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Settimana bianca a Cervinia e Zermatt

Trascorrere la settimana bianca a Cervinia e Zermatt significa immergersi in uno dei comprensori più spettacolari al mondo per gli amanti dello sci e della montagna in generale. Altitudini incredibili, panorami mozzafiato, tanta tanta neve, sole 300 giorni l’anno ed il tutto contornato da cime leggendarie, celebri paesini di montagna e piste da sogno.

Tutta questa meraviglia ruota intorno all’inconfondibile sagoma a corno della montagna più famosa e fotografata del pianeta, il Monte Cervino – Matterhorn (4478 metri s.l.m.) che svetta maestoso dominando le montagne e le vallate circostanti mentre ai suoi piedi si trovano due delle altrettanto blasonate località sciistiche, Breuil-Cervinia (in Italia) e Zermatt (in Svizzera), che compongono un unico grande comprensorio per dedicarsi agli sport invernali tutto l’anno contornato dalla bellezza dei maggiori “quattromila” delle Alpi.

Definire quest’area sciistica un paradiso non è un’esagerazione. Basta leggere i nomi emblematici delle diverse zone che lo compongono – Cervino Ski Paradise, Matterhorn Ski Paradise, Matterhorn Glacier Paradise per capire che qui la parola Paradiso è usata spesso … e mai a caso!

I paesaggi sono tra i più belli mai visti in alta montagna, si scia sempre ad alta quota, in Italia e in Svizzera a scelta, su piste larghe, anzi, larghissime, e neve sempre perfetta (viste le altitudini non potrebbe essere altrimenti).

La bellezza di una vacanza a Cervinia e Zermatt si cela sia nella possibilità di sciare tutto il giorno a quote elevate, tra i 2000 ed i 3800 metri, oltretutto sempre su piste diverse, ma anche di assaporare il meglio sia della parte italiana che di quella svizzera.

Ed è questa una delle eterne diatribe: qual è la parte migliore? Premesso che si passa da un versante all’altro senza quasi accorgersene, possiamo dire che i due si equivalgono in un bilanciamento quasi perfetto. Il lato Cervinia – Valtournenche secondo noi ha piste migliori, molte di più e quindi assicura un divertimento maggiore. La parte svizzera gode, invece, di quella vista unica sul lato più caratteristico del Cervino (Materhorn) che rende ogni scorcio, sia dalle piste che da Zermatt, una vera emozione per gli occhi.

Ed è probabilmente per questo motivo, ossia per far assaporare ai visitatori il meglio di entrambi i mondi che nel 2023 è stato completato uno dei più grandi progetti di alta montagna al mondo, il Matterhorn Alpine Crossing (Matterhorn Glacier Ride) che consente di spostarsi con o senza sci tra le due località, da Breuil-Cervinia a Zermatt e viceversa, passando per il Piccolo Cervino, a quota 3883 metri s.l.m. dove si trova anche la stazione a monte più alta d’Europa.

Ovviamente, come sempre, non è tutto oro quel che luccica. Nemmeno da queste parti dove sulla carta sarebbe tutto perfetto. Altitudini simili comportano a volte forti venti che soffiano sulle piste fino a 150 km/h e si rischia di essere rapidamente avvolti nelle nuvole. Queste cose per fortuna accadono anche altrove, però un suggerimento assolutamente da considerare, se uno se lo può permettere, è di fare un check del meteo prima di prenotare una vacanza sugli sci a Breuil-Cervinia. Noi abbiamo fatto cosi, praticamente un last minute i primi di marzo con sole splendente e cielo blu cobalto e l’esperienza è stata indimenticabile.

Quindi, appena le previsioni si sono messe bene, abbiamo prenotato un albergo a Breuil-Cervinia, che, dopo una accurata ricerca, ci è sembrata la località più “equilibrata” dove alloggiare per quasi tutta la vacanza. Perché per “quasi” tutta ve lo racconteremo tra poco.

Breuil-Cervinia (2050 metri s.l.m.) è una delle stazioni sciistiche più rinomate della Valle D’Aosta ed è il punto di accesso privilegiato per le meravigliose piste del Cervino Ski Paradise e dei compressori collegati. Si trova in fondo ad una stretta e ombrosa vallata, contornata dalle altissime pareti rocciose delle montagne circostanti. Ospita numerosi hotel, spesso criticati per la loro architettura (in generale qui si è sempre polemizzato per l’eccessivo sviluppo edilizio), che però secondo noi non danno per nulla fastidio ed alcuni, grandi e moderni, che sorgono solitari sui pendii dei monti, hanno persino un loro fascino. E poi, molti di questi sono ski-in/ski-out perché affacciati direttamente sulle piste. Cosa impagabile!

