apitale di una delle nazioni più grandi e potenti al mondo, metropoli sconfinata come d’altronde tutto in questo paese, severa, maestosa, ricca e austera. Questa è Mosca: una città al passo con i tempi, che costruisce grattacieli, apre locali alla moda e pretende rispetto e ammirazione.
Con i suoi 16 milioni di abitanti è la città più popolata d’Europa, ma date le dimensioni non si avverte alcun caos. Larghissimi viali a dodici corsie attraversano il centro contornati da giganteschi edifici in mezzo ad ampie aree verdi, immensi parchi, massicci ponti che sovrastano il fiume Moscova … insomma, ai russi piace tutto ciò che è grande!
Ma non aspettatevi una tradizionale capitale europea. In un viaggio a Mosca capirete subito che si tratta di una capitale a sè, diversa, e solo quando la si vede si comprende anche la grandezza storica del popolo russo che alle sue porte ha fermato sia Napoleone che Hitler e dove per decenni le più imponenti parate militari mai viste mostravano al mondo la forza di uno dei regimi più spietati della storia dell’umanità.
Mosca va vista da giugno a fine agosto, altrimenti rischiate (anche ai primi di settembre) di trovare un clima invernale estremamente rigido. Non dimenticate che qui le temperature spesso scendono a meno 40. D’estate, invece, può fare davvero caldo ma, fidatevi, è sempre meglio rispetto ad un vento siberiano che vi taglia in due mentre cercate di attraversare una delle assurde autostrade – degli stretti vicoli per i russi! -, magari sotto una improvvisa tempesta di neve.
Così, ci siamo ritagliati quattro giorni a metà agosto, attendendo che finissero i vasti incendi che ogni hanno colpiscono i dintorni di Mosca, e siamo saliti sull’aereo che in tre ore ci ha portati nella capitale russa.
All’Aeroporto Internazionale di Sheremetevo ci attendeva l’autista dell’albergo con una suntuosa Mercedes. Appena saliti, ci spiegò che sulle principali arterie il traffico può richiedere ore per raggiungere il centro e ci propose di fare le secondarie strade in periferia. Abbiamo accettato volentieri avendo così modo di vedere la vita dei moscoviti. Ciò che ci ha stupiti attraversando le periferie di Mosca era il decoro e l’ordine che regnava ovunque – ordinate,prive di degrado, sporcizia o miseria, grandi edifici simil-industriali, di mattoncini rossi, contornati da aree verdi, marciapiedi sistemati e puliti … ricordava un po’ le periferie operaie di New York con maggiore ordine e la sobrietà tipica di un paese ancora intriso di regime comunista.
Dopo una quarantina di minuti abbiamo raggiunto il nostro hotel, il bellissimo National (www.national.ru), storico albergo di lusso di Mosca. A pochi metri dalla Piazza Rossa, di grande fascino d’epoca, ha ospitato capi di stato, da Ronald Reagan a Bill Clinton, teste coronate, intellettuali e tutta la nomenclatura dell’ex URSS come testimoniano le foto sulle pareti nei corridoi.
A due passi anche dal Teatro Bolshoi e dall’ingresso del Cremlino, confinante con l’animata strada commerciale Tverskaya Ulitza, il National è imbattibile come posizione e comodità. Si fa colazione affacciati sulla città, la piscina all’ultimo piano permette piacevoli momenti di relax dopo le passeggiate, le stanze sono grandi e lussuose. Altrimenti, proprio dietro c’è il Ritz-Carlton, che si trova però sulla Tverskaya, o il Baltchuk Kempinski, dall’altro lato della Piazza Rossa, bello, ma un po’ scomodo per esplorare la città e sito in una zona poco animata.
Lasciati i bagagli siamo usciti e, attraversando la strada, abbiamo raggiunto la meravigliosa Piazza Rossa, centro della città, gigantesca e spettacolare. Sulla destra c’è il Cremlino e il Mausoleo di Lenin, sulla sinistra il magnifico edificio dei grandi magazzini GUM e di fronte la Cattedrale di San Basilio con le sue coloratissime cupole. Abbiamo girato la piazza, arrivando fino al ponte su Moskova, poi siamo tornati indietro.
