Ci siamo presi una cotta per la nuovissima BMW Gran Tourer!
La nostra passione per i viaggi è sempre stata dominante rispetto a quella per i motori, anche se, sin da piccoli, siamo sempre stati attratti da ogni cosa che si muove su ruote, siano esse due, tre, quattro o più. Abbiamo esplorato lo Yukatan su una rude Jeep decappottabile, Santorini con un rumorosissimo buggy, le colline toscane in sella ad una Vespa e la West Coast degli USA con la bizzarra Pontiac Sunfire. Ci siamo goduti il rombo dell’enorme Harley Davidson Street Glide, la disorientante guida a destra di Londra e Malta con utilitarie a noleggio, la velocità da ritiro della patente della Porsche.
Fino ad oggi, però, non siamo mai stati folgorati veramente da un’auto. Ci mancava sempre qualcosa. La funzionalità era spesso a scapito della grinta, le prestazioni a svantaggio dei consumi, la comodità all’immagine. E’ da più di un anno che cercavamo una vettura che ci permettesse di viaggiare in libertà con i bambini, di fare sport ma anche di arrivare ad un evento mondano senza “sfigurare” e di non dover stare attenti ai bagagli affrontando un giro “on the road” per l’Italia o l’Europa.
Una settimana fa i nostri amici della BMW Roma ci hanno dato la possibilità di provare (e viaggiare) a bordo della nuovissima BMW Gran Tourer e le nostre incertezze hanno iniziato a svanire. Insomma, senza voler rubare il lavoro ai giornalisti esperti di motori o far sembrare questo articolo uno spot, dobbiamo essere franchi: abbiamo trovato l’auto che mancava.
Tecnologica al punto da far invidia ad un razzo spaziale, sette posti (di cui due a scomparsa), un bagagliaio che permette di caricare di tutto e una guidabilità da auto sportiva (la 218 diesel) con accelerazione e tenuta di strada che divertono come poche.
Lo spirito “sportivo” di Miky è stato stuzzicato sui tornanti della Panoramica dell’Argentario dove, complice la tenuta di strada formidabile, la BMW Gran Tourer l’ha divertita e appagata. Il sempre critico Kiro, ambientalista convinto, ha scoperto come si può viaggiare con consumi bassissimi, grazie alle 8 marce del cambio automatico che la fa “volare” in autostrada a poco oltre i 2000 giri.
La prova del nove è stata, però, l’opinione dei bambini, che hanno talmente apprezzato la comodità e lo spazio dei sedili posteriori che non volevano più scendere, merito anche dei bocchettoni dell’aria condizionata che li tenevano freschissimi nonostante i 37 gradi esterni. E poi il bagagliaio, per noi fondamentale, che non ha rivali per un’auto di queste (ridotte) dimensioni.
L’ultimo aspetto che, secondo noi, rende la BMW Gran Tourer l’auto perfetta per una famiglia di viaggiatori come noi, è l’immagine, con una nota filosofica che da anni abbiamo fatto propria: l’understatement, ossia niente ostentazione, niente pacchianeria, ma senza rinunciare ad un grande marchio e ad una tecnologia evolutissima.
Spiacenti di dover citare Coco Chanel e non Pablo Neruda, ma è stata proprio lei a dire che “il lusso, se non è comodo, non è un lusso”. Beh, con la Gran Tourer, la BMW è riuscita a mettere in pratica le parole della grande stilista.
Tra qualche giorno ci attende un’avventura tra rafting, canyoning e hydrospeed sfidando la calura estiva e poi un viaggio on the road che vi sveleremo a breve.
Sarà la “prova del nove” per il binomio The Travel Jam e BMW Gran Tourer, ma siamo fiduciosi che confermerà le prime impressioni.
Vi terremo aggiornati… Promessa di The Travel Jam!