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Viaggio a Amsterdam

C

anali, houseboats, biciclette, fiori … questa potrebbe essere la sintesi del nostro viaggio a Amsterdam! Sembrerebbe un posto noioso e in realtà… lo è. Però con un fascino unico, inspiegabile e conquistatore.

Ogni angolo della parte antica emana atmosfere che rievocano la gloria mercantile che aveva trasformato questa capitale nordica nel centro vitale del commercio e della finanza mondiale del XVII secolo.

Siamo nel 1600 e nella nebbia del mare del nord prospera una città unica per la sua epoca; d’avanguardia in tutto, progressista, libera e aperta come nessun’altra, ricchissima per via delle sue banche, centro internazionale del commercio di diamanti, con una flotta che copre le rotte mercantili dall’Indonesia al Brasile e con una religione, quella protestante, che garantisce tolleranze inusuali per l’epoca.

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Sono passati diversi secoli, ma Amsterdam continua ad essere così. Una città senza pregiudizi, capace di rendere normalissime cose che da noi sarebbero improponibili come la libera vendita e il consumo di droghe leggere o i famosi bordelli su strada e che rispecchia alla perfezione la nazione che rappresenta più della capitale Rotterdam – dove i matrimoni fra omosessuali sono stati ammessi per primi, la prostituzione è legalizzata, regolamentata e addirittura tassata e mangiare un pezzo di torta alla marijuana in uno dei tanti coffee shop rappresenta una tipica merenda e non una trasgressione. Ci siamo interrogati a lungo sul perché devi mangiare quel tipo di torta anziché una alle mele, per poi fumarti in pace una sigaretta o quello che ti pare, ma alla fine ci siamo arresi – per comprendere certe cose bisogna nascere olandesi!

Avevamo deciso di passare tre notti ad Amsterdam a fine settembre. Da sempre convinti che nebbia, pioggia e umidità rovinano, oltre alle scarpe, anche l’umore, abbiamo come sempre tenuto d’occhio le previsioni meteo e siamo saltati sul primo aereo appena individuato un weekend di caldo e sole.

Dall’aeroporto Schiphol fino al centro città il mezzo migliore è il taxi. Veloce, confortevole, economico e con un profumato autista in giacca e cravatta. La maggioranza delle vetture sono Mercedes classe E. Un piccolo assaggio del benessere, sobrio ed elegante, tipico dei Paesi Bassi.

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L’Amsterdam che vale la pena vedere è molto piccola a scapito di quanto si possa pensare. Il centro della città è Piazza Dam, costruita sulla prima diga del fiume Amstel, che ospita il poco emozionante Palazzo Reale e altri edifici ancora meno interessanti. La parte bella, invece, è racchiusa nel cosiddetto Canal Ring composto dai 5 canali più famosi che formano un semicerchio intorno ad essa. Ed è questa l’Amsterdam dell’immaginario collettivo… un vero spettacolo di bellissimi edifici storici, houseboat ormeggiate lungo le stradine alberate, ristorantini, caffè, locali. Perciò, è lì che si deve alloggiare; su uno dei 5 canali ma soprattutto … in una camera con vista canale!

Questo costituisce un problema non da poco, dato che l’unico albergo all’altezza che abbiamo trovato era il noto Pulitzer, in ottima posizione ma, salvo un esborso imbarazzante per una stanza con vista canale neanche garantita, ci proponevano solo sistemazioni che affacciavano sul giardino.

A quel punto abbiamo provato con le houseboat, le case galleggianti, a prima vista incredibilmente fascinose, molte delle quali trasformate in alloggi per turisti, ma purtroppo anch’esse da scartare sia per l’umidità (e per i topi, dicono…) sia perché secondo una normativa comunale non sono affittabili per meno di quattro notti.

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Così, frugando disperati su internet, ci siamo imbattuti per caso in quella che si è rivelata la soluzione ideale per soggiornare ad Amsterdam: un appartamento privato in affitto sul meraviglioso Keizersgracht Canal, al secondo piano di un edificio storico. Camera con letto matrimoniale, bagno di design, cucina fully furnished, frigo pieno e vino in omaggio, ma soprattutto uno spettacolare salone con camino e due enormi finestre affacciate sull’acqua e su uno dei centinaia di ponti. La sera, prima di uscire, un bicchiere di vino seduti nella penombra sugli ampi davanzali ad osservare il passaggio dei battelli sul fiume. In sottofondo musica jazz che i padroni di casa hanno cortesemente lasciato per gli ospiti (… e pensare che a noi piacciono i Guns ‘n Roses!). Fantastico! Costo €200 a notte e la sensazione di essere uno del posto! www.ensuite-logies.nl

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Ad Amsterdam il mezzo di trasporto per eccellenza è la bicicletta. Sono ovunque. Noi le abbiamo noleggiate in uno dei numerosi rent points per tutta la durata del soggiorno. Ci vai dappertutto e dopo cena torni senza rischiare che ti ritirino la patente! Anche a zig-zag.
Unica avvertenza … legatele! In una città come Amsterdam magari non ti rubano il Rolex, ma la bicicletta si! Sarà un altro segno della cultura nordica?

