietà della nobile reale già da qualche anno) e il famoso albergo Il Pellicano, punto perfetto per buttare l’ancora, farsi un bagno e, volendo, avvicinarsi alle grotte.
Proseguendo, si passa sotto Punta Avvoltore e poi ancora sotto Torre Ciana per raggiungere Isola Rossa le cui magnifiche calette regalano fondali cristallini e acqua verde smeraldo. Con le barche più piccole meglio limitarsi a navigare sotto costa, mentre per gli esperti, mare permettendo, si può decidere da lì di puntare dritti all’Isola di Giannutri e persino al Giglio.
LA MAREMMA
L’Argentario, però, non è solo mare … la sua strategica posizione permette di avventurarsi con grande facilità tra i casali, i vigneti e le dolci colline della campagna maremmana, meno conosciuta del Chianti o della Val D’Orcia, ma non per questo meno bella e affascinante.
La Maremma è delimitata a sud dall’antico borgo di Capalbio, chic e snob, a nord dalla Provincia di Grosseto, a ovest dal mare e ad est da paesini come Scansano, famoso per il suo Morellino, Saturnia con le terme, Pitigliano … una campagna meravigliosa, tutta da esplorare.
Ad una ventina di minuti dall’Argentario si trova anche Magliano in Toscana, delizioso borgo medievale racchiuso da possenti mura difensive da cui si ammira in lontananza il Monte Argentario. Meta preferita da chi si vuole muovere dal promontorio per assaggiare la tipica cucina maremmana, i numerosi ristorantini di Magliano offrono vere delizie per il palato. Il fiore all’occhiello – almeno per noi – è Da Guido, dove il proprietario, Guido appunto, da oltre 30’anni si mette ogni sera ai fornelli per deliziare i suoi ospiti con antipasti locali, cinghiale, tagliolini al tartufo e agnello fritto. Tutto a km 0 naturalmente.
…E INOLTRE
All’Argentario le attività sono infinite e negli ultimi anni l’offerta turistica, seppur di nicchia come abbiamo detto all’inizio del nostro racconto, si è molto sviluppata grazie a investimenti di livello superiore che attirano anche una discreta fetta del Jet Set internazionale, quella che non vuole mettersi “in vetrina”, ma semplicemente godersi il mare e questa natura strepitosa. Per questo sarà facile incontrare Vip del mondo dello spettacolo, della finanza o dello sport a bordo dei loro mega yacht nel Porto turistico di Cala Galera o sullo scenografico campo 18 buche del favoloso Argentario Golf Club.
Ogni anno, solitamente nel primo weekend di maggio, a Porto Ercole si svolge la Festa dei Pirati, un evento suggestivo con tanto di sfilata delle ciurme seguita da un vero e proprio sbarco dei Pirati ed, infine, dai fuochi d’artificio che illuminano l’intero porto.
Il 2 giugno è poi la festa di San Erasmo, il Patrono di Porto Ercole, che vede iniziare i festeggiamenti già nei giorni precedenti e culmina con la caratteristica processione a mare con la reliquia del Santo e un bellissimo spettacolo di fuochi d’artificio.
Questo è l’Argentario, raccontato da Miky, che qua ci è quasi nata, e da Kiro che appena lo ha conosciuto se ne è innamorato perdutamente.
Buon viaggio!