Si chiama “Maggiore” perchè è il più vasto dei laghi prealpini (ma secondo dopo il Garda) e divide il suo territorio fra Italia e Svizzera e fra Lombardia e Piemonte.
Circondato da imponenti vette e disseminato da numerose isolette, è di una bellezza unica che da il suo meglio nel periodo estivo.
Nonostante quest’estate in tutto il resto d’Italia la temperatura si aggirava intorno ai 40 gradi, sul Lago Maggiore abbiamo potuto godere di un po’ di refrigerio!
Lo abbiamo visitato nel corso di un unico viaggio insieme al Lago di Como e possiamo dire che la differenza fra i due laghi è subito evidente. Se il Lago di Como colpisce immediatamente per la sua eleganza e perfezione un po’ “leccatina”, il Lago Maggiore ha una dimensione più “umana”, anche se non ha nulla da invidiare in quanto a paesaggi e bellezze artistiche.
(Leggi il nostro racconto di viaggio al Lago di Como per saperne di più)
Studiando in anticipo l’itinerario da fare, abbiamo deciso di alloggiare nella piccola città di Stresa, considerata il gioiello del posto e a posteriori possiamo affermare che la scelta è stata azzeccata.
Stresa si è rivelata un posto magnificamente accogliente, con un centro storico vivace e animato, in posizione perfetta per visitare le attrazioni principali del lago, ossia l’arcipelago delle Isole Borromee che si trovano proprio di fronte: Isola Bella, Isola dei Pescatori e Isola Madre.
La scelta di hotel non manca, ma i più affascinanti sono quelli affacciati sul lungolago, come il Grand Hotel Des Iles Borromees, il Regina Palace e il più moderno La Palma. Vista mozzafiato, con tramonti e albe indimenticabili.
Il centro di Stresa è davvero pittoresco, raccolto intorno a poche viuzze piene di locali e ristorantini. Ma il lungolago è sicuramente il punto più suggestivo.
La vista dal punto dove si trova Stresa è pazzesca, con le Alpi sullo sfondo e la città di Verbania di fronte (composta dalle due cittadine di Intra e Pallanza). Stresa è anche il posto migliore per esplorare le Isole Borromee, i gioielli del lago, e la mattina dopo eravamo già pronti a partire.
Per visitarle ci sono due alterneative: con i battelli pubblici o con barca privata. Appena vi avvicinerete alla stazione marittima verrete assaliti da simpatici marinai che vi proporranno un giro privato ed esclusivo.
Prima di accettare informatevi bene: non si tratta di un’escursione veramente privata, bensì vi portano da un isolotto all’altro – al pari del servizio pubblico – per poi riprendervi ad un’ora prestabilita. E poi, spesso con i battelli della Navigazione Lago Maggiore, ci sono spesso offerte che comprendono nel prezzo anche l’ingresso all’Isola Madre e l’Isola Bella, cosa non da poco.
La prima tappa è l’Isola Madre, caratterizzata da un incredibile giardino botanico che è una vera festa per gli occhi, dominata nella parte più alta dal Palazzo dei Borromeo. Anche chi non ne capisce nulla di piante pregiate rimane sbalordito di fronte a tanta bellezza. Passeggiate beatamente nei giardini, poi aspettate il battello o la barca e andate all’Isola del Pescatori.
Quest’ultima è l’unica delle tre che è ancora oggi abitata, caratterizzata da un piccolo borgo composto da una manciata di case e ristoranti dominati dal campanile della Chiesa di San Vittore. Molto vivace, vale la pena fermarsi a pranzo, godersi la vista e prendere il sole su una delle spiaggette che la circondano.
La terza, e secondo noi la più spettacolare, è l’Isola Bella. Dominata dal Palazzo Borromeo, strepitoso edificio seicentesco in cui ha soggiornato persino Napoleone, è una vera icona della bellezza italiana. Appartiene tutt’oggi alla famiglia Borromeo.
Qualche anno fa, visitando i Castelli della Loira, famosi in tutto il mondo e strapubblicizzati grazie ad un marketing planetario, non potevamo immaginare che a casa nostra esistesse un palazzo che li battesse tutti!
Da ogni finestra del maestoso edificio si aprono panorami mozzafiato sul lago, si passa da una sala all’altra tra arazzi, quadri antichi e soffitti affrescati fino alle cosiddette grotte, le sale del piano sottostante, decorate in stile marino che evoca gli abissi del lago. Tra decorazioni di conchiglie e stucchi bizzarri sembra trovarsi sul set del film La Maledizione della Prima luna. Affascinante ed incredibile.
Finita la visita del palazzo si attraversa l’Atrio di Diana uscendo nei giardini o, meglio, in un’autentica opera d’arte botanica.
Si risale verso la parte alta dell’isolotto raggiungendo il Teatro Massimo, eccentrica parete ornata da sculture che nasconde in cima un ampio terrazzo da cui si gode una vista a 360 gradi sul Lago Maggiore.
Infine, per comprendere al meglio la bellezza di Lago Maggiore vi consigliamo di prendere la macchina e salire, in circa mezz’ora fino al Mottarone, la vetta che domina Stresa (ci sarebbe anche la funivia, ma purtroppo è attualmente chiusa per lavori e non si hanno certezze sulla sua riapertura).
Sita a quasi 1500 metri, è chiamata la vetta dei 7 laghi perché da lì si vedono, oltre al Lago Maggiore, anche il Lago d’Orta, altri cinque minori (Lago di Mergozzo, Lago di Varese, Lago di Comabbio, Lago di Monate, Lago di Biandronno) e, dicono, nelle giornate più limpide, le guglie del Duomo di Milano.
Dopo una breve visita ai comuni a nord di Stresa, come Baveno e Feriolo, ci siamo diretti a sud per raggiungere il Lago di Como e proseguire il nostro itinerario.
Buon viaggio!