on basta una vita per fare un viaggio a New York, la città che contiene il mondo intero, dove siamo stati tante e tante volte e che a ogni partenza la salutiamo con un “arrivederci”. New York è un insieme immenso di culture che si fondono insieme, si sfiorano e si sovrappongono con un’armonia incredibile, a volte stridente, ma sicuramente appassionante.
La Grande Mela è stupefacente, a tratti austera e difficile da digerire, capace di offrire nello stesso tempo angoli intimi, con atmosfere calde e familiari, ma anche panorami mozzafiato e scorci crudi. E’ una metropoli che affascina e stordisce nello stesso tempo, mondana e tradizionalista, centro della finanza mondiale ma anche culla dell’arte, dell’architettura e della moda. Qui le tendenze non arrivano, si inventano, i locali anticipano anziché imitare e il presente si mischia con il futuro.
Ciò che identifica questa metropoli è naturalmente Manhattan, la grande isola fra l’Hudson e l’East River, cuore e simbolo della ricchezza e della potenza dell’America, un luogo che non dorme mai, che cambia di continuo preservando tuttavia il suo carattere. Presuntuosa e snob, Manhattan pensa che tutto le sia permesso… ed è così veramente. Nei bar e nei ristoranti europei, orientali, africani e ispanici si convive in un incredibile mix di dialetti e culture, comunicando e condividendo com’è possibile solo qui.
Insomma, New York è il mondo in miniatura, un posto che attira come una calamita e che ti fa tornare ogni volta che puoi, in ogni momento dell’anno, in ogni occasione, per scovare nuovi luoghi o riscoprirne di vecchi, per innamorarsi di nuovo, per provare quel brivido unico che nessun altro posto al mondo ti da.
New York è una città per tutte le stagioni, ma è innegabile che dia il meglio di sé d’estate e in primavera, comunque con il caldo. Si può girare a piedi, sedersi nei caffè all’aperto ad osservare la gente che passa, fare un picnic a Central Park o godersi il panorama su Downtown dalle panchine nei pressi del Brooklyn Bridge.
Ci siamo stati numerose volte, sempre in periodi diversi e ogni volta è stata un’esperienza unica. Il nostro racconto di viaggio a New York è il frutto di tutte queste esperienze anche se la maggior parte dei consigli partono sempre dall’ultima volta che ci siamo stati, proprio per quello che abbiamo detto prima: New York è una città mutevole, dove le mode cambiano di mese in mese e, quindi, i bellissimi ricordi di pochi anni prima potrebbero essere poco attuali già dopodomani.
Dove alloggiare durante un viaggio a New York
Trovare una sistemazione a New York può sembrare facile grazie all’infinità di hotel a disposizione, ma quando si da uno sguardo ai prezzi la situazione cambia decisamente. Gli alberghi sono molto cari e spesso non adeguati alle stelle. Uno dei criteri che però abbiamo trovato vincente è di identificare la zona dove stare, prediligendo la facilità di spostamento e la qualità dei dintorni (anche se Manhattan è decisamente diventata più sicura negli ultimi 20’anni, è innegabile che esistono ancora oggi delle strade poco raccomandabili). Per questi motivi negli ultimi anni siamo sempre stati in sistemazioni lungo la linea verde della Metro, quella che attraversa tutta Manhattan da Nord a Sud, dal Bronx fino a Downtown e poi ancora a Brooklyn. Questo ci ha permesso di muoverci più facilmente per le lunghe distanze.
Un’altro aspetto da considerare è se alloggiare in hotel o in appartamento, ma questo dipende un po’ dal budget, ma soprattutto dal gusto personale. Noi ogni volta che siamo andati in coppia abbiamo alloggiato in hotel, l’ultima in particolare al St. Giles The Tuscany, un boutique hotel con un buon rapporto qualità-prezzo, stanze molto grandi e soprattutto in una magnifica posizione sulla tranquilla e alberata 39sima, nel tratto tra la Lexington e Park Avenue, a un paio di isolati dalla Grand Central Station, il più importante nodo metropolitano che ti permette di raggiungere qualsiasi meta.
