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Viaggio a Barcellona

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er alcuni Barcellona è la città più bella della Spagna, per altri addirittura d’Europa. Ma basta un weekend per capire che queste affermazioni sono un po’ esagerate… Anche se un viaggio a Barcellona vale assolutamente la pena: le si deve attribuire il merito di essere una metropoli piacevole ed assolata, un importante porto commerciale, nonché meta estiva per diciottenni squattrinati che, con zaino in spalla, vengono qui per rimorchiare con la scusa di studiare lo spagnolo e apprendere la cultura iberica. Insomma, una specie di ostello della gioventù mascherata da città seria.

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Per il resto Barcellona è un luogo sorprendentemente tranquillo, organizzato e rispettoso delle regole. Se immaginate una città caotica, tutta ingorghi, clacson, chiassosi pescivendoli, nacchere e maracas vi sbagliate. Sembra di stare in Svizzera; poche auto che si fermano diligentemente sulle strisce per far passare i pedoni, parcheggi sotterranei ovunque, viali alberati i cui larghissimi marciapiedi invitano a lunghe e rilassanti passeggiate (si gira praticamente a piedi), ritmi lenti e rilassati.
Inoltre, essendo una città moderna, offre molto poco anche a chi cerca il fascino dei luoghi storici, quartieri suggestivi o atmosfere antiche. Insomma, pochi Antonio Banderas appoggiati sui muri scrostati con chitarre in mano e ancora meno danzatrici di flamenco affacciate alle finestre delle sale da ballo. A dire il vero, non ne abbiamo vista nemmeno una… Cavolo!

La zona migliore per alloggiare a Barcellona è sicuramente il lussuoso quartiere Eixample e non c’è da spaventarsi, perché a Barcellona il concetto di lusso a cinque stelle si traduce in prezzi davvero abbordabili rispetto alle altre mete europee. Tanti ottimi hotel, concentrati intorno al prestigioso viale Paseig de Gracia e sulle strade laterali, a 10 minuti a piedi sia dalla Sagrada Familia, la famosa cattedrale del geniale e folle architetto Gaudì che, nella direzione opposta, da Piazza Catalunya, centro geografico della città da cui inizia la Rambla.

Noi siamo stati all’Hotel Claris (un SLH Hotel), sito su Carrer de Valencia che è una traversa della già nominata Paseig de Gracia. All’angolo delle due c’è, invece, un altro hotel di gran fama, il Majestic. Insomma, non serve altro che selezionare la zona, confrontare i prezzi e decidere quale albergo conviene di più. Molti sono dotati anche di meravigliosi roof garden con piscine con vista sull’intera città.

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Dall’aeroporto prendete un taxi, poi lasciate i bagagli in albergo e fatevi una passeggiata a piedi fino a Plaza Catalunya, a prescindere dall’ora del vostro arrivo. Stando lì comprenderete quant’è facile orientarsi a Barcellona.

Piazza Catalunya – grande, bella e noiosa – è, come già detto, il centro geografico della città oltre ad essere il punto di ritrovo dei ragazzini dei quartieri “bene”. Inoltre, la piazza è anche una specie di divisorio tra la parte turistica e caotica di Barcellona, che si sviluppa lungo la famosissima “Rambla” – la strada più nota e animata, pedonale al centro, cuore della vita e del divertimento con i suoi numerosi artisti, venditori ambulanti e gente di tutti i tipi – e, dalla parte opposta, la zona elegante e modaiola attraversata dal viale Paseig de Gracia dove probabilmente si troverà il vostro albergo. Passeig de Gracia ospita anche due delle principali attrazioni turistiche di Barcellona – Casa Battlò e Casa Milà (o “La Pedrera”), i due capolavori del visionario e bizzarro architetto Gaudì, oltre agli hotel, ristoranti e negozi più alla moda.

Così, grazie a questa semplice divisione “in due”, Barcellona è una città facile da girare, interamente visitabile in un solo weekend e per lo più a piedi. Se alloggiate, come consigliato, nei pressi della Paseig de Gracia, dopo la colazione andate come prima cosa a visitare, a piedi, Casa Battlò e poi Casa Milà. Di solto c’è molta fila, ma cercate di vederle entrambe, salendo fino alle terrazze sul tetto.

Usciti da Casa Milà, prendete la Carrer Provenca – la strada che costeggia il suo lato destro, e fatevi una bella passeggiata, tagliando la Avenida Diagonal, fino alla Sagrada Familia, la stupefacente cattedrale simbolo della città, progettata sempre da Gaudì… Dovete sapere che a Barcellona praticamente tutto quello che c’è da visitare è opera di Gaudì, vi piaccia o no!

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La Sagrada Familia, la cui costruzione è iniziata nel 1882 ed è tutt’oggi in fase di realizzazione, è sicuramente uno degli edifici di culto più stravaganti mai concepiti dall’uomo; un luogo straordinario che, a dispetto delle perenni impalcature e montacarichi che la circondano, è inquietante per via del forte simbolismo e misticismo racchiuso nella sua architettura. Inoltre, la Sagrada Familia è anche l’unica cosa da fotografare a Barcellona, fatto che crea non pochi problemi visto che la facciata è quasi sempre all’ombra e i palazzi circostanti sono troppo vicini per permettere u’angolatura decente. L’unico escamotage, se non si vuole proprio rinunciare ad un ritratto ricordo è recarsi dall’altra parte del laghetto sito davanti all’ingresso. Da lì la vista è ottima, però … ci sono gli alberi. Insomma, una vera disdetta! In ogni caso, trovando una delle panchine libere, ci si siede, si gode il panorama e con un po’ di fantasia la foto verrà pure bene. Chissà!