Cervinia in realtà è un paesino abbastanza piccolo, con un centro dove si trovano le principali scuole di sci, un corso pedonale ed i parcheggi per gli impianti. In centro il buio arriva presto, mentre gli hotel in alto restano assolati più a lungo, come anche le cime innevate delle montagne, creando immagini suggestive.

In alternativa a Breuil-Cervinia c’è il paesino di Valtournenche, qualche chilometro prima e situato molto più in basso. Grazie alla moderna funivia di Gran Sometta, Valtournenche è diventato il secondo punto di accesso per raggiungere il Cervino Ski Paradise e la parte svizzera ed è cento dell’omonimo comprensorio sciistico molto piacevole e perfettamente collegato con quello di Cervinia con cui praticamente è tutt’uno. Infatti, la funivia porta agevolmente sulla cima di Salette da dove si può sciare sia sulle piste di Valtournenche che su quelle di Cervinia e raggiungere agevomente la Svizzera. Il paesino, invece, in termini di strutture e paesaggi ovviamente non è paragonabile a Cervinia.

Infine, per chi oltre a sciare in questo paradiso ha voglia anche di mondanità, lusso, ristoranti esclusivi e vita notturna l’alternativa alle due località precedenti è Zermatt. Una delle stazioni sciistiche più blasonate del mondo, chic, snob, nota per la vista più spettacolare sul Monte Cervino, questo delizioso paesino ha saputo conservare anche un fascino antico e particolare, come le casette di legno e i fienili dello storico quartiere Hinterdorf, in pieno centro.

A Zermatt è proibita la circolazione di ogni tipo di veicolo, tranne a trazione elettrica. A dire il vero, da un lato l’assenza di auto è piacevole, dall’altra ovunque – anche per quelle che sembrano aree pedonali – girano dei fastidiosi piccoli furgoncini elettrici che fungono da taxi o da portavalige e bisogna stare in continuazione attenti a non essere investiti. Trovandosi in Svizzera, alloggiare a Zermatt logicamente comporta un (quasi) raddoppio dei prezzi, sia per gli hotel che per lo skipass, oltre a tutto il resto. Quindi, è un paesino bellissimo, ma non certo a buon mercato.

Di solito chi sceglie una vacanza sugli sci a Breuil-Cervinia-Valtournenche-Zermatt opta per un hotel o camera in una di queste località per poi sciare, grazie ai collegamenti perfetti, sia in Italia che in Svizzera, trovandosi spesso, però, ad avere il rammarico di non aver visto tutto, di non aver avuto abbastanza tempo per godersi baite panoramiche e piste meravigliose. Se da Cervinia si parte per sciare fino a Zermatt (di seguito racconteremo tutta la parte sciistica) bisogna tenere presente che l’ultima corsa del Matterhorn Express per rientrare in Italia è alle ore 15.00. E viceversa.

E cosi, avendo una gran voglia di esplorare ogni angolo di questo paradiso, la nostra scelta è stata di trascorrere 4 notti a Cervinia e poi, lasciando i bagagli in hotel (ma potevamo tranquillamente poggiarli anche nel portabagagli della macchina), con due zaini sulle spalle con dentro delle scarpe, un maglione, la biancheria per la notte e lo spazzolino, raggiungere sciando Zermatt dove passare altre 2 notti per poi rientrare comodamente a Cervinia sempre con gli sci, recuperare l’auto e tornare a casa. Sembra un po’ complicato però alla fine è stata una bellissima esperienza.

Tutto ciò perché sia Cervinia che Zermatt offrono troppo per trascurare l’una o l’altra, formano oltretutto il medesimo comprensorio sciistico. Certamente ci si può muovere tra le due località anche in auto, facendo però un giro assurdo di 226 km e quasi 4 ore di strada che separa i due paesi altrimenti vicinissimi.

I nostri itinerari di sci

Come piste e panorami Breuil-Cervinia, Valtournenche e Zermatt hanno pochi rivali. Partiamo dal fatto che è il comprensorio sciistico più alto d’Europa. L’altitudine praticamente non si accusa e la meraviglia di sciare qui, assaporando la montagna più estrema, è davvero incredibile.