Al contrario, nel nostro viaggio a New York con i ragazzi, siamo stati in appartamento a Soho, forse uno dei quartieri migliori dove stare in famiglia senza rinunciare ad avere tutto a portata di mano, compresa la night life (anche se con bambini al seguito se ne fa decisamente poca).
Un’alternativa valida per prezzi più contenuti, ma decisamente più scomoda per gli spostamenti, è Brooklyn. Noi non ci siamo mai stati, ma diversi amici hanno alloggiato qua e si sono trovati bene risparmiando un po’. Anche in questo caso vi consigliamo di stare vicino a una fermata della Metro.
Come abbiamo già accennato prima, a New York, salvo che non siate disponibili a spendere cifre folli, gli alberghi hanno sempre rappresentato un problema per chi cerca gli standard europei. Anche i più blasonati a volte risultano di livello inferiore rispetto a ciò che ci aspettiamo. Così, la cosa più importante da cercare è la posizione centrale, possibilmente in una zona signorile, la vicinanza alla metropolitana e la presenza (indispensabile) di qualche Starbucks o Pret A Manger nelle vicinanze, dove fare colazione con cappuccino e cornetti caldi (spesso i booking on line degli hotel americani non includono la colazione) e controllando le email grazie alla connessioni wifi gratuita.
Info pratiche
Il visto:
Per atterrare sul suolo americano per gli italiani non è necessario un vero e proprio visto, ma si deve possedere l’ESTA. Si tratta di una vera e propria autorizzazione di viaggio che qualora vi venisse negata vi impedirà di varcare la dogana americana senza un regolare visto.
Per ottenere l’autorizzazione bisogna compilare l’apposita domanda sul sito ufficiale ESTA (usate questo link perchè esistono numerosi siti non ufficiali che chiedo importi maggiori) almeno 3 giorni prima della partenza prevista e pagare on line $14. Solitamente l’email di risposta arriva in pochi minuti, ma può impiegare fino a 72 ore.
Da e per aeroporto:
Venendo dall’Italia, noi siamo sempre arrivati all’aeroporto JFK. Da qua i modi per raggiungere Manhattan sono tantissimi. L’ultima volta all’arrivo abbiamo preso il taxi (circa $65), mentre al ritorno abbiamo preso la Metro e poi l’Airtrain a Jamaica Station. Il costo in questo caso è veramente conveniente ($7 + $2,75) e in media ci si impiega circa 1 ora.
Come muoversi:
Il modo migliore per girare New York è senza dubbio a piedi. Per noi entrare nella Metro è un vero e proprio delitto perchè staremmo sempre “on the road” per non perderci neanche un centimetro di questa strepitosa città. Ad ogni modo, anche se Manhattan sembra piccola, le distanze sono enormi e la metropolitana diventa il mezzo migliore per percorrere anche brevi distanze senza faticare troppo.
Anche prendere la Metro però a volte è piuttosto faticoso e vi consigliamo di studiare bene la mappa non solo delle linee ma anche delle stazioni: soprattutto dove ci sono le connections rischiate infatti di camminare per chilometri sotto terra solo per cambiare da una linea all’altra anche se apparentemente la stazione sembra la stessa!
Una cosa importante da sapere che alcune linee della Metro, come quella verde, hanno treni espressi e treni locali. I primi saltano la maggior parte delle fermate, ma arrivano velocemente da una parte all’altra della città, i “locali” invece si fermano sempre. Da sapere sia per evitare errori, ma anche per risparmiare del tempo quando si deve fare molta strada. Leggete con attenzione le indicazioni presenti in ogni fermata.
I City Pass:
Solo nel nostro ultimo viaggio, trovandoci con i bambini, abbiamo deciso di informarci sui numerosi tipi di pass disponibili on line e cercare di capire se ce ne fosse almeno uno realmente conveniente e adatto alle nostre esigenze. Avevamo infatti letto opinioni contrastanti e non avevamo un’idea precisa, ma alla fine abbiamo deciso di utilizzare Build your own Pass. Questo da la possibilità di decidere solo le attrazioni che realmente interessano applicando uno sconto più alto maggiore è iil numero delle attrazioni che visiterete.