Dopo la cattedrale, la cosa migliore da fare è una piacevole passeggiata in discesa sulla lunghissima Carrer de la Marina, la strada sulla quale si trova l’entrata principale della chiesa e che, tutta dritta, vi porterà sino al mare dove vi attenderà la spiaggia e il porto turistico. E’ impossibile perdersi; basta avere come orientamento le sagome dei due grattaceli gemelli – Torre Arts e Torre Mapfrè – che si trovano proprio lì dove dovete andare. La distanza non è da sottovalutare, anzi, e la presenza delle due grosse torri può essere ingannevole, perciò in alternativa alla camminata potete prendere un taxi o un mezzo pubblico.

Una particolarità di Barcellona è che sul lungomare non c’è praticamente nulla, nemmeno nelle zone centrali; niente piccoli ristorantini allineati sulla spiaggia pieni di turisti, baretti con tavolini all’aperto, negozietti di cianfrusaglie o altro, salvo alcuni punti come i moderno complesso Maremagnum di cui ci occuperemo più tardi.

Così, giunti sul mare in prossimità delle due torri, vi troverete su una lunghissima e larghissima promenade pedonale (da fare più che altro in bici) che segue la costa e, insieme alla strada, separa la città dalla spiaggia. Nelle vicinanze ci sono alcuni ristorantini con vista mare proprio sulla spiaggia. Non abbiate fretta. Pranzate in uno di questi, a caso – un dissetante gazpacho, paella, crostacei e vino bianco. Noi abbiamo mangiato da Xiringuito Escriba e la paella era la più gustosa che avessimo mai mangiato!

Poi incamminatevi lungo la promenade in direzione del centro. Vi orienterete grazie alla sagoma dell’Hotel W, somigliante vistosamente alla “vela” del Burj Al Arab di Dubai. Quando vi avvicinerete, su uno dei moli del porto riconoscerete anche l’avveniristica sagoma del Maremagnum – grande centro commerciale e luogo di ritrovo – e dall’altra parte una rotatoria con la statua di Cristoforo Colombo (in spagnolo Cristobal Colòn, poveraccio!!!!). Da lì finisce (o parte, dipende dai punti di vista) la famosa Rambla e quindi la parte vecchia.

Alla statua di Colombo dedicherete non più di due minuti, tra i più lunghi della vostra vita. Poi incamminatevi su La Rambla. Dopo qualche isolato, alla vostra destra trovate il quartiere Barri Gotic, l’area antica di Barcellona, ricca di suggestivi vicoli e scorci pieni, per così dire, di magia catalana. Addentratevi.

Il cuore di Barri Gotic è la stupenda Piazza Reial, uno dei luoghi più belli della città, che in realtà si trova quasi a ridosso del La Rambla ed è accessibile anche da questa percorrendo la cortissima Carrer Colom. Sedetevi in uno dei numerosi caffè, bevete qualcosa e guardate la gente che passeggia.

Una volta tornati sulla Rambla, nel caso non vi foste stufati, dalla parte opposta potete visitare un altro edificio storico della città – Palau Guell (progettato indovinate da chi?) e poco avanti anche il grande mercato coperto della Boqueria, considerato attrazione turistica nonostante non sia di Gaudì. Strano, vero? E’ un bel mercato, per carità, ma pur sempre un luogo dove vendono frutta e verdura; entrate e poi trovate un bel ristorantino per rimanere a cena.

Dopo aver digerito la paella risalite fino a Piazza Catalunya e percorrendo Paseig de Gracia, tornate in albergo, stanchi, ma felici, completando in tal modo la visita della città. Vi abbiamo fatto fare un cerchio completo, dalla mattina alla sera, per conoscere Barcellona!

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Il giorno successivo non vi resterà molto da vedere.
Dopo la colazione fatevi chiamare un taxi dal concierge e andate al Parc Guel. Sito sulle colline che sovrastano la città, è un altro (inutile dirlo) capolavoro del solito Gaudì, ma per fortuna meno inquietante degli altri. Colorato, vivace e divertente, il giardino mette di buon umore e offre anche una vista mozzafiato sulla città. Da lì vi conviene passare sul colle adiacente, sempre in taxi o con i mezzi, raggiungendo la casa-museo di Mirò – da non perdere anche per chi non è amante dell’arte.

Poi tornate in albergo e godetevi la piscina, premesso che ne avete una. Prendete un aperitivo al tramonto e uscite a cenare sulla Paseig de Gracia.

Non cascate, invece, nella tentazione di visitare la casa-museo di Picasso. Perché non vi dicono che il grande maestro del cubismo ha vissuto sì a Barcellona, ma da teenager, dopodiché si è trasferito in Francia (forse per scappare dall’incubo di essere contornato dalle creazioni di Gaudì) – dove ha trascorso la sua intera vita artistica. Così, il museo è colmo di esercitazioni e disegni di cavalli a matita, ma non c’è traccia di nessuno dei suoi lavori più importanti.

E per finire, un accorgimento: come abbiamo detto, a Barcellona il traffico è pressoché assente e la facilità con cui si trova parcheggio è sorprendente. Pertanto, se volete, affittatevi un’utilitaria (meglio una Smart, come abbiamo fatto noi) e seguite lo stesso percorso che vi abbiamo indicato sopra, mischiando le passeggiate con gli spostamenti in auto. Non è che ve la godrete di più, solo che sarete più riposati e magari eviterete qualche acquazzone qualora il tempo fosse piovoso.

Buen Viaje!

La mappa del nostro viaggio a Barcellona