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Il nostro Weekend a Madrid

Il nostro ultimo long weekend a Madrid è stata una piacevole sorpresa che ci ha permesso di scoprire una città elegante, dinamica e vivace.

Nel nostro immaginario Madrid, per quanto bella, elegante e regale, non avrebbe offerto grandi attrazioni. Eravamo convinti che che oltre la movida, bere e mangiare, il resto sarebbe potuto essere noioso. Ed invece ci siamo ricreduti, seppur in parte. Tre giornate piene sono perfette per fare delle belle passeggiate e visitare i musei ed un quarto giorno dedicato ad una delle classiche gite fuori porta che si fanno nelle vicine Toledo o Segovia. Noi abbiamo scelto la prima.

Dicono che Madrid sia un luogo più da vivere che da visitare, sia per la movida h24 che per la sua dimensione umana. Infatti, nonostante sia una metropoli, la capitale madrilena è davvero ben organizzata, pulita, ordinata e a misura d’uomo. 

Quel che non è tanto grande, invece, è il centro, tranquillamente visitabile a piedi mentre l’efficientissima metropolitana, i taxi ed i monopattini sono i mezzi migliori per muoversi velocemente e comodamente.

[Leggi anche il nostro racconto di viaggio in Andalusia cliccando qui]

Cosa visitare durante un weekend a Madrid

Il centro è un quadrilatero delimitato da Plaza de Espana ed il Palacio Real da un lato ed il Parco del Retiro dall’altra. Qua sorgono anche i tre più celebri musei, il Reina Sofia, il Prado e il Thyssen-Bornemisza. Il nostro consiglio è di dedicare la prima parte del viaggio a Madrid all’esplorazione della parte ovest (Palazzo Reale, Plaza Major e dintorni, la Gran Via e Sol) e la seconda all’area del Paseo del Arte (i musei, il parco Retiro e dintorni).

La strada principale che attraversa tutto il centro è la Gran Via, il cuore pulsante e simbolo di Madrid che divide i quartieri di Malasana e Chueca da una parte e Sol, La Latina e Huertas dall’altra. Un lungo e animato stradone con larghi marciapiedi, maestosi palazzi, molti dei quali ospitano i migliori hotel della città, negozi e ristoranti. Ed è infatti qui e nei dintorni che bisogna alloggiare per godersi appieno la città. Noi siamo stati al Dear Hotel all’angolo con Plaza de Espana, da dove comincia questo boulevard degno delle più importanti capitali, vivacissimo di giorno e di sera, che permette – svoltando a destra e sinistra – di raggiungere comodamente tutte le attrazioni cittadine.

La Gran Via, nella sua fase di costruzione tra il 1910 ed il 1931, ha avuto un’ispirazione fortemente newyorkese. Si percepisce nitidamente dallo stile architettonico di alcuni palazzi come quello Schweppes (Edificio Capitol) che ricorda il Flatiron Building di NY o da quelli in stile art noveau come l’Edificio Telefònica e molti altri. Un altro elemento che ricorda la grande mela è la presenza di numerosi teatri che la fanno assomigliare a Broadway.

Inutile dirlo, visto che parliamo della capitale della Spagna, che tutta la città è disseminata di ristorantini, cervecerie (birrerie) e locali multietnici, oltre ai famosissimi rooftop degli hotel e gli shopping mall (perlopiù lungo la Gran Via) dove pranzare, cenare o, ancora meglio, prendere un aperitivo ammirando il tramonto dall’alto. 

I rooftop in particolare sono un must cittadino, dalla terrazza del Circulo de Bellas Artes a quelli sui terrazzi degli hotel più alti, come il Dear con il suo ristorante Nice to Meet You e il RIU in Plaza de Espana.

Partendo da Plaza de Espana verso Plaza Callao ci si addentra in una delle zone più eleganti del centro, Austrias. Si passa di fronte al Senato e poi – in una decina di minuti a piedi – si raggiunge il Teatro Real e poco oltre il maestoso e gigantesco Palazzo Reale che fa un tutt’uno con la Cattedrale. 

Il Palazzo Reale è la maestosa residenza dei reali di Spagna anche se gli attuali monarchi non vivono più li bensì in un altro palazzo in periferia. Di chiara ispirazione francese settecentesca, ha oltre 3.100 stanze, un’armeria e persino una cucina storica, La Real Cocina.

Nei pressi del Palazzo troviamo uno dei luoghi prediletti dai giovani e dalle famiglie per ammirare il tramonto, il Tempio di Debod, dentro il Parco del Cuartel. Si tratta di un vero tempio egizio del II secolo a.c. donato dal governo de Il Cairo alla città di Madrid per evitare che finisse sott’acqua durante la costruzione della diga di Assuan. Venne così smontato, trasportato e riassemblato pezzo per pezzo orientandolo persino nella posizione originale.

