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viaggio in thailandia e cambogia

Il nostro viaggio in Thailandia e Cambogia in 2 settimane

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Vistare il sito archeologico di Angkor Wat, patrimonio dell’Umanità, era un nostro desiderio da tempo ed è per questo che appena possibile abbiamo deciso di organizzare un viaggio in Thailandia e Cambogia, avendo 2 settimane piene a disposizione, tanta voglia di esplorare e il desiderio di un po’ di relax.

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Il nostro itinerario di viaggio fra Thailandia e Cambogia prevedeva di trascorre 3 notti a Bangkok, anche per rivederla dopo 20’anni dalla nostra ultima visita, 7 notti a Phuket per dedicarci al mare e all’esplorazione dell’isola e 3 notti in Cambogia per girare in lungo e il largo il sito di Angkor.

In sintesi:

. Bangkok (3 notti)

. Angkor Wat (3 notti)

. Phuket (7 notti)

Informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Thailandia e Cambogia

Voli: per raggiungere Bangkok da Roma abbiamo volato con Etihad facendo un rapido scalo ad Abu Dhabi. L’alternativa “diretta” esiste con Thai e fino all’ultimo siamo stati indecisi. Alla fine però abbiamo preferito “sgranchirci” le gambe facendo lo scalo.

Per tutti i voli interni e quelli da Bangkok a Siem Reap in Cambogia abbiamo, invece, usato Air Asia, la prima low cost asiatica che è una vera e propria super potenza.

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Visto: in Thailandia a noi italiani il visto turistico non serve. La condizione è che il soggiorno non sia più lungo di 30 giorni. Diversa è invece la situazione se si varca la frontiera via terra: in questo caso il visto potrebbe durare anche meno (15 giorni), ma non abbiamo notizie certe perché noi abbiamo viaggiato sempre in aereo, anche in andata e ritorno dalla Cambogia.

Per la Cambogia, invece, il visto turistico è necessario e vale 30 giorni. Noi lo abbiamo fatto direttamente all’aeroporto di Siem Reap, prima della frontiera. Costa 30 USD e servono anche due foto-tessera. In alternativa si può fare anche l’eVisa on line sul sito www.evisa.gov.kh.

N.B. Il visto in aeroporto può essere pagato solo in dollari o in moneta locale. Noi abbiamo utilizzato il Bancomat che c’è all’aeroporto e non abbiamo avuto problemi, ma per evitare intoppi dovuti a disservizi, vi consigliamo di arrivare già col contante pronto.

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Assicurazione: per entrambi i paesi vi consigliamo di stipulare un’assicurazione sanitaria che possa coprire le spese di eventuali ricoveri, qualsiasi assistenza medica abbiate bisogno e anche per il rimpatrio in Italia.

Vaccini: non sono invece previste vaccinazioni obbligatorie. Per prudenza abbiamo comunque sempre usato gli spray antizanzare, sia in Thailandia che in Cambogia, sebbene essendo un periodo secco non ce n’erano tante.

Bangkok

Siamo atterrati a Bangkok al mattino prestissimo, avevamo dormito poco sull’aereo e il caldo era notevole nonostante fossero i primi di dicembre, solitamente periodo ottimale in quanto stagione più secca e meno afosa. Beh… non credeteci: difficilmente avevamo trovato un clima così torrido, ma forse siamo stati solo un po’ sfortunati. In compenso in 2 settimane ha piovuto solo ½ giornata.

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All’aeroporto internazionale di Suvarnabhumi (uno dei più belli del Sud Est Asiatico) ci è venuta a prendere una macchina inviata dall’albergo. Erano le 7 del mattino e viaggiavamo coi ragazzi. In alternativa però si può usare il taxi che è piuttosto economico o l’Airport Rail Link che però non è ben collegato una volta arrivati in centro.

Dove dormire

Abbiamo scelto di soggiornare allo Shangri-La. La decisione è stata facile in quanto l’hotel era stato rinnovato da poco, è dotato di una piscina meravigliosa e soprattutto ubicato è nella zona più affascinante di Bangkok, direttamente affacciato sul fiume Chao Phraya.

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Un’altra zona top per gli hotel è il quartiere Sathorn. Molto moderno (forse troppo), con alberghi anche di altissimo livello. Noi abbiamo preferito il fiume perché quando viaggiamo cerchiamo di stare sempre nel luogo dove si “respira” l’atmosfera più vera della città, pur senza rinunciare a coccolarci un po’.