In questo caso vi consigliamo di valutare con attenzione il meteo e poi decidere cosa vorrete vedere. Noi ad esempio abbiamo usato il pass solo gli ultimi 3 giorni per 3 attrazioni: il MET, la Portaerei Intrepid e Top of the Rock. Tutto scaricando semplicemente al App e mostrando il telefono alle biglietterie. E’ stata una scelta azzeccata perchè abbiamo risparmiato un bel po’ ma senza esserci vincolati a troppe cose.
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Considerate le distanze e per ottimizzare il tempo a disposizione, ogni volta che facciamo un viaggio a New York dividiamo la visita della città dedicando più o meno ogni giorno a un’area diversa della città.
Ecco i nostri itinerari preferiti:
Central Park e Uptown
Uno dei punti più caratteristici di New York è il suo cuore verde: Central Park. Questo enorme rettangolo non è un semplice parco, ma anche un vero e proprio micro mondo dove si svolge gran parte del tempo libero dei newyorkesi. Per non parlare dei suoi d’intorni, la parte in della Grande Mela (Upper East e West Side). E’ un luogo fantastico dove noi amiamo immergerci ogni volta che arriviamo a New York. A volte a piedi, altre in bicicletta, altre ancora semplicemente affacciandoci dalla terrazza del Metropolitan Museum. Per noleggiare le bici ci siamo rivolti a Bike Rental Central Park (892 9th Ave), nei pressi di Columbus Circle.
Il parco è idealmente diviso in due parti, East e West. A Ovest, c’è appunto Columbus Circle, la famosa piazza con al centro il monumento di Cristoforo Colombo sovrastato dalle altissime torri del Time Warner Center. Di solito all’ingresso del parco ci sono sempre i noti carrellini di hot dog, dove amiamo fare una piccola pausa pranzo. Qua si affaccia anche il MAD (Museum of Arts & Design). Percorrendo verso nord la Central Park West si arriva al Museo di Storia Naturale, quello di Una notte al museo, per intenderci, che merita una visita soprattutto se siete coi bambini.
A Est invece c’è uno dei posti che più amiamo di New York, il MET (Metropolitan Museum), il cui ingresso è sulla 5th Av. all’altezza della 82nd St. East. Una visita al Met è indiscutibile anche se non amate particolarmente i musei. Il biglietto d’ingresso si paga attraverso una donazione suggerita di $25 e, se il periodo lo permette, non mancate di visitare la terrazza, ne rimarrete estasiati!
Poco più a nord, sempre sulla Quinta c’è il Guggenheim Museum, capolavoro di Frank Lloyd Right. Informatevi su quale esposizione c’è e, se proprio non vi interessa l’artista, entrate almeno nell’androne (dallo Shop non fanno storie) e ammirate l’architettura.
Proseguite poi sulla Quinta verso sud. Costeggerete i più costosi e lussuosi condomini di New York dove abitano magnati della finanza, artisti e personaggi dello spettacolo ai cui ingressi si susseguono portieri in eleganti livree. Svoltate su qualche strada laterale e assaporate l’atmosfera tranquilla e rilassata di queste ombrose vie con le loro belle case vittoriane dalle scalinate di pietra allineate una accanto all’altra… Vi trovate nell’Upper Eeast Side, il luogo più chic di NY!
Nell’angolo Sud-Est del Parco vi sembrerà di esserci stati 1000 volte (come per molti scorci di NY). Qua infatti c’è un altro simbolo della città, l’Hotel Plaza, con le carrozze che aspettano i turisti è veramente uno spettacolo. Purtroppo da qualche anno ha chiuso un’altra pietra miliare per i bambini di tutte le età, il negozio di giocattoli FAO Schwarz, un vero peccato.