Era quasi l’ora di cena, perciò ci siamo incamminati sulla Tverskaya Ulitza, il viale sul lato dell’albergo, e dopo soli due isolati, sulla destra, abbiamo trovato la Kamergerskiy pereulok, un’animata stradina piena di ristoranti e locali tra cui uno dove ci siamo fermati e abbiamo mangiato, molto bene, del sushi creativo in stile moscovita. Anche le stradine laterali sono molto piacevoli la sera, pieni di ragazze e di vita.
Prima di tornare in albergo ci siamo riaffacciati sulla Piazza Rossa che di sera, illuminata, è strepitosa, per poi fare il giro largo passando davanti al Teatro Bolshoi dall’altra parte del quale continua ad esserci la Statua di Marx come per ricordare che qui, nella Russia moderna, il capitalismo ha un connotato tutto suo e particolare. Il Teatro purtroppo in estate interrompe le sue rappresentazioni, ma se opterete per un periodo diverso, informatevi sul calendario e non fatevi mancare unaserata densa di cultura!
La mattina dopo l’abbiamo dedicata interamente alla visita del Cremlino. La biglietteria e anche l’ingresso si trovano sulla destra rispetto all’hotel, e si raggiungono attraversando il giardino che costeggia le mura.
Il Cremlino, simbolo del potere della Russia, residenza prima degli zar e poi dei vari presidenti russi, è una regale città fortificata eretta sulla collina Borovitskiy da dove domina la città e il fiume Moskova. Le possenti mura rosse, ornate da diverse torri appuntite tra cui la più famosa, Troitskaya, affaccia direttamente sulla Piazza Rossa, sono sovrastate dalle cupole dorate delle magnifiche cattedrali ortodosse tra cui la grandiosa Cattedrale dell’Arcangelo Michele e dell’enorme guglia sempre dorata del Gran Palazzo del Cremlino, residenza del Presidente russo. Oltre a queste, troverete vari edifici governativi, l’Arsenale, il Fondo dei Diamanti, nonché la Campana dello Zar, che pesa 200 tonnellate, e il Cannone dello Zar, anch’esso il più grande del mondo. Come abbiamo detto, qui sono fissati con le dimensioni!
Acquistando i biglietti per il Cremlino, meglio on-line dall’Italia (www.kreml.ru), aggiungete anche la visita al Fondo dei Diamanti (Almazniy Fond) per il quale l’accesso è limitato, si entra in gruppi e ad intervalli prestabiliti, ma ne vale la pena. Il fondo è la più impressionante collezione di diamanti, gemme e pietre preziose che vedrete nella vostra vita, tra cui – inutile dirlo – il diamante grezzo più grande del mondo, circa 340 carati che passa quasi inosservato in mezzo ad altrettanti impressionanti gioielli appartenuti alle famiglie imperiali russe, da Pietro il Grande in poi.
Finita la visita del Cremlino, per la quale impiegherete tutta la mattinata, uscite da dove siete entrati e, passando sul lato sinistro del Maneggio vi troverete davanti uno dei più grandi incroci (anche per Mosca!) che avrete visto nella vostra vita. Dopo aver studiato attentamente come attraversarlo, (non ve lo diciamo per lasciarvi un po’ di brivido) incamminatevi sulla Vozdvizhenka Ulitza e ad un certo punto girate a sinistra su Ulitza Arbat.
Pedonale, contornata da edifici storici che appartenevano alla nobiltà russa, Arbat è la strada principale dell’omonimo quartiere considerata in passato il cuore del divertimento e del commercio della vecchia Mosca. Oggi la strada attira molti turisti e ospita negozi di souvenir, artisti, ristoranti, locali tra cui gli immancabili simboli della globalizzazione come Starbucks, Hard Rock Caffè, McDonalds e Subway.
