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Viaggio a Vienna

Bella, elegante, ricca e rassicurante, Vienna ha due facce perfettamente coniugate; una di città cosmopolita, con una vita pubblica e culturale di primissimo piano, centro di affari e sede di banche e multinazionali (come testimoniano i modernissimi grattaceli che si intravvedono mentre si atterra) e poi quella di piccola cittadina a dimensione umana, vivibile, tranquilla e pulita dove ordine e regole la fanno da padroni. Gli austriaci la considerano la città dei vecchi, in contrapposizione ad Innsbruck che sarebbe quella dei giovani, ma se possiamo dire la nostra… a noi non ci è sembrato proprio così!

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Il nostro ultimo viaggio a Vienna lo abbiamo fatto ad agosto e le strade del centro erano colme di ragazze e ragazzi che riempivano chiassosamente (per i canoni locali, s’intende) i tanti bar e ristoranti all’aperto dove musica e cocktail facevano da cornice ad una vita notturna all’insegna del divertimento e dello svago.

Un problema non da poco nell’organizzazione del viaggio a Vienna – che merita essere vista soprattutto d’estate o nel periodo natalizio – sono gli alberghi. Tranne gli storici Sacher e San Souci, strepitosi, ma non per tutti, per il resto il livello degli hotel è sorprendentemente basso per un posto con altissimo standard come la capitale austriaca e, pertanto, uno vale l’altro, basta cercarlo in centro, magari intorno al Duomo di Santo Stefano, cuore della città, e confrontare le offerte migliori.

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Il centro storico di Vienna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, è in realtà un piccolo quadrato racchiuso tra il Canale Donau (non vi sbagliate, quello non è il Danubio, che invece si trova poco dopo a est) e il complesso imperiale di Hofburg, una decina di isolati da girare assolutamente a piedi o noleggiando la bici. Le sue bellissime strade ospitano sfarzosi edifici di straordinaria bellezza, negozi di lusso, ristoranti e sulle stradine più piccole palazzi aristocratici e locali alla moda.

Il cuore di Vienna, come abbiamo detto, è il maestoso Duomo di Santo Stefano, di epoca gotica, le cui guglie dominano la città. Accanto c’è Graben, la strada più famosa di Vienna (cortissima e pedonale) da cui si arriva a Kohlmarkt dove, al numero 14 si trova la più nota e storica pasticceria della città, Demel.

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Kohlmarkt, sempre pedonale come la maggior parte del centro, porta dritta in Michaellerplatz, ingresso dello straordinario Complesso di Hofburg (anche se l’accesso ufficiale si trova nella vicina Josefplatz), mentre dalla parte opposta c’è la zona del centro che ospita i ristoranti e la vita notturna. Lì, a due passi dal Duomo c’è anche la Hoher Markt dove si trova il famosissimo Orologio Anker, incastonato tra due edifici, le cui dodici statue che compongono il meccanismo sfilano a mezzogiorno ricevendo l’applauso dei turisti. Non si può certo definire un’esperienza esaltante, ma date le distanze ridotte andarlo a vedere non vi costerà molta strada.

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Hofburg è uni dei più straordinari complessi imperiali al mondo, centro del potere austriaco per quasi sei secoli. Un conglomerato di palazzi, corti e cortili collegati tra loro, e il famosissimo Maneggio d’Inverno dove ancora oggi vengono addestrati i cavalli di Lipizza e in cui si può assistere ad uno degli spettacoli della Scuola Spagnola di equitazione. Purtroppo gli spettacoli non sono moltissimi, quindi se si vuole essere certi di assistervi è meglio consultare il calendario degli eventi.

Il complesso è aperto e in realtà fa parte del centro storico. Si può andare in giro liberamente, passare da un cortile all’altro ed attraversarlo. Solo per visitarlo all’interno serve un biglietto. In questo caso potreste accedere quindi al Museo di Sissi (corredato anche dal Museo delle Argenterie e dagli Appartamenti Imperiali), tanto decantato, però, quanto deludente. Troppo concentrato su Romy Schneider e i suoi famosi film, piuttosto che sulla vera vita della principessa. E’ tutto dire: non è piaciuto neanche a nostra figlia di 8 anni!

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Visitate Hofburg di giorno e poi tornateci la sera per una passeggiata quando è illuminato. Avrete la sensazione, mentre camminate tra i palazzi, che vi potrete imbattere in un principe a cavallo o messaggero di qualche sovrano venuto da lontano per chiedere un armistizio all’Imperatore.

La parte più emblematica e da fotografare è Heldenplatz dove sorge la larghissima facciata ovale di Neue Hofburg, illuminata benissimo dal primo pomeriggio in poi.

Per cena andate dall’altra parte rispetto a Hofburg, da Beim Czaak in Postgasse 15, tipica osteria viennese molto frequentata, perciò è consigliabile la prenotazione (d’estate chiedete un tavolo all’sterno, sulla piazzetta). Ordinate una Wienerschnitzel e una birra, per finire con una Sachertorte, i must di Vienna. Non vi serve altro.

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Il giorno successivo, soprattutto se avete le bici, andate a visitare il Parlamento (bello, ma nulla di particolare), poi il Municipio – Rathouse, che vale quei cinque minuti che gli dedicherete e la cui guglia è la seconda più alta dopo quella del Duomo di Santo Stefano.

Poi prendete la metropolitana – linea U4 – per raggiungere il Castello di Schonbrunn (Schonbrunn Schloss), una delle attrazioni più meritevole di Vienna. Casa imperiale dal 1730 al 1918 sita in aperta campagna oggi, grazie alla crescita della città, si trova inglobato alla periferia anche se l’atmosfera è comunque suggestiva per via dell’enorme parco circostante, bello e curato, al cui interno lungo i viali troverete la Serra delle palme, la Voliera, la Fontana di Nettuno e il Labirinto.

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Il Castello, elegante e allegro da fuori, è una delusione all’interno soprattutto per chi viene dall’Italia (o dalla Francia) ed è pertanto abituato allo sfarzo e alla ricchezza dei palazzi e delle regge nostrane. Le stanze sono un po’ tristi, modeste, e ci si chiede perché gli Asburgo, pur sempre delle teste coronate, non si coccolassero un po’ di più!

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Bellissimo l’effetto di contrapposizione tra il castello e la Gloriette, un edificio più piccolo costruito sulla sommità della collina, che si specchia nel lago artificiale in perfetta simmetria con il parco e il paesaggio circostante. Ospita un elegante caffè, dove sedersi ad ammirare il panorama.

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E se non vi siete stufati di bei palazzi imperiali, tornando verso il centro andate a visitare il maestoso Palazzo di Belvedere per poi fermarvi a cena da Salm Brau Klosterbrauerei sulla Renneweg 8, storica locanda e birreria sita in prossimità del palazzo più basso del Belvedere.

Così, Vienna si presta a tutto, dal weekend estivo a qualche giorno da passare immergendosi nella meravigliosa atmosfera natalizia che qui è particolarmente sentita. In alternativa potrebbe essere una tappa d’obbligo per un giro in auto dell’Austria dove vale la pena visitare anche le bellissime Salisburgo e Innsbruck e avventurarsi tra le meravigliose montagne della Carinzia, magari anche con i bambini (o le sacche da golf) al seguito.

Gute Fahrt!

La mappa del nostro viaggio a Vienna