Midtown
Una volta arrivati al Plaza, all’angolo con la 59th St. si prende la 5th Avenue, tempio dello shopping di lusso. Dopo pochi isolati ci si imbatte nella Trump Tower, dove il Presidente Trump si dice passi più tempo che alla Casa Bianca, con il celebre negozio Tiffany proprio sotto. Continuando si raggiunge la 53rd St. dove girando a destra c’è il famoso MOMA (The Museum of Modern Art).
Proseguendo dritti, subito dopo la 51st St., si trova la S. Patrick Cathedral e di fronte il Rockefeller Plaza, il complesso con l’enorme albero di Natale dei film natalizi dove i protagonisti pattinano sulla pista del ghiaccio illuminata. L’estate, invece, è solo un piacevole spazio all’aperto con ristoranti, bar e negozi.
In cima a una delle Torri del Rockefeller Center c’è secondo noi il posto più panoramico di tutta Manhattan: “Top of the Rock”, una delle migliori attrazioni di New York. Offre la più spettacolare vista della città che potete immaginare. Straordinario e imbattibile.
Gli altri due posti per vedere NY dall’alto sono Infatti, l’Empire State Building e il One World Trade Center. La vista è sicuramente bella, ma il plus del Top of the Rock è la vista su Central Park da una parte e sull’Empire dall’altra.
Uscendo, dal Rockefeller Center dalla parte opposta, sulla Sesta strada, si raggiunge facilmente uno dei luoghi più famosi della City: Time Square, il cuore pulsante di Manhattan. Sita al centro del Theater District, attraversata in diagonale dalla famosissima Broadway, la strada dei teatri, la piazza e i dintorni sono i luoghi più turistici della città, pertanto pieni di negozi di souvenir e fast-food (di pessimo livello).
Questa è una delle zone che ci piace meno e anche se molti la scelgono perchè gli alberghi sono un po’ più economici, sappiate che un motivo per la convenienza c’è. E’ un’area molto sporca, turistica (nel senso peggiore del termine) e poco raccomandabile. Ad ogni modo è veramente scenografica e i grattacieli tutto intorno, ricoperti dai maxi schermi la rendono veramente unica.
Poco distante, all’angolo fra la Sesta e la 42esima c’è Bryant Park, uno dei luoghi più belli e da scoprire della Grande Mela. Qua vale la pena fare una pausa prendendo una birra sui tavolini del baretto del parco, contornati da giovani yuppies appena usciti dagli uffici.
Sempre all’altezza di Time Square, ma sulle sponde dell’Hudson River c’è l’Intrepid, la portaerei che ospita l’Air & Space Museum. E’ una tappa imperdibile, soprattutto se siete a NY con bambini e ragazzi.
Nella parte più a sud di Midtown ci sono infine l’Empire State Building, sulla Quinta altezza 34esima, e il Flatiron Building (“il ferro da stiro”), sempre sulla Quinta all’incrocio con la Broadway. Qua a poca distanza c’è il 230 Fifth (www.230-fifth.com), uno dei migliori rooftop bar di New York, con vista sull’Empire.
Chelsea – Meatpacking District – Village – Soho – Nolita
Trait-d’union fra Midtown e Chelsea è l’High Line Park. Una passeggiata sopraelevata che costeggia l’Hudson realizzata negli ultimi anni (in alcuni punti ancora in costruzione) sulla vecchia ferrovia chiamata West Side Line. Il progetto ha permesso di riqualificare la zona al punto che stanno sorgendo condomini di lusso e attrazioni lungo tutto il tracciato. Inizia a nord subito dopo il Javits Center e passa per il Chelsea Market per poi finire al Withney Museum.
Percorrendo l’High Line si accede quindi a Chelsea, ma in particolare a tutti quei quartieri che noi consideriamo i più autentici di tutti, Chelsea appunto, Meatpacking District, il Village, Soho e Tribeca. Ognuno è un mondo a sé, particolare e affascinante.