Percorrendola, scorgerete in un contrasto davvero stupefacente erigersi sopra i tetti dei bei palazzi d’epoca di Arbat il gigantesco palazzo sede del Ministero degli Affari Esteri, uno dei più spettacolari esempi dell’architettura totalitarista sovietica, che sembra uscito da un film di fantascienza! Ricordate il 1984 di Orwell, quello del Grande Fratello… Ecco, benvenuti!
Passategli davanti e poi andate dritti sulla Smolenskaya verso il fiume. Camminando godrete di una bella veduta sulla City, il nuovo centro finanziario della città dove sono in fase di realizzazione numerosi e modernissimi grattacieli. Attraversate Borodinskiy Most, il ponte, e sulla sinistra vedrete la stazione dei battelli che, con una piacevole crociera sulla Moskova, costeggiando il Gorky Park e l’Università (un altro enorme grattacielo sovietico ma più allegro del primo), vi riporterà verso la Piazza Rossa.
Mentre attendete il battello, lungo il fiume scorgerete un enorme – neanche a dirlo – palazzo bianco, moderno, con la bandiera della Federazione Russa che sventola in cima. E’ la Duma, il Parlamento.
Scendete in prossimità del Cremlino, chiedendo qual è la fermata più vicina al Bolshoy Kamenniy Most, uno dei ponti che collega il centro con l’isola, e saliteci su.
Da lì si gode una bellissima vista sulla Cittadella ed è un posto perfetto per scattare qualche foto. Poi, anziché attraversare, scendete su Sofiyskaya Nabrezhnaya, il lungofiume sulla sponda opposta alle mura del Cremlino che offre un panorama straordinario sulle sue cupole dorate e sul Gran Palazzo, raggiungendo così nuovamente il Bolshoy Kamennii Most, il ponte che vi riporterà sulla Piazza Rossa.
Nel pomeriggio rilassatevi e recuperate le forze nella piscina dell’albergo. La sera, invece, andate a cena al Caffè Pushkin, il ristorante più fascinoso della città (prenotazione obbligatoria) dove si gustano prelibatezze russe avvolti in un’atmosfera talmente incredibile che si ha la sensazione di essere tornati a qualche secolo prima. Il Caffè Pushkin si trova a una decina di minuti dal National, salendo sulla Tverskaya ulitza per poi girare a sinistra sul Tverskoy Bulvar. Da amanti del buon vino, abbiamo chiesto al cameriere qual fosse il migliore vino russo, certi che un paese così grande producesse qualcosa di decente. “Il miglior vino russo si chiama vodka, sir!” – è stata la risposta, scontata effettivamente! Lasciatevi quindi consigliare: noi abbiamo provato la Beluga ed era strepitosa. Noi abbiamo prenotato e mangiato al piano terra, ma prima di andare via abbiamo chiesto di poter visitare anche i piani superiori del ristorante in quanto sapevamo che ognuno riservava atmosfere molto diverse dall’altro. E’ stato un vero piacere ammirare i diversi stili, tutti bellissimi e d’antan, ma ancor di più confermare che la scelta del piano terra fosse stata la più azzeccata!
Dedicate il terzo giorno a passeggiare e godervi la città. La mattina andate a fare qualche foto con la Cattedrale di San Basilio illuminata dal sole dal lato del ponte. Molto fotogenica, è il simbolo della città. Poi entrate al GUM, il grande magazzino sulla Piazza Rossa, capolavoro dell’architettura del novecento e tempio dello shopping.
Per quanto riguarda il Mausoleo di Lenin, per visitarlo si forma una lunga fila di pellegrini venuti da tutto il paese e, onestamente, attendere per ore sotto il sole cuocente per vedere un cadavere steso sotto una cupola di vetro non ci sembrava poi tanto affascinante e siamo passati oltre.
Quando dovrete tornare all’Aeroporto non prendete l’auto come all’arrivo, ma entrate nella metropolitana proprio sotto l’albergo e prendete la linea per la vicinissima stazione ferroviaria Bielorusskaya. Da lì ogni mezz’ora parte il comodissimo Aeroexpress, il treno veloce che collega la città con i terminal di Sheremetevo. E’ un ottimo modo per non rischiare di rimanere imbottigliati nel traffico e perdere l’aereo.
Счастливого пути!