Ci sono oltre 100 piste, quasi tutte molto larghe e relativamente facili il che aumenta il divertimento per la maggior parte degli sciatori. Tante rosse, varie blu ed alcune nere compongono una ragnatela che permette di sciare in varie parti del comprensorio senza mai ripetere la stessa discesa. Le piste sono perfettamente battute, cosa abbastanza scontata visto che a questa altitudine la neve è sempre bella e abbondante e che sui ghiacciai si scia persino d’estate. Poi ci sono gli impianti di risalita. Oltre 40 tra modernissime cabinovie, seggiovie riscaldate e alcune (poche) un pò lente e datate. Il voto complessivo in ogni caso resta alto.

E poi c’è il capolavoro: il Matterhorn Express, la cabinovia che dal centro di Zermatt porta, senza dover mai scendere, fino a 3200 metro s.l.m., praticamente sul versante italiano. Ma andiamo per ordine. La caratteristica principale che contraddistingue i comprensori Breuil-Cervinia-Valtournenche-Zermatt è la lunghezza delle discese. Come esempio, da Cervinia si può salire a 3883 metri sul Piccolo Cervino e da li sciare per chilometri fino ad arrivare di nuovo a Cervinia senza dover prendere un altro impianto. Lo stesso sul versante svizzero, dove sempre dal Piccolo Cervino si arriva a Zermatt sciando non stop.

Bisogna fare solo attenzione allo skipass ed acquistarlo quando si ha già chiaro dove si vuole sciare ogni giorno ed i percorsi. Ci sono infatti diverse opzioni, ma la principale riguarda la differenza fra quello italiano per sciare fra Cervinia e Valtournenche e quello “internazionale” che permette di sciare liberamente sia in Italia che in Svizzera, quindi ovunque anche a Zermatt e dintorni. Ovviamente il secondo costa di più, però alla fine regala la libertà di muoversi. Noi abbiamo preso subito l’internazionale per tutti i giorni. Attenzione a non perderlo però perché, a differenza del Dolomiti Superski ed altri qui purtroppo non è nominale.

Tutto il comprensorio sciistico si può dividere in 4 parti distinte, ma come già detto ben collegate. Per capire le dimensioni, se si è sciatori esperti si potrebbe fare quasi tutto in una sola giornata, ovviamente senza soste. Il consiglio migliore, però, datoci dal miglior maestro di sci della zona, è di concentrarsi sulle varie zone così da assaporare le numerose piste a disposizione.

Noi ci siamo organizzati così:

  • il primo giorno Cervinia,
  • il secondo Cervinia e Valtournenche,
  • il terzo siamo arrivati in Svizzera fino a Furi,
  • il quarto ed il quinto a Zermatt
  • il sesto da Zermatt a Cervinia.

In ogni caso orientarsi, mappa alla mano (scaricabile anche online, oltre alla apposita App) è davvero facilissimo.

Il primo percorso si fa partendo dal centro di Cervinia (2050 metri s.l.m.) da dove si prende la cabinovia che porta a Plan Maison (2555 metri s.l.m.), poi Theodullpass (3301 metri s.l.m.) ed infine a Plateau Rosa/Testa Grigia (3480 metri s.l.m.). Ci sono belle piste sia sulla destra che sulla sinistra di questo tracciato disegnato delle cabinovie, lungo il quale si trovano anche delle seggiovie più brevi. Non vi aspettate romantici rifugi come sulle Dolomiti. Qui la maggior parte dei punti di ristoro si trovano perlopiù all’arrivo delle cabinovie che sono delle vere stazioni ad alta quota, fatte di cemento armato con antenne sui tetti e imponenza che resiste a venti ed intemperie.

Da Plateau Rosa/Testa Grigia (3480 metri s.l.m.) dove, sul pavimento della stazione appena scesi dalla gondola si trova la linea gialla che segna il confine tra l’Italia e la Svizzera, si raggiunge, passando per una singolare porta automatica con la bandiera dello stato elvetico e prendendo un’altra funivia da ben 125 posti, il Piccolo Cervino (Matterhorn Glacier Paradise) che con i suoi 3.883 m di altitudine ospita la stazione a monte più alta d’Europa.

Da lì si apre un panorama unico su ben 38 “quattromila”, dal Monte Bianco al Monte Rosa, e su una dozzina dei più famosi ghiacciai di ben 3 nazioni diverse. Spettacolare la terrazza panoramica accessibile con un ascensore da dentro la grotta scavata all’interno della stazione.

Per chi cerca divertimento e bella musica alla fine della giornata di sci, i due rifugi “must” sulle piste di Cervinia per l’Apres Ski sono il Love, dove spesso c’è il deejay, il sax e si balla anche sui tavoli, con una vista panoramica sulle montagne, ed il Super G Italian Mountain Club, a qualche centinaia di metri, più riparato in caso di vento. Si raggiungono entrambi tenendosi a destra della stazione di Plain Maison. Per continuare poi l’Apres Ski anche in paese, ci sono poi numerosi bar lungo la zona pedonale.