Chelsea, è il quartiere delle gallerie d’arte e del gourmand. Proprio per questo non dovete perdervi la pausa pranzo al Chelsea Market, il grande mercato coperto ricavato da una ex fabbrica, tempio della gastronomia dove ogni negozio ha anche tavoli dove poter mangiare. Noi ci siamo buttati su The Lobster Place dove abbiamo mangiato sushi e gamberi giganti… eccezionale!
Da li si raggiunge una delle zone più nuove in quanto a rivalutazione di tutta Manhattan, il Meatpacking District. Era il distretto dei “macelli” diventato in pochi anni animato e frequentato soprattutto dai giovani. Locali, gallerie, negozi, il tutto si sviluppa lungo la High Line.
Dal Meatpacking, Ancora più giù si raggiunge il Village, Soho e Nolita (si chiama così perchè è l’abbreviazione di “North Of Little Italy“), altre zone modaiole, soprattutto Soho con le sue tranquille strade pavimentate contornate dai particolarissimi edifici ricavati da ex fabbriche tessili con enormi finestre che dovevano consentire ai sarti di avere più luce possibile. Oggi molti dei palazzi contengono loft di lusso ed è considerata una delle aree più care della città.
Il Greenwich Village ospita la New York University ed è ovviamente un quartiere frequentato da giovani. Non manchiamo mai di fare una passeggiata a Washington Square Park, soprattutto di domenica quando è pieno di bambini, anziani che giocano a scacchi e gente davvero interessante.
Proprio l’ultima volta che siamo stati a New York abbiamo preso un appartamento fra Soho e Nolita e lo abbiamo trovato il posto giusto per sentirci un po’ più local e meno turisti.
Chinatown e Little Italy
Questi due quartieri sono contigui e si comportano un po’ due compagni di banco a scuola, dove quello più forte e grosso, spinge l’altro occupando più spazio possibile. Ecco, il quartiere cinese più famoso al mondo sta ormai rosicchiando spazio alla comunità italo-americana, giorno dopo giorno.
Non è facile capire esattamente dove inizia uno e dove finisce l’altro, anche se a Little Italy è ben segnalata dalle caratteristiche insegne su Mulberry St., il cuore pulsante del quartiere pieno di ristoranti e negozi di souvenir.
Fare una passeggiata da queste parti è una tappa obbligata, ma per mangiare andate oltre e avventuratevi in qualche piccolo ristorantino di Chinatown. E’ molto probabile che non troverete nessuno che parla inglese, ma mangerete del vero cibo cinese davvero delizioso.
Financial District
Andando ancora più giù si arriva al Financial District, chiamato semplicemente Downtown, dove sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center e che ora ospita il One World Trade Center e il Memoriale dell’11 settembre. Un posto davvero toccante dove non si può evitare di commuoversi e di dedicare qualche minuto di raccoglimento.
Per visitare Downtown, la cosa migliore è scendere alla fermata Wall Street sulla Broadway. Qua vicino c’è la Trinity Church in cui siamo entrati grazie a una gentile signora che ci ha fermati e ce l’ha consigliata e il famosissimo Charging Bull (il Toro di Wall Street), la statua simbolo della forza e del potere economico del popolo americano.
A poca distanza c’è anche un tempio incontrastato dello shopping a basso costo, Century 21, dove è possibile fare discreti affari soprattutto se dovete fare regali.
Proprio sulla punta estrema di Manhattan, c’è il Battery Park da cui ammirare la vista sulla Statua della Libertà e il South Ferry Terminal, da dove si può prendere il traghetto gratuito per Staten Island. Quest’ultima non è particolarmente interessante ma noi lo abbiamo preso per fare avanti e indietro (25 minuti a tratta) ed ammirare la Statua della Libertà un po’ più da vicino, ma anche per visitare l’immenso porto con il Ponte Da Verrazzano e vedere lo skyline di Downtown e del New Jersey. Assolutamente consigliato!