Bangkok by night

Un’esperienza indimenticabile, soprattutto per chi è a Bangkok per la prima volta, è la dinner cruise. Una crociera sul fiume Chao Praia, durante la quale gustare un’ottima cena, ascoltare musica e ammirare i monumenti più importanti di Bangkok magnificamente illuminati.

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Ce ne sono moltissime, la maggior parte però è organizzata su barche moderne e poco attraenti per i nostri standard. Alla fine però siamo riusciti a scovare quella perfetta: Loy Nava è una crociera su antiche barche per il trasporto del riso. La cena (con 3 differenti menu da scegliere al momento della prenotazione) si svolge con sottofondo di musica dal vivo, ballerine tailandesi che con grande discrezione intrattengono gli ospiti e un’atmosfera unica.

Un’altra cosa da fare assolutamente a Bangkok è un aperitivo o una cena su un rooftop da cui ammirare il panorama di luci che regala questa moderna e super tecnologica città.

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Il nostro preferito è quello dell’Hotel Banyan Tree, che al 61° piano ospita il Moon Bar e il ristorante Vertigo… il nome è già un programma. C’è un dress code da rispettare ma vi assicuriamo che ne vale assolutamente la pena!

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Per degustare una magnifica cena Thai in un ambiente sofisticato, vi consigliamo senza dubbio il Than Ying Restaurant, a pochi isolati a piedi dallo Shangri-La.

Come muoversi a Bangkok

Il traffico di Bangkok è qualcosa di veramente inquietante: veicoli di ogni genere che sembrano formiche e un tasso di inquinamento quasi insopportabile.

Proprio per questo motivo, visto che la maggior parte delle attrazioni si trovano nei pressi del fiume Chao Praia, la soluzione migliore è appunto muoversi via fiume con imbarcazioni di ogni forma, lunghezza e velocità, che si spostano in modo molto efficiente evitando il traffico cittadino. Vi sconsigliamo però di prendere le lance più piccole perché il fiume è immenso e l’acqua sempre molto agitata a causa delle imbarcazioni che vanno in tutte le direzioni.

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Fra tutti il mezzo più affidabile è sicuramente il battello taxi che ferma nei pressi dei punti di attrazione principale.

Per spostarsi in modo veloce verso i quartieri più lontani dal fiume, c’è, invece, lo Sky Train, un treno sopraelevato modernissimo. Se alloggiate allo Shangri-La o li vicino, la fermata più vicina è Saphna Taksin.

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In alternativa a tutto ciò vi dovrete immergere nel fiume di macchine con taxi o tuk tuk. Questi ultimi vanno provati assolutamente ma mettete in conto di rimanere in apnea il più possibile a causa dell’aria irrespirabile.

Cosa vedere a Bangkok

3 notti a Bangkok non sono moltissime, ma permettono di visitare l’essenziale.

Quello che stupisce della capitale thailandese è il fermento e la frenesia che si riversa sulle strade, ma anche la velocità con cui cambia il paesaggio. I grattacieli crescono come funghi ed è davvero strepitoso vedere gli antichi palazzi mischiarsi alla modernità quasi futuristica che ha trasformato la città negli ultimi 20’anni.

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La prima tappa obbligata è sicuramente il Palazzo Reale. E’ immenso e racchiude numerosi templi, palazzi, guglie dorate e sculture di ogni tipo. All’interno c’è anche il Wat Phra Kaew dove è custodito il Budda di Smeraldo.

Una volta usciti dal Palazzo Reale, a poca distanza, c’è Wat Pho, il nostro tempio preferito. Sarà che lo abbiamo visitato verso l’orario di chiusura e quindi con pochissima gente, ma è stata un’esperienza incredibile.

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All’interno abbiamo anche assistito a un rito buddista in cui i monaci cantavano e pregavano… un’esperienza mistica!

L’attrazione più famosa di Wat Pho è sicuramente il Budda Sdraiato, un’immensa statua – sdraiata appunto – ricoperta interamente d’oro.

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Passando dal lato opposto del fiume c’è il tempio Wat Arun. Ci si può arrampicare fino quasi in cima e ne vale assolutamente la pena soprattutto per il panorama.