Il secondo percorso sono le piste di Valtournenche, anch’esse molto belle. Da Cervinia si sale sempre fino a Plateau Rosa/Testa Grigia però da lì si scende tenendosi a sinistra fino a Colle Superiore/Cime Bianche (3090 metri s.l.m.) per poi sciare per quasi 15 km su una delle più belle piste della zona, la Gran Pista, che arriva dritta nel paesino di Valtournenche al parcheggio della funivia. Da lì, invece, per salire, si prende la cabinovia per Salette e poi un’altra per raggiungere Colle Superiore/Cime Bianche.

Occorre precisare che in tutto il comprensorio, che si scii sulle piste di Cervinia, di Valtournenchea o di Zermatt la grande quantità e le ampiezze delle piste danno sempre la sensazione, anche in altissima stagione, che ci sia poca gente. Le piste spesso si sdoppiano, a volte si triplicano, ossia si scia su percorsi alternativi per arrivare allo stesso punto il che distribuisce meglio gli sciatori, non crea ingorghi e aumenta il piacere.

Il versante svizzero

Premesso che da Cervinia si può tranquillamente sciare in Svizzera godendosi appieno tutte le piste, noi abbiamo deciso di dedicare gli ultimi due giorni a quest’area trasferendoci a Zermatt con gli sci e zaino in spalla con dentro il necessario per trascorrere due notti in questo incantevole paesino. E’ sicuramente la soluzione migliore visto che in macchina da Cervinia ci si metterebbero più di 4 ore!

Per raggiungere il versante Svizzero (ricordatevi dello skipass internazionale) da Cervinia si scende a Plateau Rosa/Testa Grigia (3480 metri s.l.m.) e da lì si tiene la destra seguendo la direzione Zermatt. A proposito, la segnaletica delle piste e delle direzioni è ottima e tenendo conto che da un lato si scende fino a Cervinia e dall’altro a Zermatt perdersi è pressoché impossible, tranne se ci si dovesse trovare in mezzo a una bufera di neve. Si può arrivare in Svizzera anche salendo da Plateau Rosa al Piccolo Cervino (Matterhorn Glacier Paradise) passando per la famosa porta con la bandiera svizzera, tanto poi la pista si congiunge con quella principale.

La prima stazione che si incontra dopo pochi minuti di discesa verso Zermatt è la mastodontica Trockener Steg. Un enorme complesso di cemento con ristoranti, bar, solarium, che funge da arrivo del Matterhorn Express, la moderna cabinovia blu che parte da Zermatt passando per le stazioni intermedie di Furi e Schwarzsee, e punto di partenza per arrivare sulla punta del Piccolo Cervino (Matterhorn Glacier Paradise).

Il lato svizzero è forse meno bello come piste però, sebbene ci dispiaccia ammetterlo, è quello più spettacolare in quanto a panorama per via del Monte Cervino diventa sempre più bello man mano che si scende mostrando la sua famosa sagoma a corno. Per ammirarlo al meglio da vicino e scattare qualche foto, dalla stazione Trockener Steg si deve tenere la sinistra verso Schwarzsee (2583 metri s.l.m.) e prendere per una sola fermata il Matterhorn Express risalendo alla stazione di Furgg. Quello è sicuramente il punto con la vista più bella sull’iconico “corno” delle Alpi.

Da Furgg si prende la bellissima pista rossa n.51. Il paesaggio diventa più boschivo e, ammirando dall’alto tutta Zermatt si scende direttamente a Furi, pittoresco paesino giù a valle, poco prima di entrare a Zermatt. Furi è la stazione-snodo da cui si ritorna in Italia (ultima corsa ore 15.30 pero bisogna sempre controllare le variazioni), che collega il centro di Zermatt e permette di raggiungere le piste più belle che dominano Zermatt risalendo a Riffelberg (2582 metri s.l.m.) e da lì, con il pittoresco trenino che si arrampica in mezzo alla neve, all’osservatorio di Gornergrat (3089 metri s.l.m.).

Non esiste un paesaggio più “svizzero” di quello che si ammira risalendo a Gornergrat. La vista sul monte Cervino è straordinaria, i trenini rossi che procedono lentamente, le montagne circostanti ricoperte di neve, le baite. Il tutto dominato dal complesso dell’osservatorio astronomico di Gornergrat che sembra uscito da un film di 007. E’ anche un hotel, il più alto delle Alpi, con una bellissima terrazza dove gustare una fonduta o un aperitivo ammirando il panorama.