Perciò, arrivati nel vostro appartamento lasciate i bagagli, andate ad affittare le bici, salite in sella e cominciate a pedalare esplorando i canali. Girate senza mèta, intanto prima o poi risbucherete lì da dove siete partiti. Fermatevi a prendere un caffè nei baretti all’aperto, fatevi accarezzare dal sole respirando l’aria fresca e pulita della città, osservate il lento passaggio dei battelli e la vita intorno a voi. Amsterdam è l’incarnazione del concetto della slow city, perciò non abbiate fretta.

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Una nota dolente nella quotidianità di Amsterdam è sicuramente la fastidiosa presenza di un’eccessiva quantità di donne e uomini alti due metri, belli e biondi, che girano sorridenti con le loro biciclette dotate di cesti in vimini pieni di cibo biologico, baguette e fiori. Però ci si abitua anche a questo!

Girando, senza cercarlo appositamente, vi imbatterete anche al famoso De Wallen, il quartiere “a luci rosse”, ma ci metterete un po’ ad accorgervene. Contrariamente a quanto si pensa, salvo qualche sexy shop e alcune vetrine dove si mettono in mostra delle (spesso inguardabili) signorine per allettare i clienti, non sembra per nulla di stare in un posto promiscuo, ma in una qualsiasi pulita e ordinata parte del centro storico. Nell’immaginario collettivo Amsterdam è la città del sesso libero … una visione sicuramente esagerata. Anche perché la permissività olandese rende il tutto molto più naturale.

Di sera Amsterdam si anima e diventa ancora più affascinante! I suoi ponti si illuminano con mille lucette riflettendosi nell’acqua, la gente si riversa sulle strade e le insegne dei tanti locali, ristoranti e pub rendono i canali vivaci e allegri. Naturalmente si va ovunque in bicicletta.

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E’ inutile dire che la cucina locale non è tra le più blasonate del mondo, e l’affermazione “sai, hanno aperto in centro un ristorante olandese favoloso” è pressoché utopica! Così, il consiglio è … andate a naso, sbirciate nei locali e cercate i posti più affollati. Più chiome bionde ci sono, più si dovrebbe mangiare bene, non importa cosa; con il melting pot cittadino non importa che sia thailandese, araba o fusion, basta accompagnare il cibo però con la classica Amstel … la birra, non il canale. Quella sì che va bene!

Il giorno dopo svegliatevi con calma. La vita non inizia prima delle 10 del mattino e comunque a prescindere dal giorno della settimana, la sensazione è che sia domenica.

Nelle guide troverete che la capitale olandese è anche la città con più musei d’Europa. Fregatevene! Lo spettacolo di questa città è sulle strade, nei locali, nella vita. Per non rischiare di sembrare indifferenti alla cultura, ritagliatevi comunque qualche ora e fatevi una pedalata fino al Rijksmuseum, il più importante della città. Appena usciti, non vi ricorderete mai più il suo nome e tantomeno quello che avrete visto dentro, ma sul piazzale di fronte ci sono i carrelli dove si possono mangiare degli hot dog favolosi!

Un’altra meta culturale da non perdere è sicuramente il Van Gogh Museum dove è possibile ammirare la collezione più vasta di opere di Van Gogh.

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Fuori dal centro, a circa 30 minuti in tram o autobus (non andateci in bici, è un’ammazzata), merita – per così dire – visitare Mulen Van Sloten che è l’unico mulino a vento di Amsterdam aperto al pubblico. Noi ci siamo andati, anche perché nel paese dei mulini a vento almeno uno va visto. L’esperienza non è proprio adrenalinica, ma dopo poco sarete tornati di nuovo sui canali e il ricordo sbiadirà in fretta.

Se avete mezza giornata in più, vi consigliamo anche una breve gita fuori porta. Lasciate le bici alla stazione centrale e prendete l’autobus per Volendam, deliziosa cittadina di pescatori a circa 1 ora di viaggio. Pranzate a base di pesce, una breve passeggiata e tornate ad Amsterdam.

Durante il tragitto ammirate la meravigliosa campagna olandese, verdeggiante e piena di pecore, ove qua e là si intravedono piccoli villaggi con le classiche casette di legno colorate. Ciò per convincervi non solo che non farete mai una vacanza estiva in quei posti, nonostante la libera vendita di droghe leggere, ma anche per comprendere il motivo per cui tutti gli olandesi passano le loro ferie altrove.

Goede reis!

P.S. E vabbè … fatevelo quel giro in battello, anche se è proprio roba da turisti. Ad Amsterdam si può!

La mappa del nostro viaggio ad Amsterdam