Un altro tempio, però gastronomico, sempre da questo lato del centro, è il Mercado de San Miguel, da non mancare. Icona della tradizione culinaria cittadina per chi vuole trovare tutta la genuinità dei migliori prodotti enogastronomici locali. Dentro è un condensato di mini-ristorantini persino stellati che ogni anno attraggono oltre 10 milioni di visitatori.

Girato l’angolo, si entra attraverso uno dei quattro imponenti accessi ad arco alla Plaza Major, l’antico cuore di Madrid fino alla costruzione della Gran Via. L’enorme piazza rettangolare contornata da portici risale al 1619 quando venne riqualificato il vecchio mercato popolare e le abitazioni che lo circondavano creando questo storico simbolo di Madrid. Oltre al mercato, qui si tenevano celebrazioni, esecuzioni pubbliche e persino delle corride. Al centro della piazza si erge la statua equestre del re Filippo III.

Proprio sotto uno dei lati della piazza, in Calle Chucilleros, si trova il più antico ristorante al mondo, Botin, (secondo il certificato del Guinness World Records esposto in vetrina). Sicuramente turistico, ma interessante almeno da vedere.

Da lì ci si incammina verso il quartiere Sol, con la Puerta del Sol, la piazza che oggi è il principale punto di incontro dei madrileni. Qua confluiscono, da varie direzioni, le più famose strade cittadine per lo shopping e per il ritrovo prima di andare a mangiare. È una piazza sempre piena di chiasso e di vita, giorno e notte, che in qualche modo rispecchia lo spirito stesso della città.

Da Sol parte Calle de Preciados che porta alla Gran Via e a Plaza Calao, con negozi tra negozi e due grandi centri commerciali, mentre la Carrera de San Jeronimo porta alla caratteristica Plaza de Canaleja.

La più famosa delle strade che si snodano da Sol, però, è Calle de Alcala, dove si trova uno degli edifici più belli di Madrid che ospita l’Hotel Four Seasons, per poi proseguire fino a Plaza Cibeles dove sorge lo spettacolare omonimo Palazzo Cibeles, oggi sede del Comune. Al centro si può ammirare anche la Fontana di Cibele, dea romana della terra, su un carro trainato da due leoni.

Arrivati a Cibele si è dalla parte opposta del centro rispetto al Palazzo Reale. E anche qui non mancano le attrazioni. 

Oltre al quartiere più elegante, il Barrio de Salamanca, in questa parte del centro si trova il Paseo del Arte, un triangolo che in meno di due chilometri racchiude tre dei musei più famosi della capitale spagnola e tra i più celebri del mondo.

Nel 2021 il Paseo è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO assieme all’intero quartiere di Los Jeronimos ed il parco del Retiro, tutto concentrato in pochi isolati, assieme della Stazione ferroviaria di Atocha, anch’essa da vedere.

Il Museo del Prado, il più “impostato” e blasonato dei tre, non ha bisogno di presentazione. Il grande edificio neoclassico ospita capolavori dell’arte classica, medievale e rinascimentale come Las Meninas di Velasquez e il trittico Il Giardino delle Delizie di Hieronymos Bosch fino alle opere di Francisco Goya. Straordinario anche per chi non ama particolarmente l’arte. 

Il Reina Sofia invece è più incentrato sull’arte moderna e contemporanea e ospita capolavori unici come la Guernica di Picasso, opere di Dalì e Mirò. Molto bello, è anche molto recente, visto che è stato aperto negli anni ‘90.

Il terzo è il Thyssen-Bornemisza e, forse proprio per il nome, pochi dicono che ci sono stati per non fare brutte figure storpiandogli la pronuncia! Espone la collezione dell’omonima famiglia tra cui alcuni artisti straordinari come Kandinsky e Hopper.

Entrando nell’adiacente Parco del Retiro, il polmone verde di Madrid con un’estensione di 125 ettari Patrimonio dell’Unesco, si arriva al Padiglione di Cristallo che insieme al Palacio de Velazquez fa parte del complesso museale del Reina Sofia.

Costruito nel 1887 in stile vittoriano per ospitare una mostra di piante esotiche, l’elegante costruzione di ferro e vetro affacciata su un lago artificiale è rimasta fino ad oggi la principale attrazione del parco insieme all’altro lago, Estanque Grande, sulla cui sponda sorge il monumento ad Alfonso XII e dove la gente del posto ama venire per un giro sulle barchette a remi o per un po’ di relax e refrigerio. 

Il giro di questa parte della città non può non includere la stazione centrale dei treni, Atocha, che noi abbiamo visto andando a Toledo (perché avevamo un giorno in più), ma anche se non si ha l’intenzione di fare gite fuori porta vale la pena affacciarsi per vedere il giardino botanico tropicale al suo interno.

Dove mangiare durante un weekend a Madrid

Ed ora arriviamo alla parte più importante della vita di Madrid: la movida!