E qui occorre aprire una parentesi. Vi sembrerà strano, ma nonostante le apparenze New York è uno dei posti più difficili da fotografare. I suoi enormi grattacieli ostruiscono la visuale, tutto si sviluppa in altezza e dalle parti basse della città non c’è mai una vista buona o abbastanza vicina per un’inquadratura panoramica. Tranne se andate sul Brooklyn Bridge, forse il punto più panoramico e fotogenico dell’intera città, al mattino presto, tra le nove e le dieci e mezzo. A quell’ora i pilastri del ponte sono illuminati dal sole con i grattaceli di Downtown sullo sfondo, le foto da li sono spettacolari.
La passeggiata sul ponte è molto piacevole, ma è davvero lunga e soprattutto col caldo o col freddo può essere impegnativa. Per questo noi di solito prendiamo la metro fino a Brooklyn e poi torniamo verso Manhattan percorrendo la pedonale sul ponte. Attenti però a non invadere la corsia riservata ai ciclisti altrimenti rischiate di essere investiti e pure insultati.
La vista dalla parte alta del ponte su New York e sulla baia è strepitosa; sulla sinistra si vede la Statua della Libertà, davanti tutta Downtown e sulla destra lo skyline con le guglie dell’Empire States Building e del Crysler Building luccicanti al sole. E poi Brooklyn, il New Jersey, i docks, insomma, tutta la città è davanti ai vostri occhi. Sedetevi su una panchina e godetevi questa meraviglia.
Per tornare verso Downtown si può anche decidere di prendere il ferry che dal Brookly Bridge Park porta al Pier 11, uno dei moli di fronte, a due passi da Wall Street.
Brooklyn
Brooklyn, uno dei più famosi e vasti quartieri di New York assieme a Queens e Bronx, merita assolutamente una visita, magari abbinando l’aspetto fotografico.
La parte che si affaccia su Manhattan si chiama DUMBO (Down Under the Manhattan Bridge Overpass) e va dal Brooklyn Bridge fino al Manhattan Bridge e poco oltre. Dalla parte opposta del Brookly Bridge invece c’è il Brooklyn Bridge Parc e la Brooklyn Bridge Promenade. Da circa un decennio, questo lato del ponte ha subito una rapida ascesa e rivalutazione, le vecchie fabbriche hanno lasciato posto a lussuosi condomini affacciati su Manhattan e la banchina è stata oggetto di un sapiente restyling diventando un punto di ritrovo domenicale per i newyorkesi che vengono a fare il picnic nei due piccoli parchi pubblici da cui è possibile ammirare l’eccezionale panorama sulla città.
Sulle stradine intorno ci sono tanti caffè e ristoranti di charme, tra cui lo storico River Caffè, ritrovo dei boss mafiosi negli anni venti, che venivano a mangiare qui probabilmente dopo aver accoppato qualcuno seppellendolo sotto il ponte. Roba da veri gangster! Questo è un luogo dove non farsi mancare un aperitivo all’ora del tramonto.
Da Dumbo, proprio sotto al Manhattan Bridge si possono fare le foto più belle dello skyline di New York, sia di giorno che di sera.
Coney Island
Se avete tempo ed e una bella giornata a disposizione, Coney Island merita una visita. Non di certo per la spiaggia che è piuttosto bruttina, ma per l’atmosfera che si respira. Forse non tutti ricorderanno il film I guerrieri della notte, ma per chi lo ha amato è un buon motivo di pellegrinaggio!
Noi l’abbiamo raggiunta comodamente in Metro con la linea gialla o arancione e ci siamo rimasti giusto il tempo di gustarci gli Hot Dog di Nathan’s, conosciuto come l’inventore del “cane caldo”!
Sempre a Coney Island c’è l’Acquario e un parco giochi da poco ristrutturato con il famoso Cyclone, la montagna russa simbolo della zona.
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Naturalmente, questi percorsi possono essere dilatati, allungati e modificati a piacimento, ma le cose essenziali da vedere in viaggio a New York sono queste.
Se poi volete proseguire il viaggio, le estensioni da New York sono infinite, ma noi vi consigliamo di dare un’occhiata a
Il nostro viaggio a Washinghton DC
Il nostro viaggio in Canada Orientale
Have a nice trip!