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Partendo dal fiume Chao Praia, ci sono numerosi canali che escono dalla città e in cui è possibile vedere i famosi mercati galleggianti. Noi siamo stati in uno un po’ lontano (circa 2 ore dal centro compresa l’uscita dalla città interminabile a causa del traffico) e abbiamo dedicato a questa gita una giornata intera. Il mercato si chiama Damnoen Saduak e forse è l’esperienza che ci ha più deluso di tutto il viaggio in Thailandia e Cambogia.

Ormai, come molte cose in Thailandia, la tradizione ha ceduto il posto al “dio denaro” e il turista, o viaggiatore che sia, è visto non più come una fonte di sostentamento, bensì un vero e proprio business. Ad ogni modo, nonostante l’amarezza di alcune considerazioni, è pur sempre un’esperienza da fare.

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Per ammirare un po’ della modernità di cui parlavamo prima, perfetto se in una giornata di pioggia, non si può mancare di fare una visita al Central World Plaza, un enorme centro commerciale segno del cambiamento della Thailandia.

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Da Bangkok, se avete un giorno in più, vi consigliamo di fare una gita di un giorno intero ad Ayutthaia, l’antica capitale della Thailandia a circa 70 km in direzione nord. Noi, andando anche in Cambogia, abbiamo preferito dedicare quella giornata ad altro, ma siamo convinti che sia davvero interessante.

Cambogia

In appena 45 minuti siamo arrivati dall’aeroporto Don Mueang di Bangkok a quello di Siem Reap con volo Air Asia.

La Cambogia è forse come la Thailandia di 30 o 40’anni fa. Il turismo anche se cresce di giorno in giorno non è ancora molto sviluppato e la popolazione è estremamente povera ma dignitosa.

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Il luogo più conosciuto di tutto il paese è senza dubbio il sito archeologico di Angkor, antica capitale della civiltà Khmer che nonostante sia visitato da più di 2 milioni di persone l’anno, ha preservato un fascino incredibile, anche grazie alla sua vastità.

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Si tratta di un territorio immenso disseminato di rovine, templi e reperti di ogni tipo all’interno della giungla, set del videogioco e poi del film Tomb Raider. Un luogo unico che ti fa sentire un vero avventuriero!

Dove dormire

La città più vicina ad Angkor è appunto Siem Reap, a circa 7 km dall’ingresso del sito, dove ci sono la maggior parte degli alberghi, ristoranti di ogni tipo e un interessante mercato coperto.

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Come al solito noi avevamo la priorità di cercare una sistemazione il più caratteristica possibile e l’abbiamo trovata nello chiccosissimo Angkor Village Resort, della catena Small Luxury Hotels of the World, dove ci hanno coccolati per tre giorni interi, nella Spa, grazie ai fantastici ristoranti e una piscina incredibile che gira tutto intorno alle camere.

La visita ad Angkor

Per visitare il sito archeologico abbiamo noleggiato un’auto con autista al costo di circa $30 al giorno. Un’alternativa potrebbe essere quella di girare in bicicletta, ma caldo torrido a parte, avremmo dovuto avere molto più tempo a disposizione perché le distanze sono enormi, o con i tuk tuk.

Il costo del biglietto per tutto Angkor è di $20 al giorno.

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Il sito archeologico è davvero immenso (400 km2), e ci sono tantissimi templi da visitare. Il più importante è sicuramente Angkor Wat, quello rappresentato in quasi tutte le foto e simbolo della Cambogia, presente anche nella bandiera.

Un altro tempio immancabile è Angkor Tom con le sue facce giganti che accolgono i visitatori, sia sulle porte di entrata che sul corpo principale.

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Ta Prohm è invece il tempio sommerso dalla foresta che si insinua in ogni muro e in ogni stanza.

Ci sono poi tantissimi altri templi da girare e visitare a seconda del tempo che si ha a disposizione… a voi la scelta!

Phuket

Una volta rientrati dalla Cambogia il nostro viaggio in Thailandia è proseguito verso l’Isola di Phuket sempre con un volo Air Asia della durata di circa 1 ora.

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La nostra prima preoccupazione è stata identificare la zona migliore dove soggiornare. Volevamo un hotel sul mare per rilassarci al massimo al rientro dalle gite su e giù per l’isola.

