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Viaggio in Alsazia

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ercate un luogo inusuale ed affascinante per una fuga romantica, tra paesini fiabeschi, colline ricoperte di vigne, ostelli di charme e alta cucina francese? Allora programmate un viaggio in Alsazia! … Questo meraviglioso angolo della Francia, al confine con la Svizzera e la Germania è un luogo da intenditori, da amanti del vino e per le buone forchette, godereccio, pittoresco, che ha conservato atmosfere talmente suggestive da renderle difficili da raccontare. Uno di quei posti che ci spingono a dire “ora mollo tutto e mi trasferisco qui, per sempre.”

Colmar - Alsazia

Fino a qualche secolo fa crocevia delle principali tratte europee, dove cavalieri, messaggeri e calessi carichi di merci transitavano le sue boscose strade piene di locande e pub, oggi è una zona dove difficilmente ci capitate per caso, salvo che – come noi – dovete andare in Svizzera dalla Francia o dalla Germania. Altrimenti, la cosa migliore da fare è prendere un aereo per la bellissima Strasburgo, la capitale dell’Alsazia, per poi noleggiare un’auto e partire alla scoperta di questa terra.
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Strasburgo è anche sede del Parlamento Europeo, ma ciò non vi deve trarre in inganno, nemmeno se leggete da qualche parte che è una città vivace e cosmopolita. Sono tutte frottole … e per fortuna! In realtà è una cittadina meravigliosamente pacata e tranquilla, con un antichissimo centro storico tutto raccolto attorno alla strepitosa Cattedrale di Notre Dame, uno dei più maestosi edifici gotici mai costruiti, non solo in Francia, ma in tutta Europa.

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Dormite la prima notte a Strasburgo, rigorosamente nei pressi della Cattedrale. Non avendo prenotato, con un po’ di fortuna abbiamo trovato una colombaia a soli 100 metri da questa, all’Hotel De Rohan (www.hotel-rohan.com), un 3 stelle che, però, come tutte le locande francesi garantisce piacevolissime e romantiche atmosfere. In ogni caso, la scelta di hotel nei paraggi è davvero ampia, ma attenti alla disponibilità per via delle sessioni del parlamento.

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L’Hotel De Rohan si trova sull’animata Rue Du Maroquin, vivace vicolo pieno di ristoranti e locali che collega la piazza della Cattedrale con la caratteristica Place de la Grande Boucherie. A pochi metri da lì, lungo il fiume, è sito anche il Palais Des Rohan, chiamato la Piccola Versailles.

Cenate da Le Gruber, tipico ristorante su Rue Du Maroquin, le cui tartes flambees sono deliziose, e poi andate sulla piazza della cattedrale a vedere Notre Dame illuminata. Spettacolare.

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La mattina seguente fate colazione fuori dall’hotel, con burro e croissant in uno qualsiasi dei numerosi cafè, poi incamminatevi a piedi lungo le vie centrali verso Le Petite France, un gruppo di stradine al margine del centro, caratterizzate dalle tipiche maisons a colombages, dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Da lì prendete uno dei battelli che fanno il giro dei canali. In 40 minuti di navigazione, contornati di salici piangenti e paperelle, passerete sotto il Parlamento Europeo, vedrete le famose dighe, le chiuse e tutto il resto. Pranzate a Petit France, poi prendete l’auto e via dalla città.

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Prendete l’autostrada in direzione Colmar (verso il confine con la Svizzera, per intenderci) e dopo una trentina di chilometri uscite a Selestat. Da lì inizia la parte più suggestiva e affascinante dell’Alsazia, attraversata dalla Routes Des Vins – la Strada dei vini – che serpeggia tra vigneti e piccoli borghi racchiusi sulle colline tra il Monte Vosgi e la vallata.

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Siete nel cuore dell’Alsazia, nella terra del miglior Riesling, del Pinot e del Gewurztraminer – vini fruttati, dolci, da abbinare ad un piatto di patè di fois gras, escargot, formaggi o altri tipici pietanze alsaziane.
La strada attraversa piccoli borghi pittoreschi letteralmente circondati dalle rigogliose vigne che si spingono quasi fin dentro le case.
Deviando dalla strada principale raggiungerete prima Ribeauvillé, un luogo che sembra davvero uscito dalle fiabe.

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Da lì andate al vicino Requewihr e poi, sempre costeggiando il monte senza mai addentrarvici, proseguite per Katzenthal e all’impronunciabile Niedermorschwihr fino alla favolosa Turckheim. Sono questi i villaggi più belli e caratteristici. Qui ogni famiglia ha un vigneto, la gente ama la sua terra, coltiva le tradizioni e accoglie col sorriso i forestieri. Fermatevi anche nelle cantine lungo la strada, fate qualche degustazione, godetevi questa fantastica dimensione e prendetevi tutto il tempo che vorrete.

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La strada dei vini è talmente bella che, trovandoci per caso a passare davanti ad una locanda di Katzenthal, decidemmo di passare la notte lì, per poterci svegliare con il canto del gallo e l’odore di caffè e croissant caldi. Abbiamo dormito ed anche mangiato in maniera strepitosa all’Hotel l’Agneau (www.agneau-katzenthal.com).

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Il giorno dopo lo abbiamo dedicato interamente a Colmar, il fiore all’occhiello dell’Alsazia, una cittadina che sembra davvero uscita dai racconti medievali e che ha conservato gelosamente il suo incredibile fascino. Dopo aver parcheggiato a ridosso del centro storico, ci siamo incamminati lungo la Grand Rue, una delle stradine principali e dopo poco abbiamo raggiunto l’incrocio con la Rue des Marchands dove c’è il luogo più emblematico di Colmar e dell’intera Alsazia – una piccola piazzetta irregolare su cui affacciano alcune tra le più belle maisons a colombages.

Esposte perfettamente al sole, si prestano alla perfezione per una meravigliosa foto ricordo, da scattare dal marciapiede di fronte, in mezzo ai paletti di ferro.

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Da lì fate un giro sulle strade intorno e poi raggiungete la confinante area chiamata Petit Venice, famosissima per i suoi piccoli canali con salici piangenti i cui rami sfiorano l’acqua su cui affacciano delle casette coloratissime con balconi fioriti e tetti, uno scenario talmente pittoresco da sembrare immortalato da qualche pittore. Godetevelo.

Con questo il nostro viaggio in Alsazia è finito. Siamo saliti in auto, con un po’ di casse di vino nel bagagliaio, e ci siamo diretti verso il confine con la Svizzera. Lasciando per sempre un po’ del nostro cuore tra gli assolati vigneti di questa meravigliosa terra.

Bon Voyage!

 

P.S. Fate attenzione, a volte anche il semplice Pinot, per non parlare del Riesling e del Gewurztraminer, risulta troppo dolce per essere bevuto come vino normale con carne o bollito.

La mappa del nostro viaggio in Alsazia