Le piste sono facili, belle ed assolate. A circa metà discesa verso Furi si trova anche Iglu-Dorf, un enorme igloo realizzato interamente di ghiaccio che ospita un albergo con poche stanze, mentre nell’area all’esterno c’è un bar dove godersi l’apres ski e prendere il sole. Vale assolutamente una sosta.

Dal punto di vista pratico, per evitare di sciare tutto il giorno con lo zaino in spalla, noi ci siamo diretti subito a Zermatt e per posare il bagaglio, anzichè raggiungere l’hotel che avevamo prenotato perdendo troppo tempo, abbiamo utilizzato un servizio super comodo: nella stazione della cabinovia si trova un grande e comodissimo deposito automatico di sci e scarponi con armadietti riscaldati al costo di €12 al giorno. Abbiamo quindi lasciato gli zaini e ci siamo rimessi gli sci ai piedi!

La seconda area sciistica di Zermatt è quella della stazione di Rothorn (3103 metri s.l.m.). La si raggiunge dal centro di Zermatt oppure, come abbiamo fatto noi, da Gornergrat seguendo gli impianti Gant-Blauherd-Rothorn. Piste molto belle da non mancare. A differenza di Gornergrat che si può fare anche in giornata da Cervinia, per godersi le piste di Rothorn-Blauherd-Sunnegga e non rischiare di non fare a tempo a rientrare in Italia noi le abbiamo lasciate per i due giorni trascorsi a Zermatt. Anche perché, oltre i paesaggi che meritano essere goduti senza fretta, ci sono anche qui alcuni meravigliosi spot panoramici come il Blue Lounge, alla cabinovia di Blauherd.

Qualora tutto dovesse sembrarvi complicato, in realtà, mappa alla mano, è facilissimo. Sia nella parte italiana che in quella svizzera le distanze sono meno impegnative di quanto sembra già per un sciatore medio.

Considerato che Zermatt è pedonale (ricorderete che sono ammessi solo mezzi elettrici?) il deposito sci si è rivelato provvidenziale in quanto una volta finita la giornata sciistica abbiamo lasciato tutta l’attrezzatura e, tirando fuori dagli zaini le scarpe da passeggio, ci siamo incamminati lungo il fiume raggiungendo in pochi minuti il centro e quindi il nostro albergo.

Una piccola nota. Da Furi a Zermatt si scende anche su una corta pista-raccordo dove, circa a metà strada, si trova Hennustall, uno dei luoghi più divertenti di Zermatt per l’Apres ski.

E cosi siamo arrivati a Zermatt, una delle perle svizzere che attira ogni anno la mondanità internazionale. In fondo ad una stretta vallata, attraversata dal fiume Vispa, la cittadina, oltre a chalet milionari, offre bei ristoranti, boutique di lusso e movimentata vita notturna. Il cuore della cittadina è la Bahnhofstrasse, la strada principale, ed è qui che bisogna cercare di alloggiare per immergersi nella sua atmosfera.

Da non perdere il Matterhorn Museum ed una passeggiata nel “quartiere” vecchio (praticamente due stradine a metà della Bahnhofstrasse) dove si trovano le singolari casette di legno con fienili e stalle appoggiate su basamenti di legno e pietra che ricordano il fascino e la tradizione montanara della Svizzera d’altri tempi.

E cosi, l’ultimo giorno, dopo una bella colazione a Zermatt, abbiamo fatto una bella passeggiata fino alla stazione Matterhorn Express, ci siamo infilati gli scarponi e sci alla mano siamo saliti sulla cabinovia che ci ha portato dritti a Trockener Steg e da li fino al Piccolo Cervino. Eravamo di nuovo in Italia, ammirando le bellissime piste di Cervinia-Valtournenche.

Fermandoci per un Vin-Brulè lungo la discesa verso l’hotel ci siamo detti che questa è stata una delle più belle settimane di sci che abbiamo mai vissuto.

Complice il bel tempo, l’hotel ski-in/ski-out di Cervinia, la varietà di piste facili e piacevolissime che ci hanno permesso di sciare come mai prima, partendo verso le 10 del mattino per rientrare alle cinque del pomeriggio senza alcuna fatica e, non ultimo, la bellezza di sciare e visitare luoghi affascinanti in due nazioni diverse, l’Italia e la Svizzera.

[Leggi anche il nostro racconto della settimana bianca a Cortina d’Ampezzo]