Dove alloggiare

Qua dobbiamo aprire un parentesi: l’ultima volta che siamo stati a Phuket era 20’anni fa e comunque ben prima del tragico tsunami del 2004 che ha devastato gran parte dell’isola. Non avremmo mai immaginato di trovare un posto totalmente trasformato e iper costruito. Al punto da non riconoscere più il paesaggio che ci circondava.

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Anche per questa ragione, essendoci molta confusione un po’ ovunque, abbiamo scelto la zona di Laguna sulla spiaggia di Bang Thao e precisamente l’hotel Dusit Thani Laguna. Un 5 stelle con un buon rapporto qualità prezzo e delle ville private in cui abbiamo alloggiato davvero TOP!

La zona di Laguna è molto tranquilla e bella. Sia chiaro, però, se quello che cercate è la vita notturna, qua non ne troverete e allora sarebbe meglio spostarvi verso Patong o Karon.

Le spiagge di Phuket

Appena arrivati abbiamo affittato una macchina e siamo partiti per l’esplorazione dell’isola e delle spiagge più belle.

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Le nostre preferite sono:

Surin Beach

Laem Sing Beach

Kamala Beach

Kata Beach

Kata Noi

Oltre Phuket

Da Phuket è possibile fare diverse escursioni in giornata per visitare le altre isole più piccole del Mare delle Andamane.

Noi ne abbiamo fatte due: Phi Phi Island e James Bond Island.

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Ci sono molti modi per raggiungerle, ma quello più efficiente è una gita in speedy boat (motoscafi di circa 12 metri con capienza di circa 20 persone), che velocemente permettono di raggiungere le varie isole. Il costo è maggiore rispetto ad altre gite con più gente, ma il servizio decisamente migliore.

Ormai queste organizzazioni sono delle vere e proprie macchine da guerra per il turismo, e questo sicuramente toglie un po’ di fascino all’esperienza, ma sono anche estremamente efficienti e con un ottimo coordinamento.

Phi Phi Island: anche qua la trasformazione post tsunami ha reso quest’isola davvero irriconoscibile (tutto ciò che esisteva prima è stato distrutto e ricostruito all’ennesima potenza), ma la bellezza del mare e delle sue spiagge è rimasta immutata.

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L’itinerario del day tour a Phi Phi Island:

  • Nui Bay, per fare un po’ di snorkeling
  • Monkey Beach, dove abbiamo dato da mangiare alle simpatiche scimmie
  • Phi Phi Don, l’isola più grande, dove abbiamo gustato il pranzo
  • Maya Bay, la famosa spiaggia del film The Beach
  • Khai Nai island, dove abbiamo nuotato, preso il sole e bevuto ottimi cocktail a ritmo di musica.

James Bond Island: questa gita si sviluppa interamente nelle placide acque della Baia di Phang Nga.

Lo scenario già da sè rende unico il tragitto visto che si è contornati dalle montagne carsiche con grotte, spiagge tropicali e velieri che navigano lentamente

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L’itinerario del day tour a James Bond Island:

  • Lawa Island, con una spiaggia bellissima
  • Panak island, caratterizzata da grotte e stallattiti davvero impressionanti
  • Hong Island, dove abbiamo esplorato i dintorni in canoa
  • Khao Tapoo (James Bond Island)
  • Villaggio di Pescatori, per un pranzo caratteristico
  • Ice Cream Cave, chiamata così perché le rocce assomigliano a dei coni gelato.

Il costo di entrambe le gite è di circa 1500 Bat (€40), ma è approssimativo in quanto sulle spiagge più famose e negli alberghi ci sono tantissime agenzie che offrono i più svariati pacchetti e a volte si possono spuntare ottimi prezzi.

*          *          *

A Phuket ci siamo definitivamente riposati (anche se chi ci segue sa bene che il concetto di “riposo” nei nostri viaggi è del tutto relativo!).

Una volta finita la nostra settimana, abbiamo fatto scalo a Bangkok e abbiamo poi proseguito per l’Italia.

Se volete saper di più su questa magnifica vacanza in Tailandia e Cambogia, leggete anche i racconti di viaggio che abbiamo scritto

cliccando qui per la THAILANDIA

e cliccando qui per la CAMBOGIA

Buona lettura e speriamo – come sempre – di avervi fatto venire la voglia di fare la valigia!

Se vi è piaciuto il post, non dimenticate di darci un vostro feedback nei commenti qua sotto e/o condividerlo sui vostri social!

 

 

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