Bisogna ricordare che a Madrid si pranza almeno fino alle 17.00 e si esce per cena non prima delle 21.30 per poi protrarsi fino a tarda notte, il resto del tempo ci si può sedere comodamente ai tavolini di bar e ristoranti per gustare dolci e tapas senza sosta. Questa abitudine permette comunque a chi ha usanze diverse di trovare con facilità un tavolo anche nei ristoranti più blasonati, basta andarci negli orari più “europei” e non si faranno file e lunghe attese.

Enogastronomia e divertimento sono fra i punti forti per decidere di fare un weekend a Madrid. Come abbiamo detto qui si mangia e si beve di continuo, qualsiasi cosa a qualsiasi ora, dalla cerveza o un calice di vino con qualche tapas a pranzo, agli aperitivi sui rooftop ai ristoranti etnici e alle trattorie tradizionali dove mangiare paella e le altre specialità spagnole. 

Le parti più animate, premesso che tutto il centro è disseminato di locali alla moda, sono Plaza Santa Ana, Calle Del Prado, La Latina e il quartiere gay, Chueca. Proprio a La Latina c’è Calle de la Cava Baja, una stradina che è considerata un’unica grande cucina per la presenza di innumerevoli ristoranti tipici, uno dietro l’altro. Se non avete un’idea precisa su cosa e dove mangiare, andateci e scegliete quello che più vi attira.

Fra i rooftop e ristoranti che abbiamo apprezzato durante il nostro weekend a Madrid ci sono sicuramente il Nice to Meet You, ristorante al 14° piano del Dear Hotel, con sky lounge e piscina, la Cocina San Anton, sulla terrazza dell’omonimo mercato, il Marina Ventura per la paellae e uno strepitoso ristorante cinese a due passi dalla Gran Via: Chila.

Visite extra da non mancare

Fuori dal “centro” che vi abbiamo raccontato finora, le due attrazioni un po’ più distanti sono l’Arena dei tori e lo Stadio Santiago Bernabeu. 

L’Arena Monumentale Las Ventas di Madrid è la più famosa arena per la corrida al mondo. Questo è il luogo dove si sono esibiti i toreri più leggendari e dove tutt’oggi si tengo spettacoli (se così si possono definire) che registrano il tutto esaurito. Con una capienza di oltre 23.000 spettatori e un diametro di 60 metri è anche l’arena più grande dell’intera Spagna.

Lo Stadio Santiago Bernabeu, è un vero tempio per gli appassionati di calcio per i quali la visita del gigantesco impianto per oltre 80.000 spettatori è considerato un autentico pellegrinaggio. Casa del Real Madrid, visitabile tutto l’anno, permette di ammirare anche la collezione dei trofei del club ed affacciarsi sulle tribune. Noi, onestamente, privi di grande interesse calcistico, non lo abbiamo visitato. Ciononostante rimane un’ambitissima tappa turistica per molti. 

Toledo

Chi ha un giorno in più e ha già visitato le principali attrazioni di Madrid ha la possibilità, in circa 30 minuti di treno veloce (Refle) dalla stazione di Atocha di raggiungere una delle due antiche cittadine nei dintorni, Toledo o Segovia.

Noi abbiamo optato per Toledo, Patrimonio dell’Umanità e di epoca medievale, è stata l’antica capitale del regno dei Visigoti e poi persino dell’impero spagnolo che poi viene trasferita a Madrid.

Dalla stazione di Toledo, in circa 10 minuti a piedi, si arriva al centro storico attraversando il bellissimo Ponte di San Martino, sul fiume Tago. Già da lontano si vede il possente Alcazar, la fortezza che domina la città, teatro di una sanguinosa battaglia durante la Guerra Civile ed oggi sede dell’Accademia militare e del museo bellico. Da visitare, anche per la vista a 360 gradi che si apre dai bastioni. 

Piccola, ma ricca di storia, Toledo ospita anche una delle più belle ed importanti cattedrali gotiche della Spagna, una sinagoga, la moschea e un gran numero di splendidi edifici dell’epoca della dominazione araba. Comunque, salvo che si sia davvero appassionati di storia, dopo 3-4 ore si è visitata tutta e si puoi rientrare a Madrid in treno o anche in bus.

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Il nostro long weekend a Madrid è stato piacevolissimo, alla scoperta di una città rilassante che si presta più che altro ad un’esplorazione godereccia, con lunghe passeggiate a piedi, fermandosi spesso per una birra, qualche tapas, esplorando i rooftop al tramonto e le trattorie ed i ristoranti per cena a base di pesce, bolliti e paella. 3 giorni pieni bastano, due sono un po’ pochi. E anche se i monumenti e luoghi di interesse storico o artistico non sono molti (veniamo pur sempre da Roma!), ne vale senza dubbio la pena!

[Leggi anche il nostro racconto di viaggio in Andalusia